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02/06/2012 -

Cronaca/

Corse clandestine cavalli, la preoccupazione degli animalisti

I Carabinieri del Comando provinciale di Ragusa hanno interrotto una corsa clandestina di cavalli lungo il tratto di strada provinciale Pozzallo-Pachino. 44 persone, molte delle quali con precedenti penali gravi, tra cui quattro minorenni, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Modica e proposte per l’allontanamento con foglio di via obbligatorio dalla provincia iblea. Dovranno rispondere tutti di partecipazione a scommesse clandestine su competizioni di animali, blocco stradale e maltrattamenti di animali. Uno dei fantini partecipanti, inoltre, è stato arrestato per lesioni personali gravi e resistenza a pubblico ufficiale per aver tentato di travolgere con il calesse un carabiniere, che ha riportato la frattura di un piede. Scrive la Lav: “scommesse, violenza, lesioni, maltrattamento di animali. E’ la cornice criminale in cui si innestano le corse clandestine di cavalli, ennesima conferma della pericolosità sociale di un fenomeno delittuoso sempre più diffuso e preoccupante. Le inchieste degli ultimi anni dimostrano ampiamente la regia della criminalità organizzata dietro le corse clandestine e i reati contestati nelle varie operazioni sono di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, ricettazione e frode in competizione sportiva, esercizio abusivo della professione veterinaria, maltrattamento di animali. Altre inchieste hanno dimostrato che nelle illegalità legate al mondo dell’ippica sono coinvolti clan dallo spessore criminale di primo livello, i Santapaola, il clan mafioso del rione Giostra di Messina, il clan Spartà della provincia di Messina, i Ferrera di Catania. Negli ultimi tempi si è assistito ad una vera esplosione virulenta del fenomeno online. Internet rappresenta – scrive la Lav – uno strumento per propagandare, raccogliere scommesse e organizzare corse clandestine di cavalli, come recenti inchieste portate avanti dalla Polizia Postale di Reggio Calabria, in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale Zoomafia Lav, hanno dimostrato. La normativa, però, è carente, basti pensare al codice della strada che non prevede una sanzione penale apposita per corse clandestine di cavalli. Sul piano legislativo occorre stabilire – scrive la Lav – una sanzione delittuosa per chi organizza o partecipa a corse clandestine. Bisogna prevedere, inoltre, il divieto di possedere cavalli, scuderie o attività inerenti l’ippica per i pregiudicati per reati a danno di animali, scommesse clandestine e gioco d’azzardo, anche attraverso l’adozione di misure di polizia, personali e reali, nei confronti di coloro che si ritiene siano abitualmente dediti – scrive la Lav – alle corse clandestine e ai traffici delittuosi connessi”.

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