28-04-2024
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28/04/2014 -

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MODICA, RIACCENDERE I MOTORI

Questa la nota del senatore Concetto Scivoletto sulla città di 1286013860_scivoletto-300x225 Modica: “Una serie di processi negativi si stanno abbattendo su Modica. A partire dalla crisi generale del Paese, che in Sicilia presenta aspetti ancora più pesanti sul terreno economico, sociale e occupazionale. Alla crisi nazionale si sommano negativamente altri fattori specifici. Innanzitutto il drastico ridimensionamento del ruolo comprensoriale della Città. Dopo la liquidazione dell’Azasi, causata anche dalle irresponsabili gestioni clientelari del passato, si è consumata – scrive Concetto Scivoletto – la nefasta soppressione del Tribunale di Modica e, da pochi giorni, la chiusura del Carcere. A queste rischiano di seguire quella dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps. Modica continua inoltre a perdere competitività nei confronti di altre realtà comunali del territorio ibleo. Diversi Comuni si sono impegnati con determinazione, in questi anni, per dotarsi di infrastrutture, servizi, funzioni e opportunità di crescita. Alcuni esempi: Ragusa da 33 anni, anno dopo anno, si batte per ottenere il finanziamento della legge per Ibla (circa 100 milioni di euro) e accorpando il Tribunale di Modica e buona parte del Carcere vede crescere nel suo territorio la presenza dello Stato e le attività connesse alle potenziate strutture giudiziarie. La realizzazione poi del Porto turistico a Marina di Ragusa ha creato nuove opportunità per l’incremento dei flussi turistici legati alla nautica da diporto; Vittoria – scrive Concetto Scivoletto – è stata individuata dal governo nazionale come una delle 18 Zone Franche Urbane Siciliane, nelle quali le micro, le piccole e le medie imprese godranno, per un periodo di 15 anni, di un consistente abbattimento della tassazione nazionale e comunale. Entro il 2014, poi, sarà completato il primo stralcio funzionale dell’Autoporto, piattaforma logistica di primaria importanza per il comparto ortofrutticolo; Comiso, con la recente attivazione dell’Aeroporto, acquisisce una funzione strategica nel settore dei trasporti e dei collegamenti nazionali e internazionali; Pozzallo, già da parecchi anni, grazie alla struttura portuale svolge una funzione importante nel settore dei trasporti marittimi. Da oltre un decennio, invece, Modica si è fermata. Per precise responsabilità della sua classe dirigente. Ha spento i motori – scrive Concetto Scivoletto nella sua analisi sulla situazione di Modica – e non accenna minimamente a riaccenderli. Non ha saputo e non sa né contrastare i processi negativi di spoliazione e delocalizzazione istituzionale, né tanto meno aprire nuove frontiere di sviluppo. Manca nei massimi responsabili della cosa pubblica persino la consapevolezza della gravità della situazione presente. Diventa pertanto imperativo categorico reagire subito e con forza a questo vuoto progettuale e irresponsabile immobilismo. A tal fine bisogna far partire, con la partecipazione dal basso di tutti i cittadini, – scrive Concetto Scivoletto – il grande cantiere dell’identità territoriale, immaginando un nuovo modello di sviluppo sostenibile che faccia perno sulla valorizzazione sistemica delle risorse umane e naturali, materiali e immateriali, di cui la Città dispone. In questa direzione – scrive Concetto Scivoletto – si muove la petizione popolare, promossa da un comitato di cittadini aperto a tutti, con la quale si chiede al Presidente della Regione Crocetta una legge per la tutela e la valorizzazione dei centri storici di Modica e degli altri Comuni del Val di Noto, finora esclusi dai finanziamenti regionali, nonostante il riconoscimento Unesco del 2002. Una legge, sul modello di quella per Ibla, che offra anche agli altri Comuni del Val di Noto le stesse opportunità di crescita sostenibile. Riguardo l’istituzione del Libero Consorzio è indispensabile mettere su un binario corretto e produttivo la questione della scelta che la nostra Città dovrà compiere. Modica ha fatto parte, per quasi 80 anni, della provincia di Ragusa e ha contribuito in modo decisivo a configurare quello che schematicamente si può definire “sistema Ragusa”. Se oggi vengono prospettate – scrive Concetto Scivoletto – scelte diverse in modo confuso e strumentale è perché alcuni passaggi e atteggiamenti hanno seriamente incrinato la solidarietà fra i Comuni della provincia e in particolare fra il capoluogo e la nostra città. L’atteggiamento di Ragusa nei confronti della soppressione del Tribunale di Modica, che interessa non solo Modica ma anche i Comuni di Scicli, Pozzallo e Ispica, ha dato la netta sensazione – scrive Concetto Scivoletto di egoismo territoriale che contrasta con il ruolo di Comune capofila di un Libero Consorzio e alimentano spinte scissionistiche. Sarebbe auspicabile che l’intera classe dirigente del Comune di Ragusa si facesse promotrice, al più presto, di un’iniziativa politica convincente per quanto riguarda l’utilizzazione delle strutture giudiziarie, cogliendo le opportunità offerte dalla legge nazionale di stabilità per il 2014 e dalla disponibilità della Regione, assegnando – scrive Concetto Scivoletto – il penale a Ragusa e il civile a Modica. Così come sarebbe significativo il suo sostegno a una legge in favore di tutti i centri storici del Val di Noto. Credo che la soluzione di questi due problemi potrebbe contribuire a mantenere ancora l’unità e la solidarietà fra i Comuni dell’ex provincia di Ragusa. Da qui si dovrebbe partire subito per allargare i confini, – scrive Concetto Scivoletto – a tutti i Comuni – da Noto a Caltagirone – riconosciuti Patrimonio dell’Umanità nel 2002, nonché ad altri Comuni – da Rosolini a Mazzarrone – che volessero liberamente aderire, senza escludere l’ipotesi suggestiva di un grande Libero Consorzio che comprenda Ragusa e Siracusa. A chi e a che serve un Libero Consorzio coincidente con la sola ex provincia di Ragusa e per giunta indebolito da diffidenze e conflittualità? Su questo rifletta principalmente Ragusa. A chi e a che serve un Libero Consorzio “bonsai”, – scrive Concetto Scivoletto – frutto di un leghismo d’accatto, che va assemblando alla rinfusa, senza alcuna visione progettuale, i Comuni più disparati delle province di Ragusa e Siracusa, sulla base di rancori e risentimenti nei confronti dei rispettivi capoluoghi? Su questo rifletta principalmente Modica. Il sindaco di Modica, – scrive Concetto Scivoletto – privo di qualsiasi strategia e incapace di fare squadra ha portato la nostra Città in un vicolo cieco. È arrivato il momento di dire basta a questa impostazione perdente e dannosa per Modica che con il passare dei giorni evidenzia da parte del Sindaco, un attivismo di facciata sul Libero Consorzio e una tendenza sfrenata ad agitare, con gli arnesi arrugginiti della vecchia retorica e solo per fini di carriera personale, il vessillo di Modica capoluogo. È ora che il Consiglio Comunale e la cittadinanza – conclude Concetto Scivoletto – si riprendano competenze che sono proprie e non del Sindaco”.

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