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25/03/2014 -

Cronaca/

VITTORIA, SGOMINATA LA BANDA DEL TERRORE Rapinavano e picchiavano gli anziani

Legavano e imbavagliano le vittime e le picchiavano per costringerle a rivelare dove erano nascosti soldi, casseforti e oro. La Po- lizia di Stato di Ragusa – Squadra Mobile e Commissariato di Vittoria – ha messo fine alla violenta attività dell’organizzazione a delinquere che dal gennaio 2013 aveva seminato il terrore tra gli anziani di Vittoria. In manette cinque persone: il promotore e organizzatore del gruppo, il vittoriese Angelo Di Gregorio, 44 anni, che eseguiva i reati (gli inquirenti contestano alla banda almeno 18 delitti) insieme ai vittoriesi Salvatore Sacco, 50enne, e Roberto Scollo, 45enne, entrambi con precedenti per furto e rapina. Nella gang anche due donne, la trentenne vittoriese Lucia Di Natale e la 42enne comisana Francesca Giordanella con precedenti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Inizialmente il gruppo criminale era dedito esclusivamente a furti negli esercizi commerciali, ma dal gennaio 2013 aveva deciso di passare alle rapine in casa ai danni di anziani. Le vittime erano prescelte in base all’età e ai problemi di salute: più erano anziani e malati, meglio era. Fra l’altro i banditi eseguivano sopralluoghi nelle case che intendevano rapinare e attendevano che i vecchi fossero dentro le abitazioni, per poterli rapinare picchiandoli con efferatezzza, proprio per incutere terrore, e minacciandoli sino a fargli dire i nascondigli degli oggetti di valore e del denaro in contante. La svolta alle indagini è avvenuta grazie al ritrovamento di telecamere installate in una zona che la gang aveva preso di mira. La Procura della Repubblica ha così autorizzato le intercettazioni, eseguite nei veicoli e nei telefoni e, tassello dopo tassello, gli inquirenti sono riusciti a risalire all’identità di ogni singolo componente della banda criminale. Cruciale era anche il ruolo delle donne che agevolavano la fuga degli altri associati dopo i delitti. La Giordanella era anche custode della refurtiva e degli abiti e attrezzature che i banditi utilizzavano durante le rapine e i furti. Tra le intercettazioni sono emersi particolari raccapriccianti delle conversazioni tenute dai banditi mentre compivano i delitti: in più di un’occasione un associato invitava il compagno a smettere di picchiare la vittima di turno, altrimenti, a furia di botte, avrebbe potuto ammazzarla. La ferocia e la sete di denaro dei banditi non si fermava dinanzi a nulla. La gang, infatti, ha colpito anche nelle case di anziani parenti e in questo caso fondamentale è stato il ruolo della Di Natale e della Giordanella. I parenti acquisiti di quest’ultima furono pedinati e, una volta usciti da casa, i banditi entrarono nell’abitazione grazie ad un paio di chiavi che le donne si erano procurate. Attraverso le perquisizioni domiciliari sono stati trovati ulteriori elementi di prova a carico degli arrestati, fra i quali binocoli, cesoie, passamontagna, tute e felpe nere con cappuccio, torce, coltelli di ogni dimensione, piedi di porco e documenti rubati. Per eseguire l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica di Ragusa sono stati impiegati all’alba di martedì ben 40 uomini. Uno dei banditi ha tentato, inutilmente, la fuga.
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