05-05-2024
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Archivi giornalieri: 09/11/2011

Incendi a Scicli e Vittoria

Lunedì notte la squadra operativa del distaccamento dei Vigili del fuoco di Modica è intervenuta a Scicli in via Barone La Rocca per l’incendio di un’autovettura. Il personale ha provveduto allo spegnimento rilevando che la facciata dell’edificio prospiciente l’area di parcheggio della vettura ha subìto dei danni e constatando che l’edificio ospita una centrale Telecom. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Scicli. Un altro incendio nella notte tra lunedì e martedì si è verificato a Vittoria. Alle 3.11 di martedì la squadra operativa del distaccamento dei Vigili del fuoco di Vittoria è intervenuta in via Garibaldi per l’incendio di un autofurgone di proprietà di un cittadino comunitario. Il personale ha spento le fiamme evitando che il rogo si propagasse. Sul luogo sono intervenuti gli agenti del Commissariato Ps. locale.

Ospedali di Comiso e Scicli. L’on. Digiacomo incontra l’assessore alla Salute Russo

Sulle problematiche dei presidi di emergenza e urgenza, pronto soccorso e 118 degli ospedali di Comiso e Scicli, l’on. Pippo Digiacomo ha inoltrato formale richiesta di audizione alla VI Commissione. “Sono tante le promesse di potenziamento relative ai due ospedali, sancite da leggi e decreti, ma i cui risultati concreti stanno registrando ritardi eccessivi. Vale la pena ricordare che la permanenza dei presidi di emergenza urgenza in strutture ospedaliere, non è legata alla graziosa generosità di nessuno, ma è resa obbligatoria da un emendamento al piano sanitario regionale da me proposto – scrive l’on. Digiacomo in una nota – votato alla unanimità con parere favorevole dell’assessore regionale alla Salute. Chi volesse contraddire questo assunto normativo, se ne deve assumere la responsabilità”. Martedì mattina il deputato regionale del Pd, ha incontrato l’assessore alla Salute Massimo Russo, al quale ha espresso le forti preoccupazioni del territorio rispetto alle sorti dei due ospedali iblei. “L’assessore mi ha comunicato – conclude l’on. Digiacomo – che di concerto con il presidente della Regione Lombardo, si sta lavorando per dare al territorio le risposte adeguate. Confidando in un favorevole epilogo della vicenda, rimarremo vigili e sorveglieremo il suo evolversi”.

Secondo appuntamento “Ergasterion”. Venerdì 11 nell’auditorium San Rocco

Le tipologie funerarie delle necropoli, le peculiarità dei siti oggetto di indagine nella area iblea e le assonanze con altre realtà territorialmente vicine. Secondo appuntamento dedicato alle necropoli, venerdì 11 novembre, con “Ergasterion – Fucina di archeologia”, il ciclo di incontri promosso dalla sezione di Ragusa dell’associazione “SiciliAntica” e volto a coinvolgere, in modo preminente, i giovani professionisti dell’area iblea. La conferenza di venerdì, che si terrà nell’auditorium di San Rocco, a Ragusa Ibla, a partire dalle 17.30, vedrà la presenza di Maria Domenica Lo Faro, specializzata in Archeologia post-classica presso l’Università di Bari, dottore di ricerca nello stesso Ateneo; di Monica Carbone, laurea specialistica presso l’Università di Palermo, di Carmelo Scafè, laureato in Archeologia all’Università di Ravenna e di Clorinda Arezzo, specializzanda in Archeologia medioevale presso l’Università Cattolica di Milano. Sarà possibile conoscere gli elementi delle testimonianze archeologiche tardoantiche più evidenti conservate nel paesaggio di Scicli e che comprendono in prevalenza cimiteri ipogei risparmiati lungo le pareti delle cave. Sarà ricostruita, in particolare, l’interpretazione storica di un’area archeologica, quella delle contrade Donnafridda e Biddiemi sull’altopiano ibleo.

