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20/04/2013 -

Formazione/

No alla riforma della Formazione Professionale in Sicilia

L’Udc ragusana esprime viva preoccupazione per la situazione in cui versa il sistema della Formazione Professionale in Sicilia e perplessità sulla strada intrapresa dal governo regionale per riformarlo. “Ricordiamo che in provincia di Ragusa, il settore occupa nelle tre filiere (obbligo istruzione e formazione, corsi per giovani e adulti, sportelli multifunzionali) oltre 500 addetti a tempo pieno e indeterminato; ospita annualmente circa 3.200 allievi che oltre a ottenere una qualifica spendibile nel mercato del lavoro, impegnano le loro giornate proficuamente e in molti casi vengono sottratti a manovalanza delle organizzazioni criminali o a crisi depressive per mancanza di lavoro. I centri servizi – scrive l’Udc – svolgono una importante opera di informazione e orientamento professionale che spesso supporta e surroga le funzioni dei centri per l’impiego. Nel rivolgere la solidarietà di tutto il coordinamento cittadino dell’Udc – scrivono i responsabili del partito – a tutti i lavoratori del settore che da troppo tempo lottano con i ritardi della burocrazia e l’inefficienza di un sistema al collasso e la vicinanza agli operatori del Cnos e del Ciofs che hanno protestato in questi giorni per affermare il malcontento e il disagio per la mancanza di certezze e per i ritardi dei pagamenti (otre 17 mensilità) rivolgiamo il nostro pressante appello al deputato Orazio Ragusa e ai deputati regionali di questa provincia, al capogruppo Udc Lino Leanza e al Segretario regionale della Udc, Giampiero D’Alia, affinché si facciano garanti nella, seppur necessaria, opera di riforma del settore, dei diritti di tutti i lavoratori che non hanno alcuna responsabilità dei vizi del sistema che affondano nel tempo e che hanno molti padri. Le distorsioni accumulate – scrive l’Udc di Ragusa – in anni di malgoverno del settore sono tante e sicuramente le casse pubbliche non possono garantire privilegi e mantenere settori inefficienti ma appare inspiegabile alla nostra capacità di intendere, come mai si decida in un momento come l’attuale di carenza di risorse, di non utilizzare i fondi provenienti dall’Unione Europea già appostati – spiega l’Udc – dal precedente governo nel “piano giovani” quindi senza nessun aggravio per l’asfittico bilancio regionale, per rifinanziare l’avviso 20, consentendo così di offrire opportunità di formazione e di eventuale occupazione a migliaia di giovani in Sicilia per l’anno formativo 2013/14 e garantendo i livelli occupazionali degli addetti per un altro anno, il tempo di mettere a punto la riforma e farla decollare – suggerisce l’Udc di Ragusa – a partire dall’autunno del 2014″.

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