Hanno fatto da cornice alla notte bianca la sagra del cannolo, la degustazione di pasta con i frutti di mare, la ricotta calda, le panelle calde, preparate da Salvo Gambina e la musica dal vivo fino a tarda sera. “Siamo particolarmente soddisfatti per un evento che ha riscosso grande successo e – spiega Maurizio Spina, commerciante – una grande presenza di pubblico con tante iniziative che hanno animato la notte bianca”. I vigili urbani hanno dovuto chiamare più volte il carro attrezzi per rimuovere auto posteggiate in tripla fila. “Un plauso va rivolto ai commercianti che hanno voluto collaborare per la buona riuscita dell’evento – aggiunge il sindaco Franca Iurato -. I luoghi di Montalbano si confermano una delle mete preferite dai nostri vacanzieri. Stiamo lavorando nell’interesse della nostra comunità per raggiungere un unico grande obiettivo”. I commercianti salutano in maniera positiva la notte bianca. “Una notte speciale – afferma Giovanni Mazza, commerciante -: abbiamo voluto preparare la ricotta calda con i nostri prodotti tipici, il formaggio dop. Il gruppo fotografico “Angelo Canzonieri”, dell’associazione Libera..mente, ha esposto i propri lavori nello spazio antistante la vecchia caserma. In piazza Faro si sono esibiti i Gira Vota e Furria. “Un plauso va rivolto agli amici del salto con l’elastico – ha commentato il commerciante Fabio Alabiso – che hanno attirato l’attenzione di tanti visitatori. Apprezzata la vendita del pappagnoccolo organizzata dal bar Mokando in collaborazione con la piccola Oasi. Serve una maggiore sinergia con l’amministrazione comunale e rivedere alcuni provvedimenti che destato dubbi e perplessità. Siamo disponibili a sederci attorno ad un tavolo, per ridiscutere e rivedere alcune scelte per il futuro di Punta Secca”.
Telenova Ragusa
Il 23 agosto alle ore 19 a Modica Alta al Circolo “Giuseppe Di Vittorio” si terrà una serata speciale sul tema “La Modica laboriosa, gli ultimi scugghitura”. Farà gli onori di casa il presidente del Circolo”G. Di Vittorio”, Enzo Roccasalva. Traendo spunto da quanto efficacemente rappresentato sull’argomento, sotto il profilo socio-politico, da Raffaele Poidomani in un suo articolo sul “Mattino di Modica”, il 9 luglio 1961, Peppino Giannone, Enzo Ruta, Giovanni Favaccio, Saro Spadola, Peppe Casa, Carmelo Cavallo, coadiuvati da Mario Incatasciato, presidente di IngegniCultura, cercheranno di ricostruire il dramma di migliaia di famiglie di contadini modicani che ogni anno, all’inizio dell’estate, caricavano sui carri le loro masserizie, per trasferirsi verso le campagne dell’agrigentino, di Enna, di Caltanissetta o del palermitano per mietere le spighe nelle immense distese di campi seminati a grano della Sicilia Centrale. Il frumento veniva mietuto a mano da squadre di contadini allineati sui campi e muniti di falce, che seguivano il ritmo del caporale. Nessuno doveva perdere il ritmo, a nessuno era consentito rompere il ritmo per riprendere una spiga caduta, che invece poteva essere raccolta dalle spigolatrici (solitamente donne). Il “Canto degli spigolatori”, che sarà interpretato dall’indimenticato compianto Duccio Belgiorno, dalla figlia Emanuela e da Gino Carbonaro. Per ulteriori informazioni contattare gli uffici di IngegniCultura, gestione beni culturali e organizzazione servizi turistici. Ente gestore Museo della Medicina “Tommaso Campailla” e socio fondatore Consorzio Operatori Turistici di Modica :
Stoyan Zafirova, che avrebbe compiuto 24 anni qualche giorno dopo l’incidente, cittadino bulgaro residente a Malta con la famiglia, è morto nella notte del sette giugno scorso lungo la strada che da Pozzallo porta ad Ispica. Non aveva documenti, e così è stato tumulato senza che la famiglia venisse avvisata, denunciano i familiari. La storia ha fatto il giro del mondo dopo le dichiarazioni dei familiari del giovane che adesso si sono rivolti a due legali per chiedere che si verifichi se le autorità italiane abbiano agito correttamente. La madre e la sua famiglia hanno anche chiesto ad un’impresa funebre dell’Isola dei Cavalieri di avviare le pratiche per l’esumazione del corpo così da poterlo seppellire non si sa se nel Paese dove vivono o nella terra d’origine. Stoyan era un operatore informatico. La madre assicura che non era un senzatetto, era in Sicilia in vacanza dove aveva preso una stanza. I documenti non li aveva con sé, per questo in un primo momento si era pensato fosse un immigrato. Ma l’identità sarebbe stata accertata successivamente. Dopo circa una settimana, tramite l’ambasciata bulgara, la triste notizia era stata comunicata alla nonna. La famiglia ha dichiarato di essere stata dissuasa dal venire in Italia a recuperare la salma, perchè era in corso l’indagine. Solo il 30 luglio avrebbero ricevuto la comunicazione per il rilascio del corpo. L’impresario di pompe funebri maltese, incaricato dalla famiglia di curare il trasporto della salma, ha fatto la “scioccante” scoperta: il corpo dello sfortunato giovane era stato tumulato dodici giorni prima, in un loculo a spese del Comune. In quel cimitero dove riposano anche sei cinesi senza nome, vittime di uno sbarco, qualche anno fa. Adesso ci vorranno circa tremila euro e varie autorizzazioni per il trasferimento della salma. Il sindaco, Luigi Ammatuna, spiega: “Lo avevamo notato da qualche giorno, camminava sempre al centro della strada, con in mano un sacchetto nero”.













