Lavorare per ridurre la vulnerabilità sismica degli edifici. A cominciare dal piano comunale di protezione civile sul rischio sismico. E’ la richiesta che arriva dal circolo “Pippo Tumino” del Pd di Ragusa dopo avere partecipato all’iniziativa promossa dalla Cna sulla scottante questione della pericolosità esistente nel territorio legata proprio al fenomeno dei terremoti. “E’ arrivato forte e chiaro il messaggio secondo cui il “plateau degli Iblei” sta accumulando energia dovuta ai movimenti della placca africana nei confronti di quella euro-asiatica. La Sicilia è in pratica la cerniera di questo movimento impercettibile ai nostri occhi ma notevole se misurato con gli strumenti a disposizione degli esperti tecnici dell’Ingv di Catania. Di certo – afferma il segretario del Circolo, Gianni Lauretta – sappiamo che tutta questa energia accumulata un giorno sarà rilasciata sotto forma di un sisma, prevedibilmente di forte intensità come ciclicamente è successo nel corso dei millenni. Non è possibile prevedere quando. Invece, con certezza, è possibile ridurre il grado di vulnerabilità del territorio che abitiamo e la vulnerabilità – aggiunge Lauretta – è tanto più grave quanto meno si è pensato di predisporre in modo antisismico tutti i manufatti costruiti sul territorio ibleo”.