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27/05/2016 -

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SPIAGGE PULITE CON L’AIUTO DEI MIGRANTI

spiagge-puliteLa scelta non è casuale. In quattro luoghi simbolo delle “battaglie” di Legambiente in provincia. Avrà inizio sabato mattina, alle 9, dalla spiaggia di Santa Maria del Focallo, l’operazione “spiagge pulite 2016”. Appuntamento, poi, sul litorale di Maganuco nel modicano. Domenica mattina i volontari ripuliranno Donnalucata e Randello. In campo 150 migranti richiedenti asilo politico coordinati dall’ufficio immigrazione della prefettura di Ragusa, i ragazzi delle scuole di Scicli e Donnalucata e i volontari delle associazioni ambientaliste. “E’ un intervento di pulizia straordinario coordinato in 21 paesi del bacino del mediterraneo  – spiega Claudio Conti, portavoce di Legambiente Sicilia – un mare chiuso che ha in atto, lungo le coste, parecchie criticità con la presenza di rifiuti d’ogni genere. Abbiamo scelto quattro spiagge simbolo del territorio ragusano: a Santa Maria del Focallo, in atto, c’è un contenzioso per la costruzione delle barriere protettive a mare; sulla spiaggia di Maganuco,, Legambiente, ha posto l’attenzione per la presenza di specie di uccelli protetti che nidificano sull’arenile. Le spiagge di Donnalucata, da anni sono in totale abbandono con la presenza di rifiuti anche inerti. Non ultimo l’oasi naturale di Randello che può essere cancellata con uno stabilimento balneare all’interno di un’area protetta”. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di porre l’attenzione sullo stato di degrado delle spiagge e allo stesso tempo risvegliare nelle istituzioni e nella società civile l’attenzione e la cura per il bene pubblico. L’azione simbolica di pulizia dell’arenile denuncia il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti in mare, come l’indagine Legambiente Beach Litter 2016 (che ha come finalità la raccolta di dati sui rifiuti presenti lungo i litorali) ha stimato che i generi più frequenti di rifiuti in mare sono la plastica e il polistirolo con un tempo di degradazione che va dai 100 (per le bottiglie di plastica) ai 1000 anni per il polistirolo. Un’emergenza che non può essere ignorata.

 

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