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24/03/2013 -

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RAGUSA E L’EMERGENZA IDRICA – Perseverare è diabolico

movimento5stelleIl Movimento 5 Stelle di Ragusa scrive:  “Avvertenze e segnalazioni non prese in considerazione, sorgenti e pozzi inquinati, disastro ambientale in una delle cave più preziose del nostro territorio, silenzio per circa un anno e mezzo e dopo tutto ciò assistiamo ancora una volta alla giostra della politica che promette fondi per far fare bella figura a qualcuno e per spostare il vero problema verso soluzioni che, con un colpo di spugna, vogliono annullare il danno arrecato e nel frattempo erigersi a paladini della buona politica e procacciatori di voti”. M5S ricorda che allo stato attuale  sono state chiuse le sorgenti Oro e Misericordia, i pozzi B1 e B2, ma nessuno pensa ad una operazione di bonifica che possa riportare le nostre sorgenti e pozzi allo stato originario. Per i “grillini” iblei i responsabili di quanto accaduto sono le aziende zootecniche che insistono sull’altopiano della cava Misericordia ma le responsabilità politiche sono ancora più gravi perché non hanno voluto affrontare il problema con decisione e trasparenza. Il Movimento propone di effettuare almeno un altro allacciamento alla rete idrica Asi che, secondo stime generiche, potrebbe contribuire ad incrementare il bilancio idrico con altri 20 litri di acqua al secondo. E ancora:  intervento dei vigili del fuoco per far fronte alle necessità dei 15.000 ragusani a disagio, intervento di bonifica della cava, interruzione immediata di sversamento dei liquami nel terreno e lo svuotamento regolare delle vasche di raccolta tramite appositi automezzi che porterebbero i reflui in alcuni depuratori della provincia in grado di ricevere tali scarti, sensibilizzazione della cittadinanza al risparmio idrico nei luoghi domestici per esempio acquistando con pochi euro i riduttori di flusso idrico da applicare nei rubinetti, che consentirebbe alle famiglie di risparmiare fino al 50% dell’attuale consumo d’acqua. Per i Movimento 5 Stelle di Ragusa, che si dichiara contrario all’immissione di acqua non potabile in rete, è necessario prevedere la progettazione di un impianto a biogas o di fitodepurazione per trattare i reflui e ancora più importante, procedere al progressivo risanamento di tutta la rete di distribuzione idrica di Ragusa che attualmente perde circa il 55% del totale di acqua erogato con conseguente danno enorme all’ambiente ed alle tasche di noi tutti.

 

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