Nuove nomine in diocesi. Cambio alla Parrocchia di San Francesco

Erano attese da qualche settimana e, martedì mattina, sono state rese note dall’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi. Il vescovo ha effettuato le nuove nomine. La più importante riguarda il cambio di parroco alla San Francesco di Ragusa. Don Giuseppe Ramondazzo lascia il posto a don Salvatore Converso, finora parroco della Madonna della Salute di Vittoria. Al suo posto, a Vittoria, come amministratore parrocchiale, va don Gianni Cappello. Ramondazzo, invece, è stato nominato canonico del Capitolo della Cattedrale e vice parroco della stessa chiesa. Queste le altre nomine. Don Angelo Antonio Cascone lascia l’incarico di vicario parrocchiale di Santa Maria delle Stelle di Comiso per andare a studiare alla Pontificia Università Gregoriana a Roma Storia della Chiesa. Don Giuseppe Di Corrado, che ha conseguito il dottorato in Patrologia è ritornato in diocesi ed è stato nominato vicario parrocchiale a Santa Maria Maddalena a Vittoria. Don Santo Vitale è stato trasferito da vicario parrocchiale delle Anime Sante del Purgatorio a Vittoria e cappellano dell’Ospedale di Vittoria a vicario parrocchiale di Santa Maria delle Stelle a Comiso. Al suo posto, come cappellano all’Ospedale di Vittoria, va don Giuseppe Chiaramida. Don Flavio Maganuco, ordinato qualche giorno fa, è stato nominato vicario parrocchiale a Maria Annunziata di Comiso. Don Luca Tuttobene, prefetto degli studi all’Istituto teologico, offrirà la sua collaborazione nella parrocchia San Pier Giuliano Eymard di Ragusa. Don Giovanni Medica collaborerà con la parrocchia Preziosissimo Sangue di Ragusa. Infine, don Antonino Puglisi offrirà la sua collaborazione nella parrocchia Anime Sante del Purgatorio di Vittoria.

No di Ammatuna alla chiusura del pronto soccorso di Comiso

Con una nota inviata al Presidente del Consiglio comunale ed al sindaco di Comiso, l’on. Ammatuna spiega la sua posizione in merito al ridimensionamento dei servizi di emergenza-urgenza nel nosocomio ipparino. Per Ammatuna i tagli nel settore delle emergenze “sono iniziative in contrasto con la normativa vigente”.

Pozzallo, falso finanziere arrestato dalla Guardia di Finanza

Da qualche tempo si spacciava per ufficiale di Polizia giudiziaria, cercando di truffare la gente. E’ finito in manette S.M. di 56 anni, originario di Augusta, ma residente da anni a Pozzallo. Con un distintivo col fregio della polizia giudiziaria della Guardia di Finanza si presentava in casa della gente, ma soprattutto in alcuni negozi chiedendo fino a 10.000 euro, con la promessa che per qualsiasi problema di tasse e controlli fiscali avrebbero potuto rivolgersi a lui. Era questo il modus operandi adottato dall’uomo. Le indagini traggono spunto da una “voce”, giunta alle orecchie dei finanzieri, quelli veri, di Pozzallo, secondo cui un soggetto si aggirava per la cittadina, talvolta con indosso una divisa militare e mostrando una placca metallica della polizia giudiziaria, presentandosi quale alto ufficiale del corpo, o addirittura comandante della guardia di finanza di Pozzallo, millantando conoscenze all’interno della tenenza, nel tentativo di portare a termine le sue truffe. Da qui hanno avuto inizio le attività investigative, durate poco più di un mese, fatte di appostamenti e pedinamenti, volti a identificare il soggetto e a monitorare i suoi movimenti. L’uomo è accusato di sostituzione di persona, possesso di segni distintivi contraffatti e truffa: ora è nel carcere a Modica.

Anche il Pd di Ragusa alla manifestazione “Ricostruire l’Italia”

Anche il circolo “Pippo Tumino” del Partito Democratico di Ragusa ha partecipato, con una delegazione di oltre 50 componenti, alla manifestazione nazionale del 5 novembre scorso a Roma. La delegazione ragusana, presente anche il segretario Giuseppe Calabrese e i componenti della segreteria, accompagnati da un gruppo di giovani, stanchi per la fatica delle quasi 30 ore fatte in treno, considerando sia l’andata che il ritorno, sono riapprodati nel capoluogo ibleo sempre più convinti che “la strada del rinnovamento e dell’alternativa alla Destra sia quella giusta anche a Ragusa. Perché la ricostruzione, per noi, deve partire con concretezza dal nostro comune, dal nostro impegno che non verrà mai meno e che ci vede anzi più entusiasti e più carichi di prima”.

Granata (Fli): “In provincia deficit di tutela del patrimonio”.

“Le denunce dell’architetto Mancini e di molti settori dell’associazionismo culturale e ambientalista ibleo su un deficit di tutela del patrimonio culturale e paesaggistico della provincia di Ragusa non vanno sottovalutate né ignorate, ma devono costituire una base di riflessione per gli organismi regionali preposti alla tutela, a iniziare dalla Soprintendenza”. Con queste parole Fabio Granata, vice coordinatore nazionale di Fli è intervenuto sulle questioni relative alla tutela culturale e paesaggistica negli Iblei. “La provincia di Ragusa appartiene al patrimonio Unesco e occorre che tutti comprendano che la sua più grande infrastruttura è quella immateriale del paesaggio, dell’ambiente e della cultura. Per questo – ha detto Granata – bisogna che la Soprintendenza e altri organismi politici e istituzionali pongano maggiori attenzioni alle questioni sollevate e trovino rapidamente un accordo per approvare il piano paesaggistico, garanzia di sostenibilità dello sviluppo”.

