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06/03/2014 -

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DIECI MILIONI DI EURO DI FATTURE NON PAGATE AL COMUNE DI RAGUSA

Fatture di luce e gas non pagate per dieci milioni di euro? C’erano eccome. Una metà è stata già pagata, l’altra parte verrà rateizzata. In sintesi quanto chiarito, mercoledì mattina, dall’assessore al Bilancio, Stefano Martorana. “L’amministrazione aveva deciso di dar vita ad un’asta pubblica da 14milioni di euro per la fornitura di energia elettrica per due anni – ha spiegato -. E ciò per cercare di risparmiare anche piccole cifre. All’asta, però, non si è presentato nessuno, perchè il nostro Comune era inserito in una sorta di black list, un cliente inaffidabile per via dei ritardi e delle fatture non pagate nel corso degli anni passati”. Ma da cosa nasce questo continuo ammanco di risorse per far fronte ai pagamenti dell’energia? Martorana, facendo riferimento ad alcuni documenti, ha spiegato che negli anni l’amministrazione passata non aveva mai aumentato in bilancio le risorse a disposizione per le forniture elettriche. Nel 2009: 5,5 milioni, nel 2010: 5,4, nel 2011: 5,5 e altrettanti nel 2012. Tuttavia, come anche ogni singola famiglia sa perfettamente, negli anni i costi dell’energia sono saliti notevolmente. Lo sapeva anche l’amministrazione, tanto che il 21 giugno del 2011 l’energy manager di Palazzo dell’Aquila chiese, in fase di redazione del bilancio, di portare la somma a 6,35 milioni, proprio sulla base degli aumenti. Il bilancio fu approvato un mese dopo, ma sempre con 5,5 milioni di euro. Lo stesso funzionario aveva anche presentato un grafico che chiariva come l’aumento dei costi era notevole. Tuttavia amministrazione e consiglio comunale hanno disatteso le richieste. In pratica, secondo quanto chiarito da Martorana, a fronte di un aumento certo e continuo dei costi, le previsioni in bilancio erano sempre identiche. Per questo motivo, l’amministrazione sta valutando di ricorrere “agli enti preposti per la verifica di eventuali responsabilità” da parte degli amministratori che li hanno preceduti. E proprio a Sonia Migliore, oggi consigliere di opposizione, ma nel 2012, all’atto della votazione del bilancio, assessore in giunta, Martorana risponde: “Mi viene da pensare che mentre era assessore fosse o inconsapevole o disinformata”, relativamente al nodo degli appostamenti delle somme in bilancio inferiori rispetto alle previsioni di spesa. Ora l’amministrazione ha fatto una transazione con la Gala che curava il servizio dal dicembre 2012 al dicembre 2013. In totale oltre tre milioni di euro, compresi quasi 250mila euro di interessi. “Somme – ha detto Martorana – che potevamo spendere per altro, per le scuole, per le strade. Ed invece siamo costretti a pagare come interessi e sanzioni”. Ci sono, poi, altre fatture, si parla di qualche milione, che dovranno essere pagate ad Edison. E poi quelle del metano. “Quando a luglio ci siamo insediati – ha detto Martorana – non era stata pagata nemmeno una fattura dell’anno in corso”. E’ possibile che le somme a disposizione fossero utilizzate per “tamponare” la grave situazione pregressa. “Noi abbiamo da subito lavorato per cercare di sanare questa situazione – ha spiegato l’esponente della giunta Piccitto -, per riportare in equilibrio l’ente, per risanare i conti. Nonostante le difficoltà, anche se con qualche ritardo assolutamente non paragonabile a quello degli anni passati, il Comune paga le fatture. Paga mensilmente, riuscendo a dimezzare già in pochi mesi la morosità. L’innalzamento dell’Imu è stato necessario proprio per far fronte a queste somme da pagare”. Nell’ultimo bilancio, per le forniture elettriche sono stati messi 8,8 milioni per pagare le bollette senza accumulare ulteriori debiti.

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