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31/10/2013 -

Sindacati/

RAGUSA, SIT-IN DAVANTI ALL’AZIENDA FORESTALE

sindacatiI sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil di Ragusa lanciano accuse pesanti come macigni a un dirigente regionale dell’Azienda forestale. E per questa ragione, giovedì mattina, rappresentanti sindacali e lavoratori del comparto hanno dato vita ad un sit-in di protesta, davanti alla sede dell’Azienda forestale di Ragusa, in viale Europa. “Le economie diligentemente risparmiate dalla direzione ragusana dell’Azienda forestale con la progettazione dei Psr – spiega il responsabile della Flai Cgil, Salvatore Carpentieri – sono state utilizzate per assegnare altre giornate lavorative agli operatori del comparto. Grazie a questi progetti Psr in provincia di Ragusa i lavoratori hanno potuto svolgere le giornate lavorative di garanzia occupazionale. Ma le ulteriori giornate, fatte appunto con queste economie, sono state distribuite con un metodo discriminante”. Sono state fatte – accusano i sindacati – “discriminazioni e sperequazioni”. “I problemi sono iniziati da fine agosto, quando sono partite le chiamate per figure professionali, praticamente inventate – afferma Carpentieri – chiamate che sono continuate anche a settembre e ad ottobre e che si richiamano a figure come “scalpellini, intagliatori, canneggiatori”. Per finire con l’ultima chiamata di qualche giorno fa di “braccianti agricoli””. Il responsabile della Fai Cisl, Sergio Cutrale lancia accuse proprio sul “metodo di distribuzione delle giornate, fatto con una cattiva gestione”. “Nella nostra provincia è successo un fatto molto strano. C’è, già di suo, una situazione di profonda incertezza, a cui si è aggiunto questo modo di assegnare le giornate lavorative, mentre noi chiediamo che venga evitata ogni forma di strumentalizzazione. Inoltre, rivendichiamo il rinnovo del contratto integrativo, fermo ancora al 2001”.

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