Un convegno sulla mafia con Ingroia e Di Matteo

“La mafia alla luce e nell’ombra – evoluzione di un sistema”. E’ questo il tema del convegno organizzato a Ragusa da Italia dei Valori, Antimafia 2000, Centro Studi “Giuseppe Dossetti” e che avrà luogo sabato 12 novembre alle 16,30 presso la sala degli Archi del Resort Poggio del Sole. Di grande richiamo i relatori: Antonio Ingroia, procuratore aggiunto di Palermo, Antonino Di Matteo, presidente dell’associazione nazionale magistrati di Palermo, Leoluca Orlando, presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sugli errore medici, Lidia Undiemi, studiosa di economia e diritto, Lorenzo Baldo, vicedirettore di Antimafia 2000. Il convegno sarà introdotto da Giovanni Iacono, coordinatore provinciale di Italia dei Valori e vice coordinatore regionale del partito. Moderatore sarà Anna Pedrozzi, caporedattore di Antimafia 2000.

Intervento del segretario della Cgil “Una provincia retrocessa tra indifferenza e apatia della classe politica”

“Il 2011 passerà alla storia come l’anno in cui la provincia di Ragusa è stata declassata con la complicità, l’indifferenza o forse la inanità di gran parte della sua classe dirigente che ci rappresenta nelle più alte sedi istituzionali”. Inizia così un bilancio del 2011 il segretario della Cgil, Giovanni Avola. “Allo svuotamento degli Ospedali di Comiso e Scicli deprivati persino del pronto soccorso – denuncia il sindacalista – è seguita la chiusura dei corsi di laurea di Agraria e Giurisprudenza. Quindi la cancellazione della caserma dei carabinieri di Frigintini cui sta per seguire la soppressione del Tribunale di Modica e probabilmente il relativo archivio di stato. Entro il prossimo 10 novembre sarà effettuato l’ennesimo dimensionamento della rete scolastica della provincia e se sarà attuata tout court la legge 111 del 2011 quasi un quarto delle scuole saranno cancellate. La riduzione delle risorse da parte della Provincia regionale e del Comune di Ragusa al Consorzio Universitario – aggiunge Avola lascia presagire che anche la sorte dell’unica Facoltà universitaria, quella di Lingue, è segnata. I ritardi ormai decennali nell’avvio della realizzazione delle più importanti opere infrastrutturali, i tagli di posti nella scuola e nella sanità assieme alla drastica riduzione di risorse agli enti locali hanno triplicato la disoccupazione e impoverito ulteriormente il welfare. L’assenza di risorse per lo sviluppo e crescita (i fondi Fas dirottati al Nord e i fondi Strutturali non spesi) hanno compromesso tutto per cui anche i settori più dinamici del nostro tessuto produttivo son in profonda crisi”. Cosa fare? “Il tavolo tecnico per la Tutela per il Lavoro e lo Sviluppo istituito presso la Camera di Commercio, tra tutte le forze sociali e produttive, sta elaborando una piattaforma rivendicativa chiara e forte che avrà il suo momento di sintesi in una grande manifestazione provinciale cui dovrà seguire – spiega il sindacalista – la verifica dell’impegno delle istituzioni. La nostra comunità è stata umiliata e spogliata. Ritengo debba dare una risposta forte e determinata, riappropriarsi della propria identità”.

Scherma, buona prova dei ragusani a San Cataldo

I mondiali di scherma di Catania dello scorso ottobre hanno suscitato parecchio entusiasmo in Sicilia e a dimostrarlo sono stati i numeri. Ben 304 partecipanti della categoria under 14, provenienti da tutta la regione, hanno partecipato alla prima prova del Gran Premio Giovanissimi svoltasi a San Cataldo il 5 e 6 novembre. L’Accademia Scherma Ragusa ha dato il proprio contributo con 21 atleti impegnati nella arma convenzionata del fioretto. Di spicco la marcata presenza di prime lame, ossia i nuovi schermidori che per la prima volta si apprestano a salire in pedana in un clima di gara, accompagnati da un caloroso tifo dei genitori. Prima delle gare un minuto di silenzio per le vittime del disastro di Genova. Dopo gli assalti dei gironi e le varie dirette per accedere in zona medaglie (nella scherma vengono premiati i primi otto) il sodalizio ragusano ha ottenuto ben otto piazzamenti in quasi tutte le categorie presenti. Questi i risultati dei fiorettisti ragusani. Prime Lame maschile: 3′ Turi Presti, 14′ Luca Francone, 17′ Simone Sardegno, 19′ Matteo Passafiume, 20′ Fabio Firrincieli, 21′ Salvatore Caruso, 22′ Lorenzo Firrincieli. Prime Lame femminile: 3′ Michela Rizzo, 5′ Eliana Novello. Maschietti: 8′ Federico Canzonieri, 10′ Vittorio Noto, 11′ Pietro Colombo, 12′ Matteo Cappello, 13′ Gioele Denaro. Bambine: 18′ Cristiana Amica. Giovanissimi: 2′ Simone La Carrubba, 7′ Emanuele Maria Di Franco, 14’Edoardo Occhipinti. Giovanissime: 3′ Sara Medici. Ragazzi: 19′ Enrico Novello. Ragazze: 6′ Erica Piramide.”Io e il mio staff ci riteniamo soddisfatti dei risultati raggiunti da tutti i nostri atleti – afferma il Maestro Molina – risultati che sono di buon auspicio in vista della seconda prova di Palermo a gennaio”.

