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24/06/2014 -

Sindacati/

Cisl: cartolina a Renzi

presidio cisl“Un fondo unico dove far confluire le risorse per i servizi socio-assistenziali e una legge di riforma del sistema.» Il segretario generale regionale della FNP Cisl, Alfio Giulio, rilancia la campagna avviata in questi mesi insieme a Cgil e Uil. Entro le prossime settimane,  sarà completata la raccolta di firme alle cartoline #NonStiamoSerenie indirizzate al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi. «Sul territorio di Ragusa e Siracusa  siamo già abbondantemente sopra le ventimila cartoline e queste arriveranno alle singole organizzazioni nazionali.  Mentre le prime duemila, raccolte con i gazebo, sono già partite per Roma. Il nostro obiettivo – incalza Alfio Giulio, riferendosi ai milioni di cartoline raccolte in tutta Italia – è quello di consegnarle personalmente a Renzi. Il governo tutto, nella sua interezza, deve comprendere che i pensionati, in Italia, rivendicano il diritto di cittadinanza.  Soprattutto su alcuni temi che per noi sono importanti: tutela della pensione, riduzione della tassazione e legge sulla non autosufficienza. Fa bene il governo se riesce a fare una politica seria e siamo d’accordo se riesce a raggiungere l’obiettivo di equità. Per noi è fondamentale che una riforma del fisco presupponga di aiutare i più deboli, quindi penso ai pensionati al minimo; per noi la povertà non ha classi o qualifiche. La povertà riguarda le persone e le famiglie. Quindi il governo non può pensare solo a categorie di persone Sul piano regionale, – ha concluso Alfio Giulio riferendosi al governo siciliano – sulle politiche dei servizi sociali e sull’assistenza socio-sanitaria, o si dà un taglio netto con il passato e si propone di discutere con noi per una vera legge di riforma o noi, comunque, faremo una dura battaglia. In Sicilia si sono spesi tantissimi soldi sui servizi sociali, ma mai o pochi di questi fondi sono andati ai diretti interessati; sono rimasti all’interno di un sistema, per certi aspetti drogato, della progettazione e della cooperazione. Oggi quei pochi soldi che ci sono servono perché i comuni non hanno fondi. Siamo per la creazione di un fondo unico dove vadano a confluire tutte le risorse provenienti dai Programmi europei, dal Piano nazionale, eventualmente da quanto mette a disposizione la Regione, e indicando quindi le priorità per intervenire. Alle persone dobbiamo dare la certezza di un diritto” – conclude la Cisl.

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