Mostra fotografica di Franca Schininà dal titolo “Palestina”. La fotografa ragusana inaugura il 24 gennaio alle 17 presso la Libreria Piemonte Libri di Torino la mostra di immagini. L’associazione AlmaTerra e Piemonte Libri promuovono l’iniziativa che rimarrà in essere dal 24 gennaio all’8 febbraio con apertura il lunedì dalle 15 alle 19,dal martedì al venerdì dalle 10 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 19.
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ELEZIONI POLITICHE, VENERINA PADUA TERZA NELLA LISTA PD AL SENATO IN SICILIA
Sarà senatrice del partito democratico la dottoressa Venerina Padua, sciclitana, per anni consigliera provinciale. Era stata la candidata più votata in provincia di Ragusa nelle primarie per i parlamentari indette dal partito per tentare di riparare, almeno in parte, al nefasto sistema elettorale che fa scegliere esclusivamente alle segreterie i nomi per Camera e Senato. Venerina Padua è stata piazzata al terzo posto dopo Corradino Mineo e Nino Papania in posizione prestigiosissima e di sicura riuscita. Un riconoscimento per l’area iblea del Pd che tornerà ad avere un suo rappresentante in Senato. L’altro candidato uscito vittorioso dalle primarie, Gigi Bellassai di Comiso, è inserito, sempre per il Senato, al nono posto. Ciò significa che in caso di vittoria e premio di maggioranza, con un raddoppio dei seggi, anche Bellassai potrebbe farcela. In lista agli ultimi posti Angela Barone e il senatore Gianni Battaglia. La sfida al Senato, la più difficile, ha determinato la scelta, nel Pd, di proporsi all’elettorato con liste quanto più possibile territoriali in modo da sfruttare il fattore della conoscenza e della vicinanza dei candidati per ottenere maggiore consenso. Per la Camera inserito, in coda, l’ispicese Giuseppe Roccuzzo.
I carabinieri di Ragusa denunciano sessantanove persone per il blocco degli accessi alle spiagge
I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Ragusa, come primo esito del sopralluogo condotto sul litorale santacrocese lo scorso 26 agosto, che aveva impegnato decine di militari, due natanti e un elicottero, hanno deferito in stato di libertà 69 persone alla Procura della Repubblica di Ragusa. Un primo rapporto dell’indagine era già stato redatto e depositato in Procura dai militari della motovedetta di Pozzallo che quel giorno avevano già sanzionato in via amministrativa quindici persone per avere parcheggiato sul demanio marittimo, per un importo superiore ai tremila euro. I militari avevano poi denunciato due persone per aver installato su area demaniale una pedana e un gazebo. Nei mesi successivi l’intervento, i carabinieri avevano proseguito e approfondito gli iniziali accertamenti tesi ad individuare i responsabili delle altre irregolarità riscontrate. Mentre la cartellonistica sulle spiagge e le boe in mare erano risultate tutte regolari, illeciti sono stati ritenuti i blocchi delle vie d’accesso all’arenile, che la legge vuole siano libere e sgombre da qualsiasi cosa. Su alcuni accessi, sei in particolare, invece, erano state arbitrariamente poste opere, anche murarie, finalizzate a impedire ai turisti, e agli utenti della battigia in genere, l’accesso alla spiaggia, costringendoli a fare lunghi giri per trovare un accesso aperto. La legge (il codice della navigazione), mentre prevede la sanzione amministrativa di euro 206 e la rimozione forzata per chi temporaneamente blocca l’accesso (ad esempio le auto parcheggiate o i mezzi dei venditori ambulanti), sancisce che sia reato occludere tali accessi al demanio marittimo, contravvenzione penale punita con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda fino a euro 