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09/03/2016 -

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Ragusa, Partecipiamo chiede le dimissioni di Antonio Tringali da presidente del consiglio comunale

downloadGiovanni Iacono e i suoi compagni della lista Partecipiamo non se la sono “calata” la presa della presidenza del consiglio ad opera dei cinquestelle che hanno eletto Antonio Tringali con un voto che ha coinvolto anche sei consiglieri di opposizione del Pd e di Insieme. Durissima la nota che chiede una verifica agli alleati e le dimissioni del neo presidente. Leggiamo: “La non riconferma a Presidente del Consiglio Comunale di Giovanni Iacono è un atto ignobile. Il resoconto di quella che non esitiamo a definire una serata di ‘straordinaria follia’ da parte della maggioranza del gruppo consiliare…Si è ‘approfittato’ del gesto etico di Giovanni Iacono per andarne ad occupare il ruolo. La notifica all’alleato, a ridosso del voto, che in quel posto, diventato una grande opportunità per il gruppo 5 stelle, intendevano mettere un loro esponente è già di per sé un atto inqualificabile. La riconferma di Giovanni Iacono, a risultato raggiunto, era più che un atto dovuto e rientrava nell’Abc delle regole minime della convivenza civile oltre a rappresentare la vittoria e il rafforzamento di tutta la maggioranza che aveva lavorato al raggiungimento del risultato”. Dall’accordo con la parte ‘dipasqualiana’ dell’opposizione – scrive Partecipiamo- spunta un quadro “desolante e deprimente per i principi stessi del Movimento 5 stelle che in blog nazionali leggiamo come siano alieni ai compromessi e agli inciuci, contrari ai mercimoni, coerenti con l’essere semplice ma genuino del Movimento. Perché a Roma ci si incatena e si grida allo scandalo per il voto dei Verdiniani e a Ragusa si festeggia con i ‘Dipasqualiani’? La maggioranza dei pentastellati ha scelto di umiliare e schiaffeggiare, anziché ringraziare, l’unico alleato per favorire il principale avversario. L’Associazione Partecipiamo con il Sindaco ‘5 stelle’ ha scritto e sottoscritto alcuni patti programmatici che si fondano su alcune considerazioni che ne rappresentano la principale ragion d’essere ed era quella di una maggioranza politica proiettata ad una profondissima discontinuità rispetto alla coalizione di Dipasquale che ha perso le elezioni e che è, da sempre, portatrice di istanze ed interessi di tipo particolaristico e la ‘esplicita garanzia da parte del candidato Sindaco Federico Piccitto di tutela dell’intera maggioranza consiliare. Da quando ‘Partecipiamo’ è in giunta, settembre 2014, abbiamo lealmente sostenuto l’Amministrazione e se vi sono le condizioni vogliamo continuare a farlo perché vogliamo realizzare il programma amministrativo e rilanciare l’alleanza ma per poter fare ciò è necessario che siano rispettate le finalità e le regole che abbiamo sottoscritto che sono state mortificate ed umiliate nella serata di ‘follie’ politiche. Il Sindaco e la maggioranza del gruppo consiliare hanno la responsabilità di ricostruire le ragioni di una alleanza. Ci attendiamo le dimissioni di Tringali, da presidente del Consiglio Comunale e la scelta del nuovo presidente del Consiglio Comunale, insieme all’alleato che a scanso di equivoci rivendica solo la condivisione della scelta, del nuovo presidente del Consiglio, con una elezione trasparente e diversa nel voto e nei metodi”.

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