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09/11/2014 -

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PROSPETTIVE E ROBLEMATICHE DELL’IMMIGRAZIONE

L'intervento della senatrice Padua ieri pomeriggio a PozzalloNonostante le condizioni meteo avverse, è risultato molto partecipato il momento di approfondimento sulle problematiche dell’immigrazione promosso ieri pomeriggio a Pozzallo dalla senatrice del Pd, Venera Padua. Hanno partecipato, tra gli altri, il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, i rappresentanti delle forze dell’ordine e di varie Amministrazioni comunali. C’era anche un folto gruppo di giovani. Ad intervenire anche il senatore Giorgio Tonini, vicepresidente dei senatori Pd, presidente della commissione Esteri, che si è soffermato sulla necessità di chiedere all’Europa un maggiore impegno, a partire dalla rivisitazione degli accordi di Dublino. L’impressione, ha chiarito poi il senatore Tonini, è che il nostro Paese sia lasciato da solo a fronteggiare l’arrivo di questa enorme marea di uomini. Anche se non dobbiamo dimenticare che alcuni Stati europei, come ad esempio la Germania, hanno assorbito l’arrivo di numerosi migranti che, transitando per l’Italia, hanno raggiunto quello Stato per cercare una occupazione. I numeri di Pozzallo, comunque, non lasciano adito a dubbi circa l’imponenza del fenomeno e le condizioni di emergenza venutesi a creare in questa realtà. Dalle poche migliaia di migranti sbarcati nel 2013, si è arrivati alle quasi 25mila del 2014, dati aggiornati al 4 novembre scorso. L’auspicio, adesso, ha aggiunto il senatore Tonini, è che l’operazione Triton abbia la stessa ricaduta di Mare Nostrum. Poi, il presidente della commissione Esteri ha parlato dell’esperienza portata avanti in Libano dove, uno Stato formato da quattro milioni di abitanti, è riuscito ad accogliere un milione e mezzo di profughi siriani, attraverso un’associazione organizzata dalle Nazioni Unite, pensata da un gruppo di italiani, che si occupa di aiutare le comunità alloggianti. E ciò al fine di non creare dissidi tra le popolazioni esistenti, anche quelle autoctone. “Il problema – ha spiegato la senatrice Padua – è molto complesso e non di facile risoluzione. Ma occorre confrontarsi in maniera attenta per cercare di trovare la soluzione più adeguata, anche allo scopo di alleggerire tensioni che inevitabilmente si creano. Noi, nel nostro piccolo, abbiamo cercato di fornire un nostro primo contributo. Ritengo che dobbiamo proseguire su questa strada, quella del confronto, per potere garantire risposte a tutti, ai nostri concittadini di certo, ma anche ai migranti che arrivano dai territori martoriati dalla guerra e che sfuggono al loro destino in cerca di un futuro migliore”.

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