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02/01/2016 -

Cronaca/

Vittoria, prigioniera in casa una diciottenne con il suo bambino di sei mesi  

 

FREJ Karim cl. 1977_modIl primo dell’anno i Carabinieri hanno arrestato un tunisino di 38 anni, Karim Frej, bracciante agricolo. In una abitazione nei pressi di Piazza del Popolo i militari, allertati al 112, hanno trovano una porta serrata a chiave e con un grosso lucchetto dall’esterno. Dentro l’abitazione una ragazza di 18 anni, rumena, e il suo bambino di sei mesi. L’uomo è stato localizzato e arrestato poco dopo tra le serre in contrada Pozzo bollente, nell’azienda agricola dove lavora. La donna aveva iniziato una relazione con il tunisino, conosciuto circa due anni fa nelle serre dove lavoravano insieme e, nonostante la notevole differenza di età, avevano iniziato una relazione e poi una convivenza. Da quel momento è iniziato l’incubo. Appena entrata in casa, ha dovuto lasciare il lavoro ed è stata costretta a rimanere rinchiusa ogni volta che il compagno era fuori. Niente telefono, niente visite, nessuna possibilità di uscire di casa da sola. Una finestra ed un balcone al secondo piano, dai quali era anche “vietato affacciarsi”. Una vera e propria prigionia. La situazione s’era ulteriormente aggravata dopo la nascita del figlio, quando sono diventati più frequenti anche i momenti di violenza fisica e psicologica nonché le minacce inflitte dal convivente per assoggettare la povera ragazza. Karim Frej, dopo i rilievi foto-dattiloscopici, è stato tradotto – d’intesa con il pubblico ministero Francesco Riccio della Procura della Repubblica iblea – presso il carcere di Ragusa a disposizione del giudice, davanti al quale dovrà rispondere dei reati di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia, percosse e minacce aggravate e continuate.

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