29-03-2024
Ti trovi qui: Home » Agricoltura (pagina 3)

Archivio della categoria: Agricoltura

Una delegazione di allevatori incontra il sottosegretario Faraone

150331111002Incontro del  circolo “Rinascita Democratica” e “Pippo Tuimino” del Pd di Ragusa, e del sottosegretario Davide Faraone con la Coldiretti e l’associazione allevatori di Ragusa. Sono stati affrontati i nodi del comparto e, in particolare, quelli riguardanti il prezzo del latte. Gli allevatori hanno avviato una serie di proteste assieme a Coldiretti e tali proteste potrebbero riunirsi a quelle già presenti in Lombardia e nel resto d’Italia   I Democratici condividono le difficoltà del comparto che rendono insostenibile sopportare i costi per il mantenimento degli standard. Il prezzo del latte è eccessivamente basso e bisogna trovare soluzioni strutturali. Il Pd siciliano, ai suoi massimi livelli, si è fatto carico di affrontare il problema per dare risposta agli allevatori non solo siciliani ma di tutta Italia. L’on. Faraone ha fatto presente che tale problema deve essere affrontato di concerto con il ministro dell’Agricoltura. Non è più tempo di promesse ma di risposte. Saranno fissate delle riunioni con scadenze periodiche per illustrare agli allevatori gli eventuali passi in avanti che di volta in volta saranno compiuti.

Mercato di Comiso, i produttori confermano: l’illegalità domina

10619931_1571770406376332_362438639722203355_oIl Movimento per i diritti agricoli dichiara: ” Restiamo sorpresi dalle dichiarazioni del Sindaco di Comiso che dimostrano quanto all’oscuro sia delle problematiche che riguardano l’agricoltura e i mercati. Abbiamo tante volte denunciato, in quanto produttori agricoli, le irregolarità che avvengono all’interno del mercato di Comiso. Il libero scambio delle merci, notoriamente, viene ostacolato a nostro danno dalle turbative create dall’esercizio della doppia attività cui gran parte dei commissionari sono dediti. Ma non è tutto: a Comiso non esistono regole di ingresso dei vari operatori, tra favoritismi e ingressi anticipati prima degli orari consentiti solo ed esclusivamente ai soliti noti. L’abusivismo è un altro dei fenomeni da combattere, nel rispetto delle leggi e per favorire una leale concorrenza tra gli operatori. Tutto ciò avviene – scrive il movimento per i diritti agricoli – a danno soprattutto dei produttori, perché non esistendo la libera contrattazione e il libero scambio delle merci, non esiste mercato. È ora che la politica si svegli, che chi di dovere faccia rispettare le leggi e i regolamenti che, per quanto concordati, non vengono rispettati. Auspichiamo che il Sindaco intervenga a Comiso, se ne è capace, rendendosi innanzitutto conto di quel che avviene dentro la struttura mercatale senza attendere che sia qualcun altro a renderlo edotto”.

CAMPAGNE RAGUSANE, SFRUTTAMENTO E DEGRADO PER I BRACCIANTI STRANIERI

la_lunga_estate_dei_braccianti2La Cgil interviene dopo il  blitz della Guardia di Finanza in una azienda agricola di contrada Piano stella, ai confini tra Acate e Gela, che conferma il triste fenomeno del capolarato da tempo denunciato dal sindacato agricolo. Scrive la Cgil: “Un titolare di azienda agricola e 4 “caporali” denunciati per violazione delle norme a tutela del lavoro, aggravante dello sfruttamento di donne e minori, reclutamento illegale di manodopera a basso costo 25 – 30 euro al giorno per otto e più ore di lavoro, 44 lavoratori interessati, tutti romeni residenti tra Vittoria ed Acate, di cui 4 minorenni, 20 donne , alcuni totalmente in nero. Misure di sicurezza del lavoro inesistenti, condizioni igienico sanitarie e di abitazione indegni di un paese civile, altro corredo della situazione. Questo accertamento, insieme agli altri che ci sono stati in queste settimane, conferma , meglio di qualunque denuncia il fatto diffuso sulla presenza di aree dello sfruttamento e del degrado presenti in provincia di Ragusa, dove, soggetti, con pochi scrupoli e nessuna coscienza, costruiscono estese forme di violazione contrattuali e di diritti, abbattono i salari, determinando una concorrenza sleale nei confronti degli altri lavoratori e anche verso le altre aziende più controllate. Occorre insistere nel contrastare il malaffare e lo sfruttamento e contemporaneamente agire con misure  legislative di aiuto e sostegno alle imprese che rispettano diritti e contratti “.

