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20/09/2013 -

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ADOLFO CROCE, L’ULTIMO A VEDERE GLI EFFETTI PERSONALI DI BENITO MUSSOLINI

foto nonno Francesca CroceAdolfo Croce è uno dei pochissimi uomini d’Italia, forse l’unico ancora vivente, ad avere visto gli effetti personali di Mussolini. Fu lui ad accompagnare la vedova del dittatore negli scantinati della direzione provinciale del Tesoro di Brescia per visionare gli oggetti. “C’erano gli stivali, la divisa, un pugnale, gli oggetti della scrivania e la scrivania. E mio padre chiese alla vedova, a cui doveva riconsegnare gli effetti dell’ex marito, se poteva regalarle il pugnale – racconta il figlio di Adolfo, Salvo Croce – ma lei rispose: “Assolutamente no. Non mi è rimasto nulla di mio marito, se non una pensione e questi oggetti”. Adolfo è rimasto a Brescia per molti anni e nel 1971, l’anno in cui andò in pensione, è tornato nella sua città natale, Ragusa. Ha tante storie da raccontare il cavaliere Croce, che il prossimo 25 settembre compie cento anni e in questa occasione riceverà una targa dal sindaco Piccitto. Nato a Ragusa un secolo fa, undicesimo figlio di un dipendente del Comune che per diletto suonava la tromba nella banda musicale, ha visto negli occhi della vedova Rachele, spegnersi la storia del ventennio fascista. E non è un caso il fatto che lui si fosse invaghito proprio del pugnale di Mussolini. Perché questo centenario ha sempre amato la caccia: ha cacciato leoni in Kenia, rinoceronti e gazzelle in Etiopia, allodole nella pianura padana. E le cartucce se le costruiva da solo per il suo fucile rigorosamente a doppietta. “L’avvento del fascismo fu per mio padre e tanti giovani di allora un momento di speranza – ha dichiarato il figlio di Croce -, persone che cercavano nel nuovo clima politico il riscatto di una generazione che usciva dalla monarchia – racconta il figlio -, e questo bisogna dirlo. Ecco perché oggi mio padre dice: “Ma perché vi lamentate della crisi? Pensate a quando Ragusa era solo un “paese” senza nulla, non c’era un ufficio pubblico, niente”.

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