516. Scrivono i carabinieri: “Succede purtroppo nel Bel Paese che privati cittadini, o per non essere disturbati dal via vai di turisti o per usare la strada pubblica come cortile per il proprio automezzo, pongano un bel cancello, oppure dei bei muretti o paletti in cemento o in ferro, con o senza catene e lucchetti per delimitare e di fatto privatizzare l’area pubblica demaniale che è di proprietà solo e soltanto dello Stato”. I disagi per l’utente del mare, sia egli pescatore sportivo, bagnante, o turista, sono evidenti, senza pensare ai rischi – tristemente accaduti – per eventuali urgenti interventi di soccorso di persone colte da malore che non vengono tempestivamente raggiunte dai sanitari, costretti a mirabolanti giri per arrivare alla spiaggia. Dei sei accessi trovati bloccati da manufatti permanenti (inclusi anche quelli apparentemente temporanei come una catena, ad esempio), situati tra le località di Caucana e Punta Braccetto, sono stati individuati e identificati i proprietari delle abitazioni a valle della chiusura, che di fatto traggono vantaggio dalla privatizzazione dell’area. Queste persone, complessivamente sessantasei sono state tutte deferite in stato di libertà per il reato di abusiva occupazione di spazio demaniale e inosservanza di limiti alla proprietà privata. Si tratta di persone dall’età e dall’estrazione sociale più disparata. La stragrande maggioranza sono ragusani e camarinensi, ma non mancano vittoriesi, comisani, catanesi, palermitani, e addirittura milanesi, varesini, ravennati e un fiorentino. Si trovano tantissimi pensionati, che magari si sono comprati la casa al mare con la liquidazione, impiegati, anche pubblici, e non mancano un avvocato, un architetto e un giornalista, c’è perfino uno studente minorenne. I manufatti (cancelli, muretti, pali e paletti), una volta emessi gli ordini di rimozione, verranno rimossi. Sono state denunciate anche altre tre persone, due comisani con seconda casa a Caucana per abuso edilizio aggravato dalla presenza di vincoli. Avevano ampliato l’abitazione con diverse nuove strutture per una metratura aggiuntiva abusiva di circa sessantatre metri quadri. Un artigiano di Vittoria aveva invece violato i sigilli del contatore per consumare a sbafo l’acqua. È stato denunciato per furto aggravato e continuato e violazione dei sigilli. Le indagini continuano.
Alla Galleria Lo Magno una soirée dedicata al maestro Piero Guccione
Sabato 19 gennaio alle ore 19 la Galleria Lo Magno organizza nei propri locali di Via Risorgimento 91-93 a Modica una soirée dedicata al maestro Piero Guccione. “Sul set con Piero” – questo il titolo della serata – nasce dall’idea di raccontare l’arte del maestro di Scicli attraverso opere pittoriche, immagini filmate, scatti fotografici e parole. La serata si articolerà in tre momenti: una mostra fotografica, una conversazione letteraria e la presentazione di una nuova opera grafica del maestro Guccione, realizzata in serie limitata. La mostra fotografica, che dà il titolo alla serata, raccoglierà gli scatti realizzati da Gianni Mania sul set e nel backstage del film documentario “Piero Guccione, verso l’infinito” (2011), per la regia di Nunzio Massimo Nifosì. I critici d’arte Paolo Nifosì e Giuseppe Pitrolo proporranno suggestioni e riflessioni scaturite in margine alla lettura del libro “Le cose impalpabili- conversazione con Piero Guccione” di Antonio Motta. Infine, sarà presentata la nuova opera grafica del maestro Guccione, dal titolo “Piccola Onda”, realizzata in sessanta esemplari. Nel corso della serata, il pubblico potrà ammirare l’opera originale del maestro Guccione, un olio su tela, da cui è stata tratta la grafica.
