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09/11/2015 -

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Beni confiscati, domani il voto alla Camera. M5S: “Pessima legge, si rischiano altri casi Saguto”

E’ previsto per questo martedì il voto alla Camera sulla legge per i beni sequestrati e confiscati. Una riforma che, secondo il M5S, rischia di creare altri casi Saguto, in quanto non farebbe registrare passi avanti sul versante della trasparenza degli affidamenti degli incarichi, anzi. Questa proposta di legge – commentano i cinquestelle – è un vero scempio e peggiora l’attuale legislazione. Se il testo rimarrà come è attualmente, altri casi Saguto, e anche di peggio, potranno verificarsi, in quanto nessuna incompatibilità è stata introdotta per le persone di cui può avvalersi l’amministratore giudiziario, dando così la possibilità a quest’ultimo di nominare parenti del giudice di prevenzione, da cui l’amministratore ha avuto l’incarico. Non solo, le aziende economicamente rilevanti sequestrate verranno affidate a dipendenti di Invitalia Spa (ex Sviluppo Italia), un carrozzone privato gestito dal Ministero dell’Economia, i cui bilanci da anni sono in rosso e che negli anni ha prodotto più disastri che altro. Non contento di ciò il Pd permetterà ad Invitalia, con il trucco della parolina ‘piani di valorizzazione’ (termine non casualmente vago), di mettere le mani su tutto il fondo della crescita sostenibile, un tesoretto che al momento ammonta ad oltre 1 miliardo di euro”. Il M5S ha la sua “ricetta” per migliorare la legge, contenuta nel pacchetto di emendamenti che ha preparato, ma che difficilmente potrà illustrare in toto, visti i tempi contingentati. A nostro parere – affermano i cinquestelle- bisognerebbe potenziare e riorganizzare l’organico dell’agenzia dei beni sequestrati e confiscati e dotarla di personale competente nella gestione aziendale, introdurre nuovi strumenti per impedire il fallimento del 95 per cento delle aziende sequestrate, introdurre trasparenza nella gestione dei beni e la pubblicità dei beni sottoposti a sequestro, ma il Pd, con il silenzio di tutti gli altri partiti, rischia di peggiorare tutto il sistema”.Sul voto comunque pende l’incognita di un possibile rinvio, considerate le numerose anomalie che hanno costellato l’iter della legge, cosa che ha spinto i deputati Cinquestelle a scrivere alla presidente della Camera, Boldrini, per chiedere il rinvio del testo alle commissioni.

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