L’OLIO TUNISINO PUO’ AFFOSSARE L’OLIVICOLTURA IBLEA DI QUALITA’

download (2)“Una misura sciagurata che mette in ginocchio l’olio d’oliva ibleo di qualità”. Così il presidente di Confagricoltura Ragusa, Sandro Gambuzza , commenta la proposta della Commissione Europea che ha autorizzato l’accesso temporaneo supplementare di olio d’oliva tunisino nel mercato dell’UE, per sostenere la ripresa nell’attuale periodo di difficoltà in cui si trova il Paese. “Ancora una volta – osserva Confagricoltura – ci troviamo a dover subire un provvedimento che penalizza i produttori in nome della politica; in questo caso per proteggere l’economia tunisina a seguito dei recenti attentati terroristici. Non siamo nuovi a provvedimenti del genere, è già capitato recentemente con l’embargo russo  e con le concessioni ulteriori per le arance al Marocco che stanno creando penalizzazioni insostenibili”. “L’olivicoltura Iblea ha compiuto negli ultimi anni notevoli sforzi per raggiungere i livelli di eccellenza qualitativa dell’extravergine Dop “Monti Iblei” ma non è in grado di farsi carico – continua Confagricoltura Ragusa – delle buone intenzioni della Commissione. La Tunisia è già un forte esportatore di olio extravergine d’oliva in Europa con 57 mila tonnellate già previste dall’accordo di associazione UE-Tunisia. Ora l’arrivo di altre 35 mila tonnellate d’olio d’oliva tunisino, senza dazio, colpisce duramente la produzione italiana già in gravissime difficoltà”. “Sollecitiamo – conclude Gambuzza – il governo e i nostri rappresentanti all’europarlamento ad adoperarsi sulla Commissione perché sia misurato adeguatamente l’impatto del provvedimento sul settore e pervenire all’annullamento delle ulteriori facilitazioni alle produzioni extracomunitarie”.

DAL 12 SETTEMBRE TORNA IN PIAZZA LIBERTA’ A RAGUSA IL MERCATINO SETTIMANALE DELLA COLDIRETTI

imagesDal 12 settembre prossimo fino al 2 luglio 2016, ogni sabato, in Piazza Libertà, dalle 6 alle 14, si terrà il mercatino settimanale “Campagna Amica” dedicato alla vendita di prodotti agricoli. Con apposita determina sindacale il primo cittadino, a seguito di una formale richiesta avanzata al Comune dalla Federazione Provinciale Coldiretti, ha disposto l’autorizzazione per  lo svolgimento del mercatino “Campagna Amica” da parte delle aziende agricole che potranno vendere direttamente ai consumatori i propri prodotti.

