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26/04/2015 -

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Rugby, il Padua perde in casa ed è virtualmente retrocessa in serie C1  

peppe_iaconoÈ finita tra le lacrime dei giocatori e gli applausi del pubblico che ha voluto comunque ringraziare i paduini per l’impegno profuso durante questa sfortunata stagione che era iniziata con tante speranze e che invece si è conclusa con una retrocessione che, se anche oggi fa male, vuole essere vissuta dai dirigenti biancazzurri come un’occasione per rafforzarsi, per far crescere i propri giovani e puntare alla promozione nella serie cadetta fin dalla prossima stagione. A due giornate dalla fine del campionato, e con una posizione in classifica disperata, per il Padua le speranze di salvezza passavano attraverso una vittoria con il Colleferro. La sconfitta odierna, 17 a 39, ha cancellato ogni speranza, facendo di conseguenza sprofondare la squadra iblea nell’inferno della serie C1. Si è detto che da questa sera il Padua deve considerarsi in serie C1. In realtà la matematica lascerebbe ancora una piccolissima possibilità di salvezza alla squadra del presidente Vindigni. Attualmente la classifica, per quanto riguarda le ultime posizioni, vede Capitolina Roma a 16, Padua a 11 e Svicat Lecce a 10. Una vittoria domenica prossima dei ragusani in quel di Lecce e tre sconfitte dei laziali nelle restanti partite (la Capitolina deve anche recuperare l’incontro in casa del Colleferro) porterebbe Padua e Capitolina a pari punti e, per designare la squadra retrocessa, si dovrebbe ricorrere a uno spareggio. Inutile dire che se la matematica permette ancora questa possibilità, la ragione, purtroppo, non lascia scampo. Prima dell’incontro, su iniziativa del Padua, con il patrocinio della Federazione Italiana Rugby, del Comitato Regionale Siciliano, del Comune di Ragusa e con il contributo di Hybla Rugby Ragusa, RugbyTots Italia e Rugbylja, sono state ricordate le vittime del recente naufragio nel Canale di Sicilia. I giocatori delle due squadre, la terna arbitrale, i dirigenti delle due società e una rappresentanza delle diverse squadre del Padua, dal minirugby agli old, sono scesi in campo con una maglietta commemorativa sulla quale spiccava la scritta “Anch’io sono migrante” perché 900 corpi sulla superficie del mare, o affogati sul fondo, sono un’immagine difficile da dimenticare. “Con questo gesto – spiega la società – il Padua ha fortemente voluto distanziarsi da coloro che in questi giorni giubilano per la morte di centinaia di esseri umani. Per rispondere a queste persone “poco nobili” rammentiamo che i migranti sono disperati e perseguitati. Per loro restare vuol dire morte certa, partire morte probabile. Voi cosa fareste?”.

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