Il 10 gennaio l’amministrazione comunale si è detta interessata alla richiesta di una ditta di Palermo, la Fei, di realizzare impianti per la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica, termodinamica, biomasse, mini eolici. L’amministrazione comunale ha quindi fatto propria la proposta della ditta mettendo a disposizione un’area di 330 ettari, acquisita al demanio tra i beni confiscati alla criminalità organizzata, e siglando un patto di esclusività per l’attuazione della proposta. Per l’ingegnere Giuseppe Di Natale, si tratta di una operazione “ambigua ed illegittima. L’amministrazione doveva, tramite un bando, cercare soggetti esterni e scegliere tra le tante risposte quella che era più vantaggiosa per il comune di Acate. La delibera – dice Di Natale – va subito revocata”.