ZOOTECNIA RAGUSANA – LA CRISI DEL PREZZO DEL LATTE

100_4050Un litro di latte alla stalla viene pagato 37,50 centesimi, al di sotto dei costi di produzione. Da qui l’esigenza di costituire nel più breve tempo possibile un consorzio di imprese per la trasformazione e la vendita dei derivati. Il prezzo del latte fresco si moltiplica più di quattro volte dalla stalla allo scaffale con un ricarico del 328%, che è esploso nell’ultimo anno per il taglio del 20% nel compenso riconosciuto agli allevatori, mentre il prezzo al consumo tende addirittura ad aumentare. “I dati sono allarmanti – spiega il presidente dell’associazione allevatori, Gianni Campo – vogliamo ridare il giusto reddito alle nostre imprese. Il prezzo del latte viene dettato anche da fattori esterni vedi le quotazioni e il borsino del latte in ambito europeo. La strada da percorrere è quella della valorizzazione dei trasformati, iniziando dal formaggio ragusano Dop, alle mozzarelle, ai derivati”. E la situazione per le stalle rischia di precipitare con il prezzo riconosciuto agli allevatori che non copre neanche i costi di produzione e spinge verso la chiusura migliaia di allevamenti che  dovranno confrontarsi anche con la fine del regime delle quote latte. “Occorre creare un mercato parallelo legato alla commercializzazione e alla vendita dei trasformati –commenta Vincenzo Campo, un giovane allevatore che insieme alla moglie gestisce un’azienda zootecnica in contrada Tresauro con 80  vacche in lattazione .- Oggi la produzione del latte è in crisi con una perdita netta, in fatturato, di ben 6 mila euro al mese. Vogliamo fare sentire la nostra voce, come allevatori, in un mercato senza regole dove gli accordi vengono sottoscritti senza coinvolgere la base”. Per l’indotto si tratta di una perdita economica rilevante con molte commesse andate in fumo. “L’ottanta per cento dei nostri lavori sono fuori dal territorio ragusano; – dice Eliana Cascone, titolare di una ditta che costruisce capannoni per le aziende agricole –capite bene che senza un reddito certo da parte degli agricoltori  tutte le imprese, e sono tante, che ruotano attorno alla zootecnica saranno destinate a chiudere. Non demordiamo ma vogliamo costruire insieme agli amici allevatori un percorso nuovo”.

IMU AGRICOLA, RICORSO DI CONFAGRICOLTURA

Imu“Mentre a Milano si celebrano i fasti di  un settore  che i veri  addetti ai lavori stentano a riconoscere, restano ancora irrisolti, ed in qualche modo aggravati, tutti i problemi che rischiano di far affondare l’intero tessuto produttivo siciliano”. E’ l’amaro commento della Confagricoltura ragusana, che dal quotidiano confronto con i propri associati ha una fotografia della situazione molto vicina alla realtà. Una situazione abbastanza allarmante provocata dal continuo ed inarrestabile calo dei consumi, dall’aumento dei costi di produzione e dal crollo dei prezzi, dai ripetuti eventi calamitosi che hanno quasi dimezzato la produzione di alcuni comparti fondamentali per la Sicilia quali olio e vino, da attacchi virali che stanno divorando migliaia e migliaia di ettari di agrumeti, da importazioni incontrollate dove entra anche ciò che la comunità europea vieta. E su un altro grande problema, ossia l’applicazione della Imu sui terreni agricoli, il presidente della Confagricoltura ragusana, Sandro Gambuzza, plaude all’iniziativa del Presidente regionale Ettore Pottino per aver dato mandato ad un ufficio legale della capitale per  intervenire ad “adiuvandum” sul ricorso presentato da alcuni comuni  al TAR del Lazio. “Il ricorso – precisa il presidente Gambuzza– contiene tutte le argomentazioni  che abbiamo  evidenziato nel corso delle numerose manifestazioni di protesta promosse da Confagricoltura. In particolare si ravvisa la violazione del dettato costituzionale in quanto il criterio altimetrico non tiene conto della effettiva situazione del bene e quindi della sua reale capacità contributiva. Altro aspetto sollevato – aggiunge Gambuzza – è quello relativo alla palese violazione dello statuto del contribuente il quale  stabilisce che le disposizioni tributarie non possono avere effetto retroattivo ma applicarsi solo a partire dal periodo di imposta successivo”.

