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31/03/2016 -

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M5S, “no” alla legge sui Consorzi dei Comuni: “Si doveva resistere davanti alla Corte costituzionale”

 

112525687-4b49c8be-5970-4c20-8a5b-8a2f1e392cccSi doveva resistere davanti alla Corte costituzionale, andare a battere i pugni a Roma e non prostrarsi al governo nazionale che con i suoi tagli è stato il vero carnefice dei siciliani e dei dipendenti delle ex Province”. Il M5S all’Ars ha detto “no” alla legge istitutiva dei Liberi consorzi “che secondo i grillini, anche con i correttivi operati non cambierà la situazione dei lavoratori”. Questo governo – dicono i cinquestelle – si è prostrato davanti al governo nazionale, umiliando questo parlamento e il nostro statuto. Ci auguriamo che questo non succeda più e che in futuro ci si presenti a Roma entrando dalla porta principale e non da quella di servizio”. Nell’intervento in aula il deputato Francesco Cappello ha rimarcato l’esigenza di riconoscere al parlamento siciliano la dignità e l’autorevolezza che all’Ars il M5S riconosce e che il governo regionale invece gli nega. Noi non torniamo indietro – ha detto il deputato – ma non tanto per la legge, contro la quale il M5S aveva pure votato contro, ma in difesa delle prerogative del nostro statuto”. Il voto del M5S ha contribuito a bocciare la coincidenza tra sindaco metropolitano e sindaco del capoluogo. “Una norma – afferma il deputato Salvatore Siragusa – che avrebbe concentrato enormi poteri nella mani di una sola persona, con tutte le pericolose ed innumerevoli controindicazioni che la cosa avrebbe comportato”.

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