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18/07/2013 -

Istruzione/Politica/

Università, Maurizio Tumino: “Il Comune di Ragusa faccia la sua parte”

maurizio tuminoE’ sull’Università il primo atto ispettivo del capogruppo del Pdl al Consiglio Comunale, Maurizio Tumino. “Dopo aver deliberato, lo scorso gennaio, in consiglio comunale, un accordo transattivo tra Provincia Regionale, Consorzio Universitario, Comune di Ragusa ed Università degli Studi di Catania, garantendo tra l’altro oltre alla conclusione dei procedimenti giudiziari in capo al Comune stesso anche la presenza della Struttura Speciale Didattica di Lingue fino al 2027, sarebbe nefasto immaginare di mettere un punto all’esperienza universitaria a Ragusa”. Maurizio Tumino si rivolge al sindaco Federico Piccitto, che peraltro ha trattenuto la delega proprio all’Università, perché metta il Consorzio nelle condizioni di operare. “Il Comune provveda, nel più breve tempo possibile a nominare il proprio rappresentante nel Cda e metta il consorzio nelle condizioni di poter eleggere un Presidente ed una governance autorevole. Il Comune deve corrispondere, nelle casse del Consorzio, ancora circa 200.000 euro per l’annualità 2012. Il mancato trasferimento di quanto dovuto, oltre agli innumerevoli disagi non consente – scrive Maurizio Tumino – la partecipazione all’assemblea dei soci che dovrebbe essere convocata per l’approvazione del bilancio consuntivo 2012 e del preventivo 2013 e di conseguenza non permette al Cda di intraprendere, qualora venisse deliberato, tutte le azioni utili per il recupero delle somme dovute dai soci morosi al Consorzio medesimo. Bisogna far presto – dice il consigliere comunale di Ragusa Maurizio Tumino, del Pdl – perché intanto i lavoratori che continuano, nonostante tutto, a prestare i loro servizi, ad oggi, non hanno percepito 4 mensilità. Entro il 31 luglio bisogna versare all’Università degli Studi di Catania una rata di circa 113.000,00 euro per onorare, pena la revoca, l’accordo transattivo. “Credo che dopo gli sforzi dello scorso anno è necessario che i soci con il Comune in testa facciano la propria parte” – conclude Tumino.

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