RETI DI IMPRESA IN AGRICOLTURA

confagricoltura 2

Uno strumento moderno che è in grado di porre le imprese agricole al centro di nuove sfide legate all’innovazione e all’internazionalizzazione. Sono le “Reti di impresa” che permettono di creare nuove opportunità partendo dall’aggregazione delle aziende nell’ambito della filiera agricola. Martedì a Ragusa si è svolto il convegno di approfondimento promosso da Confagricoltura provinciale alla presenza di esperti nazionali dell’organizzazione professionale che hanno evidenziato la valenza di questo nuovo strumento. Maria Cristina D’Arienzo, responsabile proprio dell’area imprese di Confagricoltura, ha evidenziato l’importanza del nuovo strumento: “Innovazione e competitività grazie alle reti di impresa sono più a portata di mano e rappresentano la vera novità in un mercato in continua evoluzione. Chi fa rete ha più vantaggi perché può migliorare la propria attività ma anche può essere più concorrenziale rispetto alla posizione individuale di partenza. I partner possono essere naturalmente le imprese agricole, che tra loro si alleano con questa nuova finalità, ma anche imprese di settori diversi. Lo strumento tende a guardare con occhio positivo alla filiera innestando percorsi virtuosi tra imprese primarie di produzione, quelle di trasformazione fino ad arrivare a quelle che si occupano di commercializzazione. Ma c’è di più. Anche sotto l’aspetto del credito chi arriva in banca sulla base di un contratto di rete o di una progettualità da sviluppare nella direzione dell’aggregazione, ha più possibilità di ottenere finanziamenti”. Alla vigilia dei Piani di Sviluppo Rurale, Confagricoltura prende atto del risultato raggiunto, tramite una proficua concertazione, che prevede priorità ai contratti di rete rispetto ad altre forme di aggregazione. Inoltre le reti di impresa in agricoltura possono rappresentare un vero e proprio lasciapassare per la grande distribuzione organizzata in quanto garantiscono da una parte un prodotto aggregato e di qualità e dall’altra delle commesse assicurate. Rispetto a questa innovazione resta però un aspetto non certo marginale, ovvero la rivoluzione culturale, il sapersi unire, aggregare, trovare la giusta sinergia. Soprattutto al Sud, e in Sicilia, è probabilmente la vera sfida, come ha ricordato Sandro Gambuzza, presidente provinciale di Confagricoltura, che assieme al direttore provinciale Giovanni Scucces ha annunciato l’avvio di una vera e propria sperimentazione tra reti di imprese.

ILENIA, LA PIU’ BELLA D’ITALIA

FB_IMG_1427741733831E’ siciliana e  si chiama Ilenia. Si tratta una manza di 22 mesi che pesa ben 930 Kg, nata a Ragusa ed allevata a Ragusa dai F.lli Antonio e Mario Di Pasquale. Ilenia ha prima vinto il premio di Miglior Manza della propria categoria da 18 a 24 mesi, successivamente ha vinto il premio di campionessa nazionale junior come Miglior manza d’Italia. La proclamazione è avvenuta nell’ambito del XIV concorso Nazionale del libro genealogico della razza Limousine svoltosi a Bastia Umbra (Perugia) dal 27 al 29 marzo. Il concorso era inserito all’interno di Agriumbria 2015, una delle più importanti fiere del settore zootecnico e agricolo  a livello nazionale.E’ la prima volta che tale premio viene vinto da un animale siciliano. Grandissima anche la soddisfazione della  Leocata Mangimi Spa, infatti uno dei proprietari di Ilenia è il Dott. Mario DiPasquale, responsabile nutrizione vacche da latte e bovini da carne Leocata Mangimi e responsabile tecnico degli allevamenti di proprietà delle aziende del gruppo Leocata. Alla Fiera assai nutrita la rappresentanza siciliana con ben 30 capi provenienti dalle province di Ragusa ed Enna.

QUALE FUTURO PER IL CORFILAC ?