In fiamme il furgone di un rumeno, l’incendio è doloso

Una bottiglietta con liquido infiammabile nell’abitacolo, segno che il rogo è di origine certamente dolosa. Nella notte tra lunedì e martedì è andato distrutto da un rogo il furgone di un rumeno che si trovava parcheggiato in via Garibaldi. Sul posto i vigili del fuoco che hanno circoscritto le fiamme, anche se ormai il mezzo era irrecuperabile. Le indagini sono condotte dalla Polizia.

Assemblea dei precari della Sanità

Per qualcuno la firma del contratto per i 60 operai, che fanno parte dello squadrone dei 327 precari della sanità ragusana, è vista come il compromesso dal quale non si torna più indietro. Un primo passo verso il tunnel in cui i lavoratori non avranno più i diritti economici, che prima erano garantiti. Ma per molti altri precari del settore accettare il contratto della Multiservizi, pur a condizioni più sfavorevoli rispetto a quelle storicamente godute dagli operai, è l’unica salvezza possibile per tutti. L’assemblea dei precari dell’Azienda sanitaria locale, in due ore di dibattito intenso, lunedì sera, nella sede della Camera del Lavoro di Ragusa, alla fine ha partorito una linea comune. C’erano anche voci di dissenso, le prime disunità fra categorie di precari. Mancata unità subito percepita dai sindacalisti che hanno lanciato un monito. E un appello, fra urla e rabbia, lo hanno lanciato anche gli ausiliari “Voi operai dovete accettare – hanno detto durante il dibattito – non possiamo permetterci di perdere tutti il treno, qui si tratta di entrare nella Multiservizi, non possiamo fare il gioco loro”. Parole amare, ma vere, dette a denti stretti e condensate nel commento finale, sia del segretario provinciale della Cgil, Giovanni Avola, che nelle parole di Angelo Tabbì, responsabile del settore Sanità della confederazione. “Bisogna firmare il contratto per avviare la convenzione con la Multiservizi”, hanno ribadito i sindacalisti. “Venerdì scorso sono stato io a dirvi di non firmare il contratto – ha detto Tabbì agli operai – perché allora non c’erano le condizioni, ma adesso attendiamo la revisione, che ci è stata assicurata verbalmente”. Martedì mattina, in sostanza, la Multiservizi dovrebbe trasmettere una documentazione rivista, con una previsione contrattuale che garantisce un reddito maggiore per gli operai, a fronte di un certo numero di ore di straordinario. Nei fatti si guadagnerebbe un po’ meno rispetto al passato, o, forse, la stessa cifra, ma a condizione di un numero maggiore di ore. Ma considerato che c’è chi sta peggio degli operai, nella fattispecie gli ausiliari che non lavorano da quasi un anno, non si può andare per il sottile. All’assemblea hanno partecipato anche i deputati regionali del Pd Ammatuna e Digiacomo. I due esponenti politici si sono impegnati con i lavoratori e i sindacalisti a chiedere la convocazione della task force (di cui fa parte la Regione, la Multiservizi, l’Azienda sanitaria, i rappresentanti dei lavoratori e la Cgil). “E’ necessario una volta per tutte mettere nero su bianco la questione”, ha affermato Digiacomo. Il problema più pressante sono infatti le promesse verbali, gli impegni presi a Palermo, che poi non vengono rispettati a Ragusa. Un gioco al massacro che ogni giorno che passa delude sempre di più i lavoratori. “C’è gente che ha perso dignità, salute fisica e psichica con esaurimento nervoso, matrimoni che sono saltati, famiglie all’aria – dice la precaria Palmina Diquattro -. Qui si gioca con la vita della gente”.

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