CICCIO BARONE: “NO AI PARCHEGGI IN VIA ROMA”
“Eliminiamo i posteggi che sono stati creati sul ponte Pennavaria a Ragusa e pensiamo, dopo la riqualificazione di via Roma, a rifare il look anche dello stesso ponte”. Il coordinatore cittadino di Pid – Cantiere Popolare, Francesco Barone, interviene sulla questione relativa all’uso che, dopo la consegna dei lavori di rifacimento della principale arteria della città, dovrà essere fatto del tratto di strada che va da via Natalelli all’hotel Mediterraneo. “Non sono certo una ventina di parcheggi – spiega Barone – a salvare la situazione. Tra l’altro, in questo momento, le auto e i mezzi, se non trovano posto, sono costretti a fare inversione con manovre alquanto complicate, ed in ogni caso non dimentichiamo che il centro storico ha due parcheggi interrati. Non ha molto senso riempire l’area di zone blu.
BARRIERE ARCHITETTONICHE AL PRESIDIO SANITARIO DI SANTA CROCE CAMERINA
Il presidio sanitario di Santa Croce è inaccessibile ai diversamente abili. La denuncia è del circolo cittadino del Partito Democratico che lamenta la prrsenza di barriere architettoniche specie nell’ingresso principale, con alcuni gradini posizionati in pessimo modo, ed una ringhiera posta alla fine dello scivolo per i disabili che impediscono l’ingresso alla struttura. “Alcuni cittadini hanno segnalato le difficoltà di accesso nei locali della guardia medica di Santa Croce – spiega il segretario del Pd, Gaetano Farina -. Esistono, difatti, delle barriere architettoniche rappresentate da alcuni scalini malmessi e una ringhiera posta alla fine dello scivolo. Le autorità preposte, fino ad oggi, non si sono prodigate nella risoluzione del problema lamentato da parecchio tempo dai cittadini. Auspicano che le barriere possano essere eliminate in breve tempo, per consentire ai cittadini di poter avere facile accesso”. L’assessore comunale alla sanità, Rosario Pluchino, parla di lavori rimasti incompleti. “L’azienda sanitaria – dice Pluchino – aveva avviato alcuni interventi di riammodernamento della struttura sanitaria incluso l’abbattimento delle barriere architettoniche. Chiederemo, in questi giorni, al commissario straordinario dell’Asp di adoperarsi per abbattere le barriere e ultimare gli interventi previsti”, ha concluso l’assessore Pluchino.
Anniversario del terremoto del 1693
Venerdì 11 alle 17 nella Cattedrale di San Giovanni a Ragusa verrà ricordato il terremoto del 1693 con l’adorazione del Santissimo Sacramento, la celebrazione dei Vespri e la meditazione del salmo 113. Poi, l’organo richiamerà il momento del terremoto facendo risuonare i toni bassi. Alle 18,30 sarà celebrata la Santa Messa.
SANTA CROCE, FONDO DI GARANZIA PER I CONSUMI ANOMALI
Il comitato di gestione avrà il compito di visionare le bollette dell’acqua con i consumi anomali. Un confronto a tre, giovedì mattina nella sede della Mediale a Santa Croce, con la Federconsumatori, un rappresentante del Comune e l’ente gestore del servizio idrico, la Mediale. Le bollette “pazze” saranno visionate e sottoposte ad un’attenta verifica. I consumi anomali saranno indennizzati dalla polizza assicurativa, ovvero il fondo di garanzia, siglato tra l’utente e la ditta privata. Tre euro all’anno in bolletta per le utenze domestiche e sei per le utenze commerciali. “Siamo stati tra i primi in Italia, a Santa Croce, ad avere sottoscritto il fondo di garanzia – spiega il direttore della Ditta Mediale, Antonino Guidotto -. Un fatto straordinario per l’utente che si vede recapitare a volte bollette fuori norma. Le responsabilità, nel caso specifico, non sono da attribuire all’ente gestore, ma in parte all’utente per cattiva abitudine di non chiudere, ad esempio, la manopola di accesso dell’acqua, specie nella fascia costiera, e il contatore in questi casi gira a vuoto”, conclude Guidotto. Sono poco meno di 9 mila le utenze che hanno sottoscritto il fondo di garanzia. “La quasi totalità dei cittadini ha aderito a questa iniziativa – aggiunge Guidotto -. Solo 80 utenze hanno deciso di disdire la polizza per vari motivi”. Con delibera votata dal consiglio comunale il 15 febbraio dello scorso anno è stato costituito il Fondo di garanzia “da addebiti di quantitativi d’acqua somministrati ma non utilizzati in seguito a dispersioni”. Come cita la delibera, questo fondo “ha lo scopo di tutelare gli utenti titolari di contratti di somministrazione d’acqua con la società Mediale s.r.l.. La quota di contribuzione – si legge nella delibera – viene addebitata in automatico ad ogni utente in occasione della prima fatturazione emessa nell’esercizio e successiva all’istituzione del Fondo. Gli utenti che, infatti, non intendono aderire al Fondo in fase costitutiva devono produrre alla Mediale s.r.l. un’apposita istanza di recesso entro il termine di 2 anni dall’adesione”.