1396863373-corfilac-i-disoccupati-del-caciocavalloLa situazione del Corfilac è stata, ancora una volta, esaminata dal Comitato Esecutivo del Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario. “Gli impegni del Governo regionale – si legge in una nota – purtroppo restano tali e senza concreti riscontri. L’annunciato cambiamento non si vede e non si capisce da dove potrà arrivare. Chi si aspettava qualcosa dal nuovo Consiglio di Amministrazione che, purtroppo, comincia ad invecchiare e, sicuramente per ragioni di natura politica, a sbriciolarsi, è rimasto deluso perché, a quanto pare, la Regione non l’ha ancora messo nelle condizioni nemmeno di mantenere l’acquisito. Se si eccettua il meritorio e qualificato lavoro di controllo, marchiatura e certificazione di due dei quattro formaggi dop siciliani e la gestione di qualche vecchio progetto, l’attività del Centro, anche per la incomprensibile mancanza di un direttore, se non è ferma è, contro ogni logica, comunque in netto calo. Un dato, questo, preoccupante perché non promette nulla di buono: frutto non solo della mancanza di una vera volontà e strategia politica ma anche per l’evidente impercettibile e comunque insufficiente impegno amministrativo ed organizzativo interno e per l’incapacità di richiamare la necessaria attenzione dall’esterno sul ruolo, sull’attività e sulle potenzialità del Corfilac”. La nota a firma di Enzo Cavallo prosegue: “Ogni tanto si sente che c’è qualcuno che si pone il problema (vero, grave è preoccupante) dei dipendenti (da mesi senza stipendio) ma non si capisce chi deve porsi la non più sottovalutabile questione del loro utilizzo produttivo nell’interesse del Centro, della Filiera, degli allevatori e delle altre imprese oltre che del territorio. Sono sempre di più coloro che si chiedono quale sarà il futuro del Corfilac e che senso ha non decidere o rinviare ogni possibile soluzione. Il Distretto, consapevole della straordinaria importanza del Consorzio in tutte le occasioni in cui è stato presente, consultato e coinvolto, ha da sempre proposto l’avvio di un processo di riorganizzazione funzionale della struttura per l’ottimale e produttivo delle risorse umane, la valorizzazione delle numerose e qualificate professionalità (l’organico del personale va adeguato alla effettiva e produttività del centro), dei laboratori, del caseificio, della cacioteca e delle tante strutture e di tutte le attrezzature di cui il Corfilac dispone e che contro ogni logica e senza alcun rispetto per il danaro pubblico, sono quantomeno sottoutilizzati. Della questione si occuperà in maniera dettagliata il Comitato direttivo distrettuale nella sua prossima riunione regionale nel corso della quale si dovrà procedere alla nomina del coordinatore del Comitato Tecnico tenuto conto del fatto che il Corfilac (nonostante le sollecitazioni) non ha segnalato il proprio rappresentante”.

PROGETTO AGRIPONIC

agriponicAl fine di procedere alla selezione di due imprenditori agricoli locali, è stato pubblicato sul sito del Comune di Ragusa  il modello dell’istanza per la manifestazione d’interesse a partecipare alla visita, prevista dal 27 al 29 Aprile sul campo della serra aeroponica pilota realizzata a Manouba (Tunisia),. L’Amministrazione Comunale, nell’ambito del Progetto Agriponic, invita pertanto gli imprenditori agricoli della Provincia di Ragusa a presentare l’istanza di manifestazione d’interesse. Per ogni azienda agricola selezionata è prevista la partecipazione di un solo referente a cui verrà garantita la copertura delle spese di viaggio ed alloggio. Le istanze dovranno pervenire al Protocollo Generale del Comune di Ragusa entro e non oltre le ore 12 del 31.03.2015.

Imu agricola: 12 emendamenti da Gal Senato, abolirla o si uccide definitivamente agricoltura del Sud

download (1)“Il governo abolisca immediatamente l’Imu agricola o si assuma ogni responsabilità per aver ucciso definitivamente il settore agricolo nel Sud Italia”. Così, in una nota congiunta,  i senatori siciliani del gruppo Grandi Autonomie e Libertà Giuseppe Compagnone, Giuseppe Ruvolo, Antonio Scavone e Giovanni Mauro, firmatari di 12 emendamenti al decreto legge sull’Imu agricola insieme al senatore Tito Di Maggio. “L’agricoltura – spiegano i senatori – riveste ancora un’enorme importanza nel Mezzogiorno. Basti pensare a colture come gli agrumi, i vigneti, i cereali e moltissimi ortaggi per cui la Sicilia è tra i primi produttori. Si tratta di un settore che impiega dunque tantissime persone, già drammaticamente provate dalla crisi economica. A questa situazione il governo Renzi vuole oggi aggiungere una tassa iniqua che peggiorerà questa situazione in modo irreversibile. Intanto, troviamo assurda la classificazione dei comuni che avrebbero diritto all’esenzione redatta sulla base di dati Istat non aggiornati e pieni di errori e proponiamo che siano le Regioni a rivedere i criteri di assoggettamento a un’eventuale imposta”E ancora: “Gli emendamenti presentati in Commissione Finanze mirano ad ampliare l’esenzione ai terreni agricoli ricadenti nei Comuni delle zone svantaggiate che per tanti anni sono stati esentati dal pagamento dell’Ici. Ferma restando l’iniquità della tassa, che andrebbe abolita, se il governo dovesse decidere di andare avanti deve necessariamente rimodularla o saranno lacrime e sangue”

