“Dopo quanto accaduto venerdì scorso, in occasione dell’assemblea provinciale del partito, a Comiso, la cui convocazione è comunque da ritenersi illegittima, in cui si sarebbe dovuto procedere alla elezione di cariche ed organismi – afferma D’Asta – ritenendo irresponsabile l’atteggiamento assunto dal segretario provinciale Giovanni Denaro, e di chi lo sostiene, che con il loro modo di agire hanno acuito le tensioni interne alle varie anime del partito piuttosto che attenuarle, come avrebbe dovuto fare chi ha a cuore un percorso unitario del Pd, ho assunto questa decisione, non esistendo più le condizioni per proseguire oltre nell’espletare le funzioni proprie del ruolo di vicesegretario provinciale”. “Denaro preferisce – attacca D’Asta – costruire il partito della confusione, della divisione e dell’immobilismo, io il partito del rispetto delle regole, del rinnovamento e dell’unità. Spero che il segretario Denaro, che a questo punto non è più rappresentativo delle sensibilità di una consistente parte del partito, saltato il patto, possa riflettere in modo serio, per il bene del Pd, sulle ragioni che mi hanno spinto a questo passo”.