Motociclista perde chiavi
Vittoria, dai domiciliari al carcere
Agenti del Commissariato hanno arrestato Lotfi Ben Ahmed Alim, tunisino 29enne, già ai “domiciliari” perché condannato dal Tribunale di Ragusa a quattro anni di reclusione e 18.000 euro di multa per il reato di spaccio di stupefacenti. Considerato che il 26 dicembre era stato arrestato dai poliziotti del Commissariato per il reato di evasione, la seconda sezione penale della Corte di appello di Catania ha deciso di revocare la misura degli arresti domiciliari sostituendola con quella della custodia cautelare in carcere.
Scoglitti, sedicenne alla guida di un’auto fermato dopo un inseguimento
In piena notte, a Scoglitti, la Volante del Commissariato di Vittoria ha notato un’autovettura Fiat Panda con due persone a bordo che transitava in via Augusta. Gli agenti hanno deciso di controllare il mezzo ed hanno imposto l’alt. Il veicolo, però, anziché arrestare la marcia ha accelerato l’andatura dandosi alla fuga. Ne è scaturito un lungo inseguimento fino in via Plebiscito. Lì il conducente del mezzo ha perso il controllo e l’auto si è schiantata contro il marciapiede. A bordo due sedicenni. Il conducente V.G., evidentemente senza patente di guida, nel corso della perquisizione è stato trovato in possesso di circa un grammo di sostanza hascisc. E’ stato denunciato alla Procura per i minori per il reato di guida senza patente, inoltre gli sono state contestate svariate infrazioni amministrative al codice della strada e sarà segnalato alla Prefettura di Ragusa poiché assuntore di sostanza stupefacente.
SCICLI, SIGILLI AD IMMOBILE IACP OCCUPATO ABUSIVAMENTE
Primo caso in Provincia di Ragusa. I Carabinieri hanno sottoposto a sequestro preventivo, disposto dall’autorità giudiziaria, un immobile Iacp occupato abusivamente. L’immobile si trova in via Pico della Mirandola, a Scicli. Il provvedimento cautelare, richiesto della Procura della Repubblica di Modica, è stato emesso dal Tribunale di Modica. Le indagini condotte dai Carabinieri hanno permesso di accertare come l’appartamento, formalmente assegnato ad una anziana signora di Scicli, fosse stato occupato illecitamente da una coppia di forestieri che, approfittando dell’allontanamento della legittima assegnataria, ricoverata in una casa di riposo sciclitana, dopo averne forzato la serratura di ingresso, si erano introdotti all’interno, con l’intento di occuparlo, dando poi il via ad una serie di lavori di ristrutturazione. Il figlio dell’anziana vittima, intervenuto per tutelare gli interessi familiari, sarebbe stato addirittura costretto a liberare l’alloggio dalla mobilia della madre lì presente dopo aver ricevuto la reiterata minaccia da parte degli abusivi. I due conviventi che hanno occupato l’alloggio abusivamente dovranno rispondere di concorso in invasione di edifici e violazione di domicilio aggravata. L’uomo, appartenente alla famiglia Dominante di Vittoria, è ritenuto responsabile anche di violenza privata nei confronti del figlio della beneficiaria dell’alloggio popolare.