ORGANIZZAZIONI PROFESSIONALI AGRICOLE: GRANDE MANIFESTAZIONE IL 18 FEBBRAIO A RAGUSA

download“Vogliamo difendere i veri interessi degli agricoltori ragusani. E per questo motivo abbiamo deciso di indire una grande manifestazione provinciale. L’obiettivo è l’estremo tentativo di porre un argine agli ultimi provvedimenti del Governo in materia di Imu sui terreni agricoli. Una vera e propria iattura che si è abbattuta sulle campagne, ulteriormente impoverite da questo salasso per non parlare dell’aumento delle diseguaglianze e dei colpevoli ritardi nell’approvazione del Psr 2014-2020”. Le associazioni agricole ragusane di Agrinsieme, il coordinamento tra Confagricoltura e le tre centrali cooperative (Legacoop, Confcooperative ed Agci), ma anche Copagri, Unsic e Federvivai chiamano a raccolta gli agricoltori il prossimo 18 febbraio, mercoledì, con una iniziativa di protesta che si terrà in piazza Libertà a partire dalle 9,30. “Ma chiederemo di intervenire – dicono i rappresentanti delle associazioni – anche alla deputazione nazionale e regionale dell’area iblea, ai rappresentanti delle Amministrazioni comunali, ai pensionati agricoli e ai cittadini interessati dai provvedimenti iniqui del Governo in materia di tassazione dei terreni agricoli.Il Governo nazionale è stato, finora, sordo ad ogni nostra sollecitazione. Per questo, invieremo un forte e deciso segnale di contrarietà rispetto alle decisioni che penalizzano in maniera grave il mondo rurale ragusano. Chiederemo anche interventi incisivi con riferimento alla riduzione del cuneo fiscale, per non parlare della necessità di efficaci misure per i mercati in crisi dei settori lattiero-caseario e ortofrutticolo”.

IL POMODORO MULTICOLOR CONQUISTA I MERCATI DEL NORD EUROPA

100_2096L’alta moda dell’orticoltura. Con tredici varietà di pomodoro bio multicolore e dalle forme più variegate. Dalla pera, all’oliva, alla pigna alle forme più lunghe e rotonde con colori variopinti: nero, viola, giallo, verde, arancione, bicolore e rosa. Pomodorino   in vaschetta da 250 grammi o in cassette più grandi da tre chilogrammi. Una scommessa dell’azienda agricola Cunsolo di Vittoria che varca i confini dell’Europa giungendo fino in Canada. Cento quaranta tonnellate di pomodoro multicolor prodotto lo scorso anno. Con un fatturato di 450 mila di euro.  “Tredici gusti diversi di pomodoro colorato –spiega Gianfranco Cunsolo, titolare dell’azienda – il progetto è nato dal basso, nel 2006, grazie ad alcuni clienti olandesi che ci hanno consentito di inserire questo prodotti di nicchia nei mercati londinesi. Una piccola catena di distribuzione per locali e ristoranti che vogliono esaltare la cucina italiana e il made in Italy”. Il novanta  per cento del pomodoro prodotto è destinato al mercato estero –aggiunge l’imprenditore -abbiamo messo insieme, nella nostra produzione, il pomodoro giallo che proviene dal Canada quello rosa dalla Cina e Giappone quello viola dalla Russia più la produzione autoctona, il tradizionale san Marzano, nella zona di Vittoria.  Tante tipologie di pomodoro bio che proviene da ogni parte del mondo”. Tredici gusti di pomodoro. “Oggi riusciamo ad abbracciare buona parte dell’Europa dalla Francia alla Germania, al Belgio  – aggiunge Cunsolo -abbiamo avuto qualche difficoltà a fare conoscere questo prodotto ma siamo riusciti, in poco tempo, a farlo  apprezzare fino in Canada”. Il pomodoro colorato che somiglia alle caramelle  che sta avendo un gran successo nel Nord Europa ha i nomi più originali: Tigrella, Summersan, Sant’orange, Back Sherry, San green, Zebrino, Mini Sammarzano. Tutto viene rigorosamente controllato e testato. Le vaschette, da Vittoria, sono accuratamente selezionate e controllate una a una per poi essere spedite nei paesi del nord Europa.

