Anche l’associazione politico-culturale Pensare Ibleo si oppone con fermezza all’ordinanza del Comune di Ragusa che contempla, a partire dal 2 aprile, l’immissione nella rete idrica cittadina di acqua non potabile. “E’ il cosiddetto rimedio peggiore del male – afferma il presidente di Pensare Ibleo, Enzo Pelligra – per cui il commissario straordinario Margherita Rizza dovrebbe rendersi conto che non ha senso insistere oltre quando c’è tutta una città contraria a tale ordinanza. Del resto, il commissario non è stato nominato per la gestione dell’ordinaria amministrazione? E questo non è un atto che travalica quelli che dovrebbero essere i suoi compiti? E poi – dice Enzo Pelligra – perché continuare ad insistere in questa direzione quando ci si rende conto che le famiglie ragusane dovranno sobbarcarsi, quando l’emergenza sarà finita, costi onerosi per bonificare le cisterne per non parlare della stessa operazione che occorrerà effettuare lungo tutta la rete idrica? Ci vuole solo un poco di buon senso. Il commissario Rizza avrebbe dovuto comprendere – dice Enzo Pelligra – che la strada intrapresa era senza ritorno e che i ragusani non possono subire impunemente questo atto che significherebbe non tenere in alcuna considerazione le loro aspettative”.
Panoramica sulla Privacy
Il trattamento e la raccolta dei dati personali e della privacy è regolamentata dall'Articolo 13 del Decreto Legislativo del 30 Giugno 2003 numero 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali" e dal Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation) in vigore dal 25 Maggio 2018.
Per l'informativa completa vi rimandiamo alla pagina Privacy Policy.