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09/10/2013 -

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ARTI MARZIALI: STRAORDINARIO SUCCESSO DI UN ATLETA RAGUSANO IN THAILANDIA

arti marzialiUno straniero per la prima vince il titolo Prison Fight 2013 di arti marziali, ottenendo la preziosa cintura e un premio in denaro di 10 mila bat tailandesi. E’ la singolare storia di Marco Schembri, 19 anni, ragusano, che ha vissuto un’esperienza sportiva straordinaria in Thailandia. “Ho chiesto ai miei genitori – racconta l’atleta ragusano – come regalo per il diploma di trasferirmi per qualche mese in Thailandia con l’intenzione di perfezionare la tecnica eccelsa delle arti marziali imparando la Muay thai tailandese. Per un mese intero mi sono allenato con ritmi massacranti in un camp professionistico di muay thai per imparare la disciplina”. I maestri thailandesi hanno notato un grande talento proponendogli di partecipare ad un torneo di spessore, il Prison Fight, giunto alla sua quarta edizione, dove ogni anno si sfidano i migliori atleti della Thailandia. “E’ stata una gara molto dura – aggiunge Marco Schembri – il combattimento di muay thai è noto come “l’arte delle otto armi” o “la scienza degli otto arti” perché consente ai due contendenti che si sfidano di utilizzare combinazioni di pugni, calci, gomitate e ginocchiate, quindi otto parti del corpo utilizzate come punti di contatto, rispetto ai due del pugilato o ai quattro della king boxing, associate con una intensa preparazione atletica e mentale che fanno la differenza negli scontri a contatto pieno”. L’atleta ragusano, sul ring, ha surclassato l’avversario ottenendo il titolo del “Prison Fight 2013”. Il ragazzo ragusano sogna da grande di fare il professionista. Adesso è in Italia. La sua famiglia e i maestri Anthony Scillieri e Alfio Nifosì credono che abbia il talento per realizzare grandi cose.

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