Il Pd di Ragusa guarda avanti, ricerca la sintesi e rinnova la fiducia alla segreteria Calabrese
Nel corso della seduta del coordinamento cittadino il segretario Calabrese ha rinnovato il proprio appello all’unità, ad abbassare i toni e a operare per il bene comune, accantonando i personalismi. I “renziani” si sono detti pronti a collaborare con il Pd di Ragusa. “Dobbiamo fare tesoro – ha detto Calabrese – delle due precedenti esperienze con riferimento alle Regionali e alle primarie sforzandoci a lavorare per una sintesi interna. Siamo l’unico partito che fa politica e lo si comprende dalla presenza costante sul territorio. E’ chiaro che se non si lavora unitariamente si perde. Ringrazio anche i renziani per la disponibilità che hanno fornito”. Il coordinamento ha dato pieno mandato, rinnovando la fiducia, al segretario e alla segreteria Calabrese affinché possa essere avviata la interlocuzione con i partiti e i movimenti per inquadrare il futuro scenario di alleanze che vedranno certamente il Pd al governo della città di Ragusa.
L’U.G.L. SOLLECITA IL PAGAMENTO DELLO STRAORDINARIO ELETTORALE
Aldo Caruso, Segretario Provinciale dell’U.G.L. Autonomie Ibleo, scrive ai vertici burocratici e politici della provincia di Ragusa chiedendo di disporre con urgenza il pagamento del lavoro straordinario svolto nell’ottobre del 2012 in occasione delle ultime consultazioni elettorali per il rinnovo dell’Assemblea regionale Siciliana.
Attività di formazione curata dal sindacato provinciale fioristi
Il percorso formativo è in programma nelle aule di Confcommercio in via Sofocle 12 a Ragusa. Anche in questo caso, l’intervento è stato progettato dall’ufficio Formazione dell’Ascom di Ragusa. Sarà ancora una volta il maestro della Scuola arte floreale, Rosario Alfino, a condurre gli allievi nel multicolore mondo dei fiori e delle composizioni floreali. Rose, orchidee ed altre essenze saranno i preziosi ingredienti per condurre il percorso formativo del sindacato provinciale fioristi aderente a Confcommercio in stretta collaborazione con Saf. Il corso si terrà nelle giornate di sabato 12 gennaio, a partire dalle 9, e poi proseguirà in quelle di domenica e lunedì, dalle 9 alle 18.
Furti in cantiere anche a danno delle imprese edili di Ragusa
L’allarme lanciato nei giorni scorsi dalla Cna di Vittoria ripropone, purtroppo, quanto si sta verificando anche a Ragusa. Sono i tre co-presidenti della sezione del capoluogo, Salvatore Bellina, Massimiliano Di Maria e Graziella Migliorisi ad avere raccolto il grido d’aiuto lanciato dalle imprese edili della città capoluogo che, al pari delle attività similari del centro ipparino, fanno i conti con un incremento dei furti in cantiere senza precedenti. “Sono presi di mira – dicono i tre co-presidenti – soprattutto gli attrezzi edili, circostanza che procura un grave danno all’impresa che non solo deve fare i conti con il problema di carattere patrimoniale ma si trova alle prese con difficoltà oggettive per potere proseguire l’opera e quindi rispettare i tempi previsti di consegna. Accade, e questo lo diciamo con rammarico anche se siamo consapevoli delle esigenze delle piccole e medie imprese, che nella maggior parte dei casi non si proceda neppure con la denuncia alle forze dell’ordine perché si tratta di una procedura che rischia di fare perdere ulteriori giorni di lavoro alle imprese le quali, obtorto collo, si trovano costrette a riacquistare nuovamente tutto il materiale trafugato”. Sulla questione dice la sua anche la responsabile organizzativa della Cna di Ragusa. “Chiediamo alle forze dell’ordine – continua Antonella Caldarera – di monitorare questo fenomeno la cui insorgenza merita la dovuta attenzione avendo fatto finire sotto i riflettori le piccole e medie imprese artigianali che puntano solamente ad espletare al meglio la propria attività in questo difficile periodo. Lanciamo un appello affinché il suddetto allarme possa essere preso nella dovuta considerazione”.