ETICHETTATURA ALIMENTARE

prodotti ortofrutticoliLa Cna di Ragusa ha presentato le novità introdotte dal regolamento Ue 1169/2011 che entrerà in vigore dal 13 dicembre sull’etichettatura alimentare. L’occasione nel corso di un convegno organizzato presso la sala “Pippo Tumino” della sede di via Psaumida che è servito per avviare un confronto a tutto campo sulle attività a garanzia della qualità del prodotto e della salute del cittadino. Introducendo i lavori, il segretario provinciale Giovanni Brancati ha chiarito che l’impegno della Cna di Ragusa a difesa del patrimonio agroalimentare del nostro territorio sarà massimo. Puntuale e articolata la relazione di Giorgio Iacono nella qualità di coordinatore dei servizi ispettivi dell’Asp di Ragusa che ha illustrato nel dettaglio le novità introdotte dal regolamento comunitario e le differenze rispetto alle direttive precedenti e attualmente in vigore. “Un provvedimento – ha affermato – che riguarda molte imprese del settore alimentare sia nel campo della produzione che nel campo della commercializzazione. Le nuove regole valgono anche per gli alimenti venduti on line, dove tutte le informazioni obbligatorie in etichetta dovranno essere rese disponibili all’utente. Sarà obbligatorio indicare un numero maggiore di informazioni, dando evidenza anche alla presenza di sostanze allergizzanti. L’etichetta dovrà essere completa e le informazioni dovranno essere visibili. Si potranno commercializzare prodotti etichettati dopo il 13 dicembre fino ad esaurimento delle scorte. L’obbligatorietà della dichiarazione nutrizionale scatterà dal 2016”. Importante l’indicazione del Paese di origine e una campagna pubblicitaria a tutela del consumatore palese, veritiera e corretta. Molto interessanti gli spunti di riflessione provenienti dal responsabile nazionale Cna Alimentare Gabriele Rotini il quale ha approfondito e risposto alle numerose domande dei presenti. Diverse imprese si troveranno a fare i conti con la modifica delle proprie etichette e con la vendita del prodotto sfuso.

TERMINATO IL CORSO PER CASARO

IMG_8384 (1)Grande soddisfazione per il Presidente del CoRFiLaC Prof. Salvatore Barbagallo per l’interesse che il Corso di Casaro ha suscitato e soddisfazione anche da parte dei 12 partecipanti che per cinque giorni hanno perfezionato le proprie conoscenze nell’ambito lattiero-caseario. Si sono succedute attività didattiche e pratiche con i tutor del Consorzio che hanno affrontato tematiche quali: la qualità del latte destinato alla caseificazione e principi generali della stagionatura con Antonio Difalco; i formaggi a Denominazione di Origine Protetta, le paste filate, le paste pressate con il tecnico ispettore Guglielmo Portelli; tecniche di caseificazione e prove pratiche in caseificio con il casaro Giovanni Tumino e il tecnico ispettore Schembari; aspetti generali del sistema HACCP da applicare nel caseificio con Gina Di Rosa; analisi sensoriali con Giovani Marino.Per eventuali altre richieste di corsi e informazioni consultare il sito www.corfilac.it.

PER QUATTRO DOMENICHE A MARINA DI RAGUSA MERCATO DELL’AGRICOLTURA

martoranaPer quattro domeniche consecutive, il 26 ottobre,  il 2, 9 e 16 novembre, dalle 9 alle 13,  in Piazza Torre a Marina di Ragusa,  si terrà una iniziativa frutto di un accordo tra l’Assessore allo sviluppo economico, Salvatore Martorana e la Coldiretti. L’amministratore comunale di Ragusa, tenendo conto di una precisa richiesta di diversi  tour operator che hanno favorito un costante flusso di turisti del nord Europa che in queste settimane soggiornano a Marina di Ragusa, ha concordato con la Coldiretti di organizzare un “Mercato dell’Agricoltura” per mettere in mostra e vendere i  nostri prodotti tipici.

