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16/10/2014 -

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Festa dell’Unità: c’è poco da festeggiare

imagesSi terrà a Ragusa questo fine settimana la Festa dell’Unità organizzata dal Pd. Gli anarchici di Ragusa scrivono: “Non si riesce a comprendere cosa abbia da festeggiare questo partito. Ci limitiamo solo a tre questioni importanti, per dimostrare il ruolo reazionario, filopadronale e militarista del Partito Democratico. Sul Muos il  governo Crocetta ha autorizzato i lavori del MUOS basandosi in mala fede su una relazione dell’Istituto Superiore di Sanità che l’esperto Verificatore nominato dal Tar, il prof. D’Amore, de La Sapienza, ha smontato pezzo per pezzo, ribadendo tutti i pericoli connessi al Muos  per la salute delle persone, per l’ambiente e per la sicurezza dei voli aerei su Catania come su Comiso. Il PD – continua la nota degli anarchici di Ragusa – anche in Senato e Camera ha – pochi mesi fa – a maggioranza bocciato una mozione anti-Muos.  Parlando di politiche del lavoro, con il “job act” – scrivono gli anarchici di Ragusa – si stanno smantellando le residue conquiste dei lavoratori, livellando al ribasso i diritti, precarizzando il mondo del lavoro e la vita di milioni di persone, ampliando la schiera già vastissima dei disoccupati e dei disperati. Il tentativo di eliminare l’art. 18 dimostra da che parte sta questo partito: quella di Confindustria e di Berlusconi”. Riguardo le trivellazioni gli anarchicio di Ragusa sostengono che con il decreto “sblocca Italia” Renzi ha dato il via libera alla trivellazione selvaggia del nostro mare e del nostro territorio: un favore ai petrolieri, tutto a danno della pesca, del turismo e della salvaguardia ambientale. In tutti e tre i casi citati, la volontà della popolazione, dei lavoratori e delle stesse amministrazioni locali viene calpestata come avviene in qualsiasi regime. Non riusciamo a capire – scrivono gli anarchici di Ragusa – le argomentazioni di quanti si meravigliano per il cambio di casacca di Nello Dipasquale, transitato da Forza Italia a Territorio, al Megafono, al Pd: non è Nello ad essere cambiato; lui è rimasto quello di sempre, un uomo di centro-destra fedele ai suoi principi; è il Pd ad essere cambiato e a collocarsi, adesso, sul terreno della destra italiana”.

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