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29/04/2013 -

Ambiente/Politica/

RIFIUTI A RAGUSA : Riconosciute le tesi di Legambiente sulla cattiva gestione della Raccolta Differenziata

raccolta-differenziataDa tempo Legambiente Ragusa è intervenuta sul ciclo dei rifiuti a Ragusa, denunciandone pubblicamente la pessima gestione, organizzando iniziative pubbliche e facendo proposte di cambiamento e miglioramento. In particolare negli ultimi anni l’Associazione ambientalista ha più volte evidenziato il mancato raggiungimento degli obiettivi di Raccolta Differenziata previsti e quindi la necessità dell’applicazione di una penale alla ditta che svolge il servizio. “Finalmente, – sostiene Legambiente – dopo anni di insistenti richieste, di silenzi da parte della passata amministrazione comunale, dopo le minacce di querela da parte dell’ex sindaco, l’archiviazione di una querela per diffamazione intentata dalla ditta Busso, le manifestazioni sindacali contro le denunce dell’associazione, un esposto alla Procura della Repubblica di Ragusa, la segnalazione al Commissario Straordinario ed al Collegio dei Revisori dei Conti, Legambiente vede riconosciuta la correttezza delle sue tesi ed ottiene la restituzione al comune, e quindi ai cittadini, di circa 1,8 milioni di € dovuti dal gestore del servizio rifiuti come penale per aver mancato gli obiettivi di raccolta differenziata. Una lunga vicenda che ha visto inoltre anche un’esposto alla Corte dei Conti presentato da IDV”. Infatti con nota n.22579 del 18/3/2013 il dirigente del settore ambiente ha aperto una procedura di applicazione della penale per mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata dal 01/04/2008 al 31/3/2011 pari a 1.727.851,68 € , mentre ha già applicato una penale di 51.610,17 € per mancata raccolta differenziata nel 2° semestre 2012”.Legambiente si chiede perchè la passata amministrazione Dipasquale non è intervenuta? “Bisognava aspettare – si chiedono gli ambientalisti – l’arrivo del commissario straordinario e l’intervento della Magistratura perché i cittadini vedessero riconosciuto il loro diritto al rimborso per i maggiori costi sopportati per conferimenti in discarica e pagati con l’aumento della tassa sulla spazzatura”? “Ma la vicenda – prosegue Legambiente Ragusa – non sembra destinata a chiudersi qui. Rimane infatti ancora l’ombra (come sembra emergere dalla nota n. 24694 del 26/3/2013 del dirigente del settore ambiente) su eventuali servizi e assunzioni che non sarebbero stati mai autorizzati ma, sembra, regolarmente pagati e su servizi non prestati, quali la mancata apertura per circa un anno e mezzo del Centro Comunale di Raccolta, a seguito del quale non è dato sapere se è stata applicata l’adeguata riduzione del canone contrattuale. L’Associazione ambientalista iblea ripone la massima fiducia nella Magistratura e nella Guardia di Finanza per l’accertamento di tali fatti: in tal caso ci saranno da recuperare altre somme indebitamente erogate”.

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