Giorgio Assenza: “Corriamo in soccorso di agricoltura e marineria”

giorgio-assenza“I venti ciclonici dei giorni scorsi hanno provocato danni alla marineria e alle campagne della zona orientale del Ragusano e, nonostante il pronto e valido intervento di vigili del fuoco e di protezione civile – dichiara il deputato regionale Giorgio Assenza – la devastazione rimasta sul territorio è di notevole portata”. Quindi, il deputato Fi presenta una interrogazione urgente che prevede il più veloce iter della richiesta di risposta scritta, all’assessore all’Agricoltura e al presidente della Regione. Nell’atto ispettivo, Assenza elenca fra le strutture maggiormente colpite le serre di Acate, di Chiaramonte Gulfi, Comiso, Vittoria accanto al litorale di Scicli e chiede di sapere “quali misure urgenti si intendono adottare affinché vengano calcolati e quantificati i danni dai competenti uffici regionali e quali interventi straordinari il governo farà per aiutare economicamente i settori agricolo e marinaro di un territorio già dolorosamente e frequentemente colpito da devastanti calamità naturali”.

Prima mostra regionale delle razze bovine Charolaise e Limousine, al Foro Boario di Modica

Conf Stampa 1 mostra regionale razze bovinell programma della prima mostra regionale delle razze bovine Charolaise e Limousine (bovini da carne) è stato illustrato in una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo San Domenico alla presenza del Sindaco, Ignazio Abbate, e del direttore regionale dell’ Associazione regionale allevatori della Sicilia, Carmelo Meli. La mostra si terrà da venerdì 10 a domenica 12 ottobre  al Foro Boario di c.da Aguglie e la sua inaugurazione è fissata alle 10,30 di sabato 11 ottobre. Saranno presenti più di cento capi provenienti da più di trenta aziende, diverse delle quali da fuori provincia. La razza bovina Charolaise in provincia di Ragusa è la prima in Italia per capi iscritti così come lo è la Limousine in ambito regionale. La mostra, come ha spiegato Carmelo Meli, si aprirà con un convegno all’Auditorium “Pietro Floridia” venerdì 10 ottobre alle ore 18,30 sul tema:” Lo sviluppo delle razze da carne in Sicilia e la nuova programmazione Pac (Politica agricola comunitaria)”.  Giorno 11 ottobre alle ore 17,00 è programmata la valutazione dei capi in esposizione da parte dei giudici ANACLI e alle 21.00 gli allevatori offriranno un grigliata con degustazione di prodotti tipici e carni di Charolaise e Limousine. In chiusura, domenica 12 ottobre alle ore 10.30 la premiazione e la sfilata dei bovini campioni della mostra e quindi apertura dell’asta per l’acquisto dei migliori soggetti presenti. Alla manifestazione saranno presenti dirigenti nazionali delle organizzazioni degli allevatori e dirigenti dell’assessorato regionale alle politiche agricole.

Convegno Confagricoltura

pac_2014_2020Il tema è di grande attualità e riguarda la riforma della Pac 2014-2020 e con essa tutti i cambiamenti riferibili al complesso mondo dell’agricoltura. Se ne parlerà venerdì mattina 3 ottobre, a partire dalle ore 9, nel corso di un convegno di approfondimento che si svolgerà presso il Teatro Donnafugata a Ragusa Ibla. L’iniziativa è promossa dalla Confagricoltura della provincia di Ragusa che ha voluto prevedere questo importante momento di confronto e dibattito grazie alla presenza di alcuni esperti nazionali pronti ad affrontare il tema offrendo tutti gli ultimi dettagli in fatto di applicazione della Pac, ovvero la Politica Agricola Comune. Per tutti i riferimenti di natura tecnica parlerà Vincenzo Lenucci, direttore dell’Area Politiche Comunitarie della Confagricoltura nazionale, mentre per la parte più politica e inerente al lavoro svolto dal Governo, interverrà Felice Assenza, direttore generale del Dipartimento delle Politiche Internazionali e dell’Unione Europea del Ministero delle Politiche Agricole. La partecipazione al convegno permetterà infatti agli iscritti all’ordine degli agronomi di acquisire i crediti formativi professionali.

Scroll To Top
Descargar musica