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11/02/2015 -

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PAES, 9 COMUNI IBLEI PRESENTANO I PIANI IN TEMPO

download (3)Sono duecentododici, oltre il 50%, i comuni siciliani ad essersi dotati di un proprio Paes, piano energetico locale, individuando le azioni da realizzare nel prossimi anni al fine di ridurre emissioni e consumi e ricorrere maggiormente alle energie rinnovabili, con il risultato finale di ridurre i costi per i cittadini ed aumentare l’efficienza energetica. In provincia di Ragusa, sono 9 i Comuni che hanno presentato il proprio Paes alla data di scadenza del programma regionale “Start up Patto dei sindaci”, lo scorso 2 febbraio. Significa, in percentuale rispetto al numero complessivo dei Comuni compresi nell’intera area territoriale, il 75%, vale a dire, dopo Caltanissetta, il secondo migliore dato in Sicilia. Si tratta dei Comuni di Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Giarratana, Ispica, Monterosso, Ragusa, Santa Croce Camerina, Vittoria. “Stiamo parlando – afferma il presidente provinciale dell’Unione Cna Installazione e impianti, Maurizio Scalone – di un buon risultato anche alla luce delle sollecitazioni che, ormai da un anno, la nostra associazione di categoria inoltra all’indirizzo dei vari rappresentanti degli enti locali territoriali. Alla fine, però, possiamo dire che il pressing esercitato è servito”. Il responsabile provinciale dell’Unione, Vittorio Schininà, aggiunge: “Ci adopereremo, adesso, a far rispettare l’obiettivo fissato al 2020 in cui gli enti locali debbono innalzare al 20% la quota di consumi soddisfatta con energia da fonti rinnovabili, migliorare del 20% l’efficienza energetica ed abbassare di un altro 20% le emissioni di anidride carbonica. Il tutto grazie alle risorse finanziarie e tecniche che saranno messe a disposizione dall’Unione europea. Per i Comuni iblei che hanno presentato il Paes inizia una vera e propria scommessa. Se hanno avviato un piano, che non deve diventare un libro dei sogni, sono chiamati ad avviare le attività propedeutiche favorendo il dialogo con i portatori di interesse. L’obiettivo è cambiare la città”. La Cna sottolinea che è  finito il periodo della cementificazione del suolo perchè il futuro è nel riuso, nella riqualificazione degli edifici e nella rigenerazione urbana delle città.

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