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30/11/2013 -

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RAGUSA, INQUINAMENTO DELLE FALDE ACQUIFERE IL TRIBUNALE DELLE ACQUE SOSPENDE LE ORDINANZE DEL COMUNE

logocia-50L’inquinamento delle falde acquifere, in prossimità della sorgente di Cava Misericordia, non è “riconducibile all’attività delle aziende zootecniche”. Il tribunale superiore delle acque di Roma, con sentenza del 28 novembre, stabilisce che “sono prevalsi gli interessi di carattere generale. E sospende, di fatto, le ordinanze emesse dal Comune di Ragusa”. Gli imprenditori agricoli possono continuare la propria attività in quel sito. Si pone la parola fine, in questa prima fase, alla lunga querelle tra il Comune di Ragusa ed il mondo agricolo e zootecnico. L’inquinamento delle falde acquifere di contrada Maltempo, lungo la provinciale Ragusa – Chiaramonte, aveva causato l’emergenza idrica in parte della città con innumerevoli disagi per i cittadini. Si attende, adesso, l’udienza del 22 gennaio relativa all’inquinamento della sorgente Oro Scribano. La Confederazione Italiana agricoltori, con il direttivo provinciale e sezionale, invita le associazioni e il Comune a sedersi attorno ad un tavolo per studiare le possibili soluzioni da adottare. “Per mesi le nostre aziende sono state messe sulla graticola – dice Paolo Ucchino, componente del direttivo della Cia Ragusana – accusate di avere causato danni ingenti, in termini di disagi ed anche economici alla città. Adesso, si spera, in un incontro chiarificatore. Siamo convinti che le cause dell’inquinamento sono riconducibili ad altri fattori, vedi la discarica di cava dei Modicani, che dista un centinaio di metri dalle falde, o alle perforazioni fatte in quel sito. I nostri imprenditori, secondo le indicazioni del giudice, non hanno l’obbligo di coprire le vasche per la raccolta dei reflui così come era stato imposto dal Comune. Il giudice, adesso, ha dato ragione agli allevatori. Le tesi che abbiamo sempre sostenuto – aggiunge Ucchino – sono state convalidate dal tribunale delle acque. Attendiamo indicazioni da parte dell’assessorato regionale all’agricoltura per ottenere, in un capitolo ad hoc del Psr, risorse utili per il riammodernamento delle aziende zootecniche. Invitiamo il sindaco Piccitto ad un incontro tra le parti”, conclude Ucchino. Il Comune di Ragusa, intanto, preannuncia il ricorso alla sentenza del tribunale delle acque. “Lunedì mattina faremo il punto della situazione con il legale del Comune – aggiunge l’assessore all’ecologia e all’ambiente, Claudio Conti -. Voglio capire come mai l’amministrazione non ha presentato al tribunale delle acque gli innumerevoli documenti e relazioni prodotti in questi mesi. Quel sito – ha detto ancora l’assessore Conti – presenta condizioni di criticità assai elevate relative all’inquinamento delle falde acquifere. Lo testimonia la relazione dettagliata dell’Arpa e dei Nas. Nell’udienza del 22 gennaio ci opporremo con tutta la documentazione necessaria. Non siamo contro gli allevatori, che sia ben chiaro, ma tuteliamo gli interessi di tutta la città”.

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