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13/12/2014 -

Cronaca/

Loris, il Gip: “Veronica ha mentito”  

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Veronica Panarello avrebbe “mentito sulle fondamentali circostanze di avere accompagnato il figlio Loris a scuola il 29 novembre scorso”. Per il Giudice delle indagini preliminari, Claudio Maggioni, che ha convalidato il fermo disponendo la misura cautelare per la donna accusata dell’omicidio del figlio, non è “ragionevole ritenere che di fronte alla tragica situazione di un figlio di 8 anni ucciso in un modo così brutale si rifiuti ostinatamente di raccontare la verità”. Il “silenzio” della donna per il magistrato sarebbe dettato dal fatto che “lei stessa è la responsabile del grave delitto”. Il gip di Ragusa sottolinea la “cinica condotta tenuta” da Veronica Panarello e la “evidente volontà di volere infliggere alla vittima sofferenze” con “un’azione efferata, rivelatrice di un’indole malvagia e prima del più elementare senso d’umana pietà”. Il magistrato non sembra avere dubbi sulla ricostruzione dei fatti che farebbe emergere un “quadro indiziario di rilevante gravità” per “l’omicidio del figlio Loris”. L’assenza di elementi per comprendere il movente, secondo il giudice Maggioni “non assume rilevanza”. L’ordinanza di custodia, spiega ancora il Gip, è giustificata con un “fondato pericolo di fuga” della donna e per “l’estrema gravità del reato”. Nell’ordinanza, il Gip argomenta che la donna ha “avuto il tempo e l’occasione per uccidere il figlio strangolandolo, presumibilmente, con una fascetta stringicavo in plastica della quale aveva disponibilità”. Poi, aggiunge il giudice, ha “avuto tempo e occasione per gettare il corpo esamine del piccolo Loris nel canale di scolo dove è stato trovato” nel pomeriggio del 29 novembre scorso. Secondo il giudice oltre al pericolo di fuga, che giustifica la convalida del fermo, c’è anche quello che la Panarello possa “commettere gravi delitti della stessa specie per cui si procede”. La decisione del Gip , presa nella serata di venerdì, alla giovane donna viene notificata oggi, in quanto – essendo in isolamento al carcere di piazza Lanza – di sera non può vedere nessuno. Il suo avvocato, Francesco Villardita, ha già fatto sapere che presenterà ricorso al Tribunale dei Riesame contro la decisione del Gip. Intanto emerge un particolare sugli esami autoptici. Il bambino non avrebbe subito alcuna violenza, né il giorno in cui è stato ucciso né in precedenza.

 

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