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01/06/2016 -

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Francesco Cafiso e Moni Ovadia tra i protagonisti del Festival delle relazioni

moni_ovadiaDopo il grande successo della Marcia per la pace prosegue il ricco calendario di appuntamenti del Festival delle Relazioni – Stranieri a se stessi, tra la fatica ed il piacere di conoscersi. Tanti gli appuntamenti da non perdere dal 14 al 21 giugno. Si comincia con l’incontro del 14 giugno alle ore 19 presso l’auditorium Cartia con gli studiosi Nello Dell’Agli e Margherita Spagnuolo Lobb che relazioneranno sul tema proposto quest’anno dalla manifestazione. Giorno 15 giugno a Palazzo Garofalo alle ore 19 verrà inaugurata l’istallazione multimediale Stanza della meditazione a cura di Giampiero Carta. Un lavoro di ricerca sonora e visiva che ripercorre e intende fare sperimentare ai visitatori il cammino mistico e spirituale di 4 differenti tradizioni. Alle 19,30, in piazza San Giovanni l’attore e regista Moni Ovadia incontra il pubblico per un momento dal titolo Stranieri e viandanti nel mondo e nel mondo interiore. Al termine, spazio alla grande musica con Francesco Cafiso, jazzista di fama mondiale che omaggia il Festival con una performance in trio che vedrà impegnato anche il pittore Giovanni Robustelli nell’esecuzione live di un’opera pittorica su tela. Il Festival prevede la celebrazione in due momenti della Giornata del Rifugiato. la prima, come per tradizione, si svolgerà il 20 giugno presso il Centro polifunzionale interculturale di viale Colajanni con l’organizzazione della Caritas diocesana di Ragusa. Momenti di intrattenimento musicale e artistici faranno da apertura alle testimonianze di due importanti relatori: Claudio Bertolotti, analista strategico indipendente che si occupa principalmente di questioni politiche, militari e religiose relative all’Afghanistan contemporaneo parlerà di fondamentalismi islamici e possibili contaminazioni. A seguire Diario dalla Siria, testimonianza di Suor Deema Fayyad della comunità monastica di Deir Mar Musa. Il 21 giugno, infine, al Centro Gerico di Vittoria, il Festival chiude i battenti con una serata dedicata all’Arte profuga con il diretto coinvolgimento degli ospiti dei centri SPRAR e momenti di teatro, musica e danza. Il progetto è promosso dalla Fondazione San Giovanni Battista in collaborazione con la Diocesi di Ragusa, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, l’Istituto comprensivo Vann’Antò, la cooperativa Filotea.

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