Emergenza e programmazione dei servizi sociali
Un incontro per definire le future strategie di programmazione per i Servizi sociali con il mondo della cooperazione sociale ed il Commissario straordinario al Comune di Ragusa è previsto per giovedì prossimo. “È importantissimo – afferma Aurelio Guccione, presidente del Consorzio “La Città Solidale” di Ragusa – che in questa fase siano interpellate le cooperative di tipo B”. “La Città Solidale” si dichiara disponibile a proseguire sia il sostenegno ai manifestanti fornendo loro i pasti caldi della cena, attraverso il catering di “Sprigioniamo sapori”, sia a dare un sostegno all’Ente comunale in questa delicatissima fase. “Le nostre cooperative – prosegue Guccione – dimostrano ogni giorno, sul campo, la loro professionalità ed il loro sapere garantire servizi di qualità al territorio ed alla gente. Sappiamo bene, ad esempio, cosa significhi l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati e conosciamo a menadito le regole per una corretta progettazione per attingere ai fondi previsti dai bandi della Comunità europea. È questa, a nostro avviso, la strada maestra da perseguire per dare garanzie a chi ha veramente bisogno, ma senza gravare troppo sui bilanci dei Comuni. I tagli da parte del Governo centrale sono una dura realtà, ma non per questo la politica locale deve continuare a piangersi addosso o, peggio, ripetere gli errori del passato. Troppo spesso i servizi sociali, sganciati da ogni ipotesi di sviluppo economico, sono stati concepito solo come un facile serbatoio di voti dal quale attingere in occasione delle competizioni elettorali. Noi, invece, crediamo che da Ragusa potrebbe partire un modello concreto da esportare anche in altri Comuni. Un modello basato su una seria programmazione e su altrettanto serie professionalità”.
RAGUSA: POMPA GUASTA, DISAGI IDRICI IN CENTRO
Nuovi guai per la rete idrica del capoluogo. E’ un cittadino a segnalare che in piazza Poste, quindi in pieno centro, da tre giorni non arriva “una goccia d’acqua a causa di un malfunzionamento delle pompe di sollevamento”. Il cittadino aggiunge: “Il servizio idrico non riesce a dare risposte ai cittadini che, conseguentemente, sono molto in apprensione, data anche la situazione economica attuale dell’Ente. I disagi sono evidenti e la paura che il problema non verrà risolto a breve è palpabile”. Dal Comune fanno sapere che si attende il pezzo di ricambio per risolvere il problema. I tempi, però, dal momento che il pezzo deve ancora arrivare, non si conoscono.
