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26/10/2013 -

Cronaca/

RAGUSA IBLA, ARRESTATO UN SORVEGLIATO SPECIALE

DI MARTINO DAVIDEI carabinieri della stazione di Ragusa Ibla hanno arrestato un sorvegliato speciale residente a Ibla poiché fortemente sospettato di furto e tentato furto, nonché per essersi interposto per vendere due collane provento di rapina. Si tratta di Davide Di Martino, trentacinquenne, nato a Siracusa ma residente a Ibla. L’uomo è finito agli arresti domiciliari in esecuzione di una misura di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale, Andrea Reale, su richiesta del pm Monica Monego, dopo che i Carabinieri di Ragusa Ibla lo avevano denunciato tre volte negli ultimi mesi per tre distinti fatti reato, proponendone la custodia cautelare. Gli episodi contestati a Di Martino sono tre, nell’arco temporale compreso tra la fine di giugno e la metà di settembre di quest’anno. A giugno l’uomo ha venduto due collane d’oro al titolare di un compro oro di Ragusa. Collane sequestrate meno di 24 ore dopo che erano state consegnate. I militari dell’Arma, infatti, erano impegnati in un controllo a tappeto di tutti i “compro oro” iblei a seguito di alcune rapine perpetrate in provincia. E proprio le due collane sottoposte a sequestro erano il provento di una rapina perpetrata in una privata abitazione ai danni di un’anziana signora. Qualche giorno più tardi, l’indagato avrebbe tentato di rubare del rame presso un’abitazione di Ibla, salvo poi desistere ma solo perché i proprietari di casa si sono svegliati per il rumore prodotto dal ladro e lo hanno messo in fuga. Il terzo fatto è più recente, di metà settembre, Di Martino, con diversi complici ha organizzato un furto presso una rivendita di tabacchi e valori bollati. Mentre una sua complice ed egli stesso distraevano la titolare dell’esercizio commerciale, una terza persona, minorenne, infilava la mano sotto il vetro del bancone e arraffava un blocchetto di “gratta e vinci” del valore di svariate centinaia di euro. I tre non si rendevano conto che l’episodio era stato immortalato da una telecamera a circuito chiuso che permetteva ai militari della Stazione Carabinieri di Ibla di identificare il terzetto che è stato denunciato per tentato furto aggravato in concorso.

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