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14/11/2014 -

Politica/

La senatrice Padua a Sampieri al fianco dei comitati “No Triv”,  in Parlamento invece vota per le trivelle petrolifere

downloadLo Sblocca Italia approvato di recente in via definitiva dal Senato e gravato dall’ennesimo voto di fiducia imposto dal Governo, spinge pericolosamente l’Italia, ancora più di quanto fosse finora avvenuto, verso la distruzione e il dissesto del territorio, l’inquinamento ambientale, lo sfruttamento selvaggio e affaristico delle risorse naturali, la facilitazione dei meccanismi di corruzione del tipo di quelli venuti alla luce in seguito alle inchieste sul Mose di Venezia e sull’Expo di Milano. Lo scrive L’Altra Europa denunciando il si della senatrice Venera Padua. ” Lo Sblocca Italia è l’esatto opposto di ciò che serve al Paese e di ciò che milioni di cittadini e migliaia di comitati attivi nel territorio da anni chiedono a gran voce come il comitato No Triv che il 12 luglio scorso ha dato vita a Sampieri ad una grande manifestazione alla quale, tra gli altri, è intervenuta la senatrice Venerina Padua con dichiarazioni di sostegno alle ragioni e alle finalità del movimento. Purtroppo spiace osservare – scrive L’Altra Europa – che appena pochi mesi dopo, al primo momento di verità e di verifica della corrispondenza tra le parole dette e le cose fatte, la Padua abbia dato il suo voto favorevole al decreto. Questo palese tradimento dell’impegno assunto è talmente grave e incomprensibile da apparire, almeno fino a quando la senatrice Padua non riterrà di darne pubblica spiegazione, qualcosa di più della violazione del dovere elementare della coerenza, rischiando di assumere i connotati di un vero e proprio atto di slealtà verso il territorio e di cinico opportunismo. La senatrice Padua – continua il comitato L’Altra Europa – è libera di votare come vuole in Parlamento, ma eviti di prendere così palesemente in giro le migliaia di cittadini che credono nelle ragioni portate avanti dal vasto movimento No Triv e che meritano rispetto. Il Comitato provinciale di Ragusa de L’Altra Eurpa prende atto che la senatrice Padua, tra l’interesse del territorio che dovrebbe rappresentare e la fedeltà personale al capo del suo partito, ha scelto quest’ultima opzione, ma sappia che ogni atto di furbizia, di doppiogioco, di incoerenza, o di inganno politico, prima o poi deve misurarsi con la realtà e con la coscienza vigile di una comunità che chiede rispetto”. L’Altra Europa esprime invece il giusto apprezzamento a tutti i gruppi politici d’opposizione, in particolare Sel e M5S, “che si sono battuti per contrastare le parti peggiori della normativa e la cui battaglia parlamentare mirata a correggerla ed a migliorarla è stata arrestata dall’ennesimo, prepotente, voto di fiducia imposto dal governo che azzera ogni proposta di emendamento.Il sì al voto di fiducia come quello espresso dalla senatrice Padua è un concreto cedimento ed un effettivo sostegno a questa prassi di deriva e di eversione costituzionale rispetto a punti fondamentali dello Stato di diritto basato sulla divisione dei poteri, con effetti diretti e conseguenti sull’adozione sbrigativa e sull’imposizione indiscutibile di provvedimenti devastanti per la qualità della vita delle nostre comunità e per la sorte del territorio”.

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