Ragusa, cemento in zona agricola
“In terreno agricolo, zona E del Piano regolatore generale, è vietata la realizzazioni di costruzioni a scopo abitativo residenziale”. Un concetto chiarissimo, un’indicazione che il dirigente del settore Urbanistica conosceva chiaramente. A metterlo nero su bianco, nel 2007, era stato il dirigente del settore Avvocatura del Comune, Angelo Frediani, che lo aveva “girato” al collega Ennio Torrieri. Facendo riferimento alle norme e alle sentenze dei Tribunali amministrativi, chiaramente indicava che in zona agricola non si possono realizzare abitazioni residenziali. Frediani spiegava che la sentenza del Consiglio di Stato, sezione V, n. 4861 del 18 settembre 2007, “ha ribadito il principio consolidato che la destinazione agricola nell’ambito della pianificazione edilizia ha lo scopo di impedire gli insediamenti abitativi residenziali e non anche di precludere in via radicale qualsiasi intervento urbanisticamente rilevante”. E in un altro passo di quella lettera interna aggiunge: “La previsione dello strumento urbanistico di destinazione a verde agricolo non deve necessariamente rispondere a interessi dell’agricoltura, ben potendo essere imposta pr soddisfare l’esigenza di impedire in determinate zone un’ulteriore edificazione, anche a fini di tutela ambientale”. Sempre nel 2007 anche l’avvocato Sergio Boncoraglio, dello stesso ufficio, spiegava alla Commissione edilizia e al dirigente dell’Urbanistica, dall’analisi delle norme tecniche di attuazione del Prg. Che “non vi è spazio per interventi edilizi di tipo diverso e che l’interpretazione secondo cui nella zona agricola si potrebbero realizzare abitazioni con il solo limite del rispetto dell’indice di fabbricabilità fondiaria pari a mc/mq 0,03 sarebbe in contrasto con le norme tecniche di attuazione del Prg con la legge regionale n.78/1978”. Quando tuttavia Legambiente scrisse alla Regione perchè vigilasse su queste concessioni, il dirigente dell’Urbanistica spiegò, a Palermo, che le “autorizzazioni” erano ritenute regolari, fornendo una interpretazione discordante alle stesse norme analizzate dai professionisti. Neppure un dubbio sulla validità delle interpretazioni fornite sin dal 2007 dai due professionisti. La Regione si accontentò della risposta di Torrieri e chiuse la “pratica”. Ma la questione, a quanto pare, adesso potrebbe riaprirsi. Sulla vicenda dell’edificazione in zona agricola pare che la Procura voglia vederci chiaro e stia approfondendo l’intera questione. Quei due documenti, quello di Frediani e quello di Boncoraglio, non sono certo sentenze già scritte, ma rimangono senza dubbio quale prova del fatto che non tutti, a Palazzo dell’Aquila, la pensavano allo stesso modo di chi ha invece optato per il via libera alle concessioni in zona agricola. Nelle missiva inviata a Palermo in risposta alle segnalazioni di Legambiente, Torrieri spiegava che l’interpretazione della norma secondo cui sarebbe stata consentita la destinazione abitativa con l’indice di fabbricabilità fondiaria pari a mc/mq 0,03 “è stata un orientamento costante della Commissione edilizia”. Perchè il dirigente e la commissione non tennero conto delle indicazioni date dai due avvocati? Ci furono altri pareri legali che indussero dirigente e commissione a dare una lettura differente delle norme rispetto a quella fornita dagli avvocati Frediani e Boncoraglio? E perchè la tesi dei due avvocati non venne riportata nella risposta alla Regione, magari con le controdeduzioni di Torrieri? Sia la nota di risposta inviata dal dirigente a Palermo sia il documento di Frediani sono stati consegnati a Legambiente, che li chiedeva da tempo (la lettera di Torrieri alla Regione è del novembre 2010), solo un paio di mesi fa. L’associazione ambientalista, non avendo ottenuto l’accesso agli atti, aveva presentato anche una denuncia in Procura.
Rapina in banca a Modica, chiesto rinvio a giudizio per due etnei
In esito ad indagini dirette dal sostituto procuratore Gaetano Scollo e coordinate dal procuratore Francesco Puleio, la Procura della Repubblica di Modica ha chiesto al Giudice dell’udienza preliminare il rinvio a giudizio di Mario Cavallaro, 38 anni, di Aci Catena, e di Mauro Panè, 37 anni, di Catania. I due sono accusati del reato di rapina aggravata in concorso ai danni dell’agenzia n. 1 di Modica della Banca Monte Paschi di Siena. Il Cavallaro avrebbe puntato alla gola di un dipendente il taglierino che aveva in mano, causandogli ferite guaribili in sette giorni. Il “colpo”, avvenuto nello scorso mese di settembre, aveva fruttato quasi seimila euro. La stessa Procura ha richiesto il rinvio a giudizio di un 42enne ispicese accusato di stalking ai danni di una ragazza che rifiutava il fidanzamento.