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07/02/2013 -

Cronaca/

Arrestati due fidanzati esperti nel “Cash Trapping” – Incastrati da un cliente del bancomat di via Risorgimento a Ragusa

Una coppia, Emanuele Votadoro, 40enne originario di Palagonia e la 36enne ragusana Daniela Guarino, residente a Comiso, è stata arrestata dagli uomini della Squadra Volanti della Questura di Ragusa con l’accusa di furto aggravato mediante la manomissione del Bancomat “Cash Trapping” di via Risorgimento, nel capoluogo. I due conviventi sono stati colti in flagranza di reato il 5 febbraio scorso, dopo le 22. Un utente del Bancomat in questione che aveva tentato di prelevare denaro, senza riuscirci, aveva telefonato al 113 per segnalare l’anomalia. I poliziotti si sono appostati nei pressi dell’Istituto di Credito di via Risorgimento, intuendo che potesse trattarsi di un caso di “cash trapping”. Infatti negli ultimi mesi, anche a Ragusa, sono cresciute le denunce su manomissioni di Bancomat presentate da direttori e funzionari delle banche. Durante l’attività di osservazione i poliziotti hanno subito individuato la coppia di findanzati che si erano recati presso il Bancomat facendo finta di prelevare dei soldi. In pochi secondi, anziché effettuare il prelievo, i due hanno agito con grande abilità nel “cash trapping”: hanno rimosso una bacchetta in alluminio con delle banconote attaccate sopra, l’hanno nascosta nei giubbotti e velocemente si sono allontanati. Dopo pochi metri, però, gli agenti li hanno bloccati e arrestati. I poliziotti successivamente hanno eseguito una perquisizione nella casa  della coppia e vi hanno rinvenuto altri kit pronti per essere utilizzati per attuare il “cash trapping”. Il denaro perquisito è stato riconsegnato al proprietario e il direttore della banca di via Risorgimento ha presentato denuncia. La tecnica del “cash trapping” proviene dal Nord Europa. E’ la nuova frontiera dei furti ai bancomat. I criminali che la attuano installano una piccola e sottile barra di alluminio nella feritoia da dove vengono espulse le banconote con del nastro biadesivo su entrambi i lati. Il malcapitato cliente che tenta di prelevare il denaro non riesce, perché i soldi restano attaccati sulla barra. L’utente di solito si allontana pensando che è il bancomat che non funziona, ignaro di essere vittima di un vero e proprio furto. Poi i delinquenti agiscono e con un piccolo gancio rimuovono bacchetta e soldi.arrestati 7.2.13

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