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19/03/2016 -

Associazioni di Categoria/

Insegne commerciali a Santa Croce Camerina – Operatori a confronto con il Comune

 

Il presidente Ascom Santa Croce Vitaliano Pollari (2)“I chiarimenti ci sono stati. Ma abbiamo colto l’occasione per lanciare l’idea della costituzione di un tavolo tra Amministrazione comunale da un lato e commercianti dall’altro per pianificare tutte le iniziative, a cominciare dalla prossima stagione estiva, che possano in qualche modo riguardare gli operatori del settore”. E’ quanto afferma il presidente della sezione Ascom di Santa Croce Camerina, Vitaliano Pollari, dopo l’incontro di venerdì pomeriggio tra una delegazione di commercianti,  l’assessore comunale al ramo, Francesco Corallo, e il dirigente del settore, Bruno Busacca, avente a oggetto l’imposta sulle insegne esposte all’esterno degli esercizi commerciali e gli avvisi di accertamento diffusi a tappeto da palazzo di Città. “Abbiamo avuto rassicurazioni sul fatto – aggiunge Pollari – che l’invio delle lettere era, come dire, un pretesto per avviare un monitoraggio sulle insegne presenti e sulle dimensioni delle stesse. E’ stato confermato che chi possiede insegne con una superficie superiore a cinque metri quadrati deve corrispondere l’imposta secondo le previsioni del regolamento nazionale, cosa che invece non accade per i commercianti, ciascuno dei quali dovrà presentare una sorta di autodenuncia agli uffici comunali competenti, che possiedono una insegna di superficie inferiore. Ho anche chiesto se, per caso, poteva essere possibile esonerare dal pagamento anche i commercianti con tabelle di superficie superiore ai cinque metri quadrati. Mi è stato risposto che non è una strada praticabile sebbene l’aliquota del Comune di Santa Croce Camerina sia la più bassa tra quelle dello stesso tipo presenti nell’area iblea”. Il presidente dell’Ascom ha comunque colto l’occasione per sollecitare l’Amministrazione a operare con maggiore sinergia con i commercianti del paese. “Risulta, infatti, inconcepibile – ha aggiunto – che gli operatori del settore non siano coinvolti nelle feste comandate, come è accaduto per San Giuseppe, oppure nei periodi in cui si prevede maggiore afflusso di visitatori, come quello estivo. Ecco perché abbiamo chiesto che, dopo Pasqua, si possa tenere un incontro con l’Amministrazione comunale al completo per esprimere tutte le nostre perplessità al riguardo e avere l’opportunità di portare avanti un percorso comune per il bene del paese da un lato e per favorire la crescita degli operatori commerciali dall’altro”.

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