Fermati 5 scafisti egiziani; costituivano l’equipaggio di un peschereccio di 13 metri con oltre 300 persone a bordo. Le prime testimonianze: “abbiamo viaggiato 10 giorni, eravamo sfiniti, senza cibo e acqua, qualcuno stava per morire”. L’imbarcazione era salpata dalle coste egiziane. I migranti provenienti dal centro Africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri. 48 le donne, 9 bambini e 250 i maschi di varie nazionalità. Le operazioni di sbarco non hanno fatto registrare criticità ed è stata prestata la massima attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche, in particolar modo diverse donne incinte e minori. Dopo ore di ascolto dei testimoni, è emerso che il viaggio è durato 10 giorni circa; sono partiti dall’Egitto ed hanno risalito le coste fino al confine con la Libia; durante il viaggio le lance partivano dalle coste egiziane riempendo sempre di più la barca; appena arrivati al punto convenuto hanno iniziato a fare rotta verso l’Italia, ben consci del fatto che appena poco fuori le coste libiche li avrebbero soccorsi. I testimoni hanno dichiarato di aver avuto paura negli ultimi giorni di viaggio perché sentivano in morsi della fame sempre più forti, stante la scarsezza di cibo e acqua. Gli scafisti fermati sono stati fotosegnalati dalla Polizia Scientifica in quanto autori del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per poi essere condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea. Nel 2016 sono 117 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 150 scafisti.
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