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26/03/2013 -

Chiesa/

Beatificazione di Nino Baglieri, dal Vaticano via libera al processo diocesano

Il 22 marzo scorso l’ufficio di Protocollo della Congregazione delle Cause dei Santi ha trasmesso a don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale dei Salesiani, copia dei “Nulla osta” da parte della Santa Sede, datati 31 gennaio 2013, all’avvio della Inchiesta diocesana delle cause di beatificazione dei Servi di Dio don Carlo Braga (1898-1971) e Antonino Baglieri (1951-2007). Nino Baglieri nasce a Modica nel 1951. Dopo aver frequentato le scuole elementari e aver intrapreso il mestiere di muratore, a diciassette anni, il 6 Maggio 1968, precipita da un’impalcatura alta 17 metri. Ricoverato d’urgenza, Nino si accorge con amarezza di essere rimasto completamente paralizzato. Inizia così il suo cammino di sofferenza, passando da un centro ospedaliero all’altro, ma senza alcun miglioramento. Ritornato nel 1970 al paese natio iniziano per Nino dieci lunghi anni oscuri, di solitudine, sofferenza e tanta disperazione. Il 24 Marzo 1978, venerdì santo, alle quattro del pomeriggio, un gruppo di persone facenti parte del Rinnovamento nello Spirito prega per lui; Nino sente in sé una trasformazione. Da quel momento accetta la Croce e dice il suo “sì” al Signore. Incomincia a leggere il Vangelo e la Bibbia: riscopre le meraviglie della fede. Aiutando alcuni ragazzini a fare i compiti, impara a scrivere con la bocca. Redige così le sue memorie, le lettere a persone di ogni categoria in varie parti del mondo, personalizza immagini-ricordo che omaggia a quanti vanno a visitarlo. Dal 6 Maggio 1982 in poi, Nino festeggia l’Anniversario della Croce e lo stesso anno entra a far parte della Famiglia Salesiana come Cooperatore. Il 31 Agosto 2004 emette la professione perpetua tra i Volontari con Don Bosco (Cdb). Il 2 Marzo 2007, alle ore 8, Nino Baglieri rende la sua anima a Dio. Dopo la morte, viene vestito con la tuta e le scarpe da ginnastica, affinché, come aveva detto, “nel mio ultimo viaggio verso Dio, potrò corrergli incontro”. Il 3 marzo 2012 era stato presentato il “supplex libellus” per l’apertura della sua causa di beatificazione presso la diocesi di Noto, alla presenza del Rettor Maggiore dei Salesiani, don Pascual Chavez.
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