30-04-2024
Ti trovi qui: Home » Enti pubblici » RAGUSA, CASE POPOLARI: E’ BOOM DI MOROSI

17/03/2014 -

Enti pubblici/

RAGUSA, CASE POPOLARI: E’ BOOM DI MOROSI

A Ragusa c’è il maggior numero di inquilini Iacp morosi nei confronti dell’Istituto rispetto alle altre undici città della provincia. Ma pochi sanno che anche il Comune di Ragusa è moroso nei confronti dell’Istituto autonomo delle case popolari. Perché, dal 2005 ad oggi, a palazzo dell’Aquila nessuno si è mai sognato di pagare gli affitti di 11 alloggi parcheggio che il Comune, nove anni fa, ha deciso di mantenere, per assegnarli agli indigenti. E così, non pago oggi, non pago domani, siamo arrivati a 95 mila euro tondi, tondi, di credito non versato. Una quisquilia per l’Iacp, che deve recuperare crediti per 10 milioni di euro dai suoi inquilini morosi, sparsi per la provincia. Ma non è una quisquilia per l’amministrazione comunale del capoluogo che si ritrova a carico anche questo debito e su cui, adesso, in tempi di magra, deve rispondere. Ultimamente i rapporti tra l’Iacp e il Comune non sono stati idilliaci e uno dei motivi è proprio la gestione di questi undici alloggi parcheggio dati in affitto al Comune. Insomma, il motivo del contendere ha radici lontane e tutto inizia dalla famosa convenzione siglata nel 2005 dall’amministrazione comunale dell’epoca. Gli 11 alloggi non sono in buono stato e gli utenti si lamentano con il Comune per le infiltrazioni dell’acqua. Giornalmente all’ufficio tecnico comunale di Ragusa arrivano segnalazioni sulla presenza di infiltrazioni, muffa o acqua in uno di questi undici alloggi parcheggio. “Le case fanno schifo – dice un utente – e se penso che il Comune paga 208 euro al mese per il tugurio dove viviamo noi, mi vengono i brividi”. In realtà, a parte qualche sporadico pagamento fatto nei confronti dell’Iacp, i 95 mila euro indicano chiaramente che il Comune non ha pagato quasi mai i fitti mensili. C’è da ricordare che il Comune di Ragusa da tempo sta cercando di dismettere alcuni immobili. Si tratta di casa, molte ad Ibla, che sono state, più che vendute, svendute. E allora, sarebbe stato il caso, forse, di fare lavori di ristrutturazione, a tempo debito, su alloggi di proprietà che invece sono rimasti chiusi e sono andati in malora, piuttosto che arrivare a questo punto, sino a dover aprire un contenzioso fra istituzioni.
case popolari

Commenti chiusi.

Scroll To Top
Descargar musica