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10/04/2013 -

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NELLO DIPASQUALE E IL SUO MEGAFONO

nello dipasquale 2012Ora e sempre aggressivo e comunque agitatissimo. L’ex sindaco Nello Dipasquale appena appresa la notizia che Megafono aveva individuato e proposto come candidato sindaco il dottore Emanuele Occhipinti, è andato su tutte le furie dichiarando: “non risulta che Occhipinti corra in nome e per conto mio”. I camuffamenti, persino i più perfetti, squagliano e i volti appaiono nella loro natura originaria, ciò vale anche per Dipasquale che ama così tanto se stesso da dimenticarsi che il costume richiesto dalle circostanze era di apertura di stampo socialista. Si è rivelato rabbiosamente, l’onorevole ex sindaco: Megafono è suo, Crocetta e Lumia sono amici suoi, il simbolo della tromba è suo. La cosa più divertente di questa esposizione “patrimoniale” è il resoconto sulla visita di Cosentini a Palazzo D’Orleans dove si sostiene abbia ricevuto l’investitura dal governatore. La dimensione è medioevale: il barone Cosentini che si precipita a Palermo e giunto in corteo si getta in ginocchio ad omaggiare il re per ottenere la grazia nonostante il suo passato di grandi servigi a Don Totò Cuffaro. Dipasquale ci assicura sull’avvenuta benedizione a Cosentini e giura che il vessillo del Megafono sventola sui suoi possedimenti. Ragusa insomma è tutta sua, del nostro onorevole ex sindaco. Ci gioca, la vede grande, la scambia, la regala, se la riprende, è un affanno talmente impegnativo che crolla come i bambini sfiancato dalle fantasie di dominio. La storia delle primarie lo ha messo in un tale stato di tensione e preoccupazione da fargli venire un collasso: si profilavano nel gioco elementi estranei non dominabili, e il suo corpo si è afflosciato non riuscendo ad affrontare una ipotesi di realtà diversa dal suo disegno. Ora sta bene, è tutto suo, non gli sfugge alcunchè: tutte le figurine, tutti i soldatini, tutti i camioncini, ogni cosa al suo posto. Non sopporta le variabili. Per fortuna l’Udc è rientrato nel gioco. Mentre infatti Megafono tenta una identità altra dal deputato, c’è chi dopo brevissima vita autonoma si è rimesso in riga. L’Udc sceglierà Cosentini. Sonia Migliore, principessa nera, si è svelata: ancella di Giovanni Cosentini. Il partito che nelle ultime settimane aveva timidamente tentato di orientarsi nel centrosinistra, ha ceduto. Dopo il rifiuto di Territorio a partecipare alle primarie, la Migliore ha ricominciato il suo fortissimo pressing sul segretario regionale D’Alia, sfiancandolo più che convincendolo, ma è riuscita nell’intento di trascinare il partito alla corte di Nello Dipasquale certa della promessa dell’assessorato. L’Udc però, che non è solo la Migliore, aderirà privo di entusiasmo e consapevole dell’onda d’urto – il movimento 5 stelle – in cui tutta la politica ragusana andrà a sbattere. Vuoi vedere che il giovane ingegnere Piccitto con un bel calcio manda per aria il magnifico puzzle e spedisce tutti a casa? E lì in verità possedere un megafono per Dipasquale sarebbe una gran cosa. Tra le macerie può risultare utile un megafono per rintracciare i dispersi. Non ci meravigli la pochezza di Ragusa! Tutto può accadere giù da noi. Persino che un uomo pronto alla rivoluzione civile si accontenti poi di divenire esattore delle tasse!

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