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19/01/2017 -

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Partecipiamo: “come i 5Stelle ragusani tradiscono il loro mandato”

1249-g“Sì possiamo. Tantissimi ragusani (70%) abbiamo pensato quando Piccitto è stato eletto. Un neofita, con una formazione di neofiti contro i titani della politica. Per affermare un principio di partecipazione civica. Per svecchiare e rinnovare il governo della città. Sull’onda di uno slancio di entusiasmo rinnovatore al ballottaggio i 2 movimenti civici Partecipiamo e Città che avevano espresso all’elezioni sindaci diversi  hanno sostenuto Piccitto. Anche col nostro sostegno i 5 stelle hanno potuto contare su un premio di maggioranza di 4 consiglieri. Cosa rimane di quella promessa?”. Con questi toni ricchi di pathos la lista Partecipiamo fa un bilancio dell’esperienza governativa e lev conclusioni sono amare. “Le incrostazioni ci sono ancora, le tasse crescono, le strade invecchiano, le selezioni continuano ad essere finte e gli staff pagati dai contribuenti e  i ragazzi” 5 stelle? I ragazzi 5 stelle ….. non ci sono più. Cosa rimane di un discorso volto al fare insieme, fare bene, far partecipare tutti, far esprimere tutti? Rimane il vaffa sistematico, rimane la retorica dell’insulto come stile di comando. E chi è critico viene bollato come seminatori di odio”. E qui Partecipiamo entra nel vivo della cronaca politica di queste settimane con i consiglieri cinquestelle che hanno tacciato l’opposizione, in testa Giovanni Iacono, di agire per odio. Una denuncia stupida, irreale, falsa, priva di significato politico e come ormai purtroppo accade di frequente scarna, priva di contenuto. E Partecipiamo replica: “Giovanni Iacono è uno che ha sempre avuto la schiena dritta, ha tutto il nostro sostegno, la nostra vicinanza, la stima ed affetto sul piano personale per questi atti di squadrismo verbale che subisce nello svolgimento del suo mandato di Consigliere Comunale. I cinquestelle ricorrono alle parole del discredito personale, dell’autoritarismo, dell’intolleranza, del rifiuto del confronto. E questo è inaccettabile. Le parole sono importanti. Abbiamo criticato le scelte del  sindaco esclusivamente sul piano politico, abbiamo criticato i comportamenti del presidente del Consiglio, abbiamo criticato le azioni di assessori e consiglieri. Lo riteniamo legittimo e riteniamo che critica e confronto in democrazia siano salutari. Non abbiamo tranciato giudizi sulle loro persone. Non abbiamo messo in discussione la libera espressione di nessuno. E allora, amici 5 stelle: Vaffa non ve lo diremo, vi invitiamo a ragionare, ad utilizzare la democrazia come forma di confronto sul piano politico e per il bene della città”.

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