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26/09/2013 -

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RAGUSA: I 5 STELLE PREPARANO IL NUOVO SISTEMA DI RACCOLTA DEI RIFIUTI

comiso rifiutiUn sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta con tariffazione “puntuale”. Un obiettivo di raccolta differenziata pari al 70 per cento dal 2015. L’assessore all’Ambiente, Claudio Conti, ha illustrato come l’amministrazione intende gestire la questione rifiuti nei prossimi anni. “Seguiremo la legge – ha detto Conti – che dal 2015 impone una differenziata al 65 per cento”. In pratica si pagherà non sulla base dei metri quadri dell’edificio, ma sulla quantità di rifiuti non differenziati prodotti. Ai cittadini verrà consegnato il sacco nero per l’indifferenziato con un’etichetta. Grazie ad un transponder radio, l’operatore individuerà e peserà la quantità di rifiuti abbandonata nel sacchetto. Più si differenzia, quindi, meno si paga. Un criterio ed un sistema che sembra funzionare in numerose città italiane, e non solo al Nord. Conti ha portato l’esempio di Andria, comune del sud con la popolazione di poco superiore a quella di Ragusa. “Potrà poi esserci una valutazione di tipo sociale – ha spiegato l’assessore – ad esempio per venire incontro alle persone sole o alle famiglie numerose”. Scompariranno, dunque, i cassonetti. Ovviamente il servizio partirà con la nuova ditta che vincerà l’appalto, mentre nei prossimi giorni si dovrà procedere con un’altra proroga, in quanto i tempi tecnici per l’avvio della gara per individuare chi curerà il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città per i prossimi anni sono dettati dalla Regione. Dopo la fase di costituzione dell’Aro, ossia dell’ambito di raccolta ottimale, si seguirà una trafila che prevede l’intervento del Comune e della Regione. Il servizio sarà poi affidato a seguito di un bando europeo. Si parla di un affidamento tra i 70 e gli 80 milioni di euro. I tempi? “Speriamo già di partire alla fine di maggio del prossimo anno, o in settembre, perchè partire in estate non è pensabile” – ha chiarito Conti. Sulle condizioni della discarica di Cava dei Modicani, ha confermato che dovrebbe chiudere tra febbraio e marzo. Poi si conferirà a Motta Sant’Anastasia. C’è infine un progetto di ampliamento, con uno studio geologico che sta eseguendo la Provincia.

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