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22/09/2013 -

Cultura e Spettacolo/Istruzione/

La Fisica del Karate al congresso della Società Italiana di Fisica

fisica-del-karateDal 23 al 27 settembre si svolgerà a Trieste il 99° Congresso della Società Italiana di Fisica. Il congresso nazionale, articolato in sezioni plenarie che vanno dalla fisica subnucleare all’astrofisica, riunisce circa 600 fisici italiani. Qui vengono presentati i lavori di ricerca nei diversi settori della fisica. In una di queste sezioni, dedicata alla storia e didattica della fisica, il prof. Concetto Gianino, docente del Liceo Scientifico Enrico Fermi di Ragusa, presenterà un lavoro svolto, nell’ambito del corso “La Fisica del Karate” del Piano Nazionale Lauree Scientifiche, in collaborazione con l’Istruttore di Karate M° Antonino Giannì del Dojo Karate-do Shotokan e con la prof. Giuseppina Immé del Dipartimento di Fisica e Astronomia di Catania. Si tratta dell’analisi delle tecniche di karate, riprese con una fotocamera digitale ad alta frequenza, tramite l’ausilio di un software libero di analisi e modellizzazione, denominato Tracker e sviluppato dal Open Source Physics. “L’analisi di questi dati – ha spiegato il prof. Gianino – ha permesso di misurare la velocità e l’accelerazione istante per istante e di stimare i valori massimi raggiunti durante il movimento. Questo software innovativo ha aiutato gli studenti a comprendere meglio il processo di modellizzazione tipico della fisica. Essi, infatti, hanno materialmente sovrapposto i modelli dinamici della fisica direttamente sul video, verificando quanto quei modelli sono in grado di interpretare il mondo reale. L’uso nella didattica della fisica di questo software – continua il prof. Gianino -, non solo rappresenta un potentissimo strumento didattico per comprendere il processo di modellizzazione, ma è una vera e propria rivoluzione del modo con cui fare laboratorio. Qualunque ambiente diviene un laboratorio dove acquisire dati sperimentali, basta avere una banale videocamera, come quella che ha un semplice telefonino. In questo modo si rende più coinvolgente e interessante lo studio della fisica, in quanto si tocca con mano lo scopo principale di questa disciplina, quello di comprendere il mondo che ci circonda, applicando i suoi modelli – ha detto ancora Gianino – ai fenomeni di vita quotidiana che sono, per lo studente, di maggiore interesse. Tanto per fare un esempio che aiuti a capire le enormi potenzialità didattiche di Tracker – ha dichiarato ancora il prof. Gianino -, si può studiare il moto parabolico analizzando una partita di calcio o di basket o di tennis o di tutti quegli sport che prevedono il lancio di oggetti, lasciando la libera scelta allo studente. L’uso di Tracker nella didattica è nato come un’esigenza di approfondimento e perfezionamento dello studio della fisica del karate, attività unica nel suo genere in Italia che ha già avuto diversi riconoscimenti nazionali e internazionali per la sua originalità nella didattica della fisica”, ha detto Gianino. L’aspetto più innovativo di questa attività è sicuramente quello di sfruttare il senso del tatto come ulteriore canale nel processo di insegnamento-apprendimento. “Gli studenti, infatti – ha spiegato ancora il prof. Gianino -, oltre a sentire e vedere, come fanno regolarmente dai loro banchi di scuola, hanno la possibilità di percepire le sensazioni tattili delle grandezze e delle leggi della fisica, sollecitando il cervello con un ulteriore stimolo, ludico e divertente, con un immaginabile beneficio del processo di apprendimento”, ha concluso il docente del Liceo Scientifico Enrico Fermi di Ragusa, Concetto Gianino.

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