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31/01/2017 -

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Ragusa, l’assessore Stefano Martorana si difende dall’accusa di crudeltà fiscale, ma le prove sono più che circostanziate

tasseIn merito alle dichiarazioni dei consiglieri comunali del Pd, D’Asta e Chiavola, sulla terribile tassazione che grava sui ragusani interviene l’assessore comunale al bilancio, Stefano Martorana:” Non è possibile che i consiglieri del Pd non sappiano che la nuova anagrafe immobiliare è un progetto deciso, anche nei dettagli, dalla precedente amministrazione comunale. Un percorso, poi, come altri, lasciato a metà, e non certo per motivi casuali; informazioni che i due esponenti del Pd, possono facilmente trovare con testimonianze dirette e senza andare troppo lontano. L’amministrazione  si è vista costretta ad intervenire sul lavoro altrui, e non è stato certo facile, per rendere l’anagrafe immobiliare uno strumento quanto più possibile a servizio dell’intera comunità. Sugli aumenti delle tasse, contro cui si lamentano gli esponenti Dem, posso dire che hanno perfettamente ragione. Solo che sbagliano, come sempre, indirizzo; i tagli ai trasferimenti per gli enti locali da parte di Stato e Regione, sono sotto gli occhi di tutti, e più volte l’Anci, che non è certo espressione del Movimento 5 Stelle ha richiamato, a tutti i livelli, i governi nazionale e regionale alle loro responsabilità. A proposito di aspetti sintomatici, basti ricordare quella che D’Asta e Chiavola chiamano “tassa dell’acqua”. La copertura dei costi al 100% in bolletta, è frutto di una scelta precisa di Stato e Regione, a guida Pd. Invece di prendersela con l’Amministrazione Comunale, quindi, bussino ai loro referenti regionali e nazionali, che noi abbiamo più volte provato a contattare senza successo, e chiedano una mitigazione immediata degli effetti. Sul presunto accanimento con cui gli uffici perseguirebbero i cittadini, posso dire che questa è un’interpretazione molto originale della realtà, purtroppo, per loro, non vera. Gli accertamenti tributari ed il recupero dell’evasione è sempre effettuata nel rispetto di quanto previsto dalla legge e dai regolamenti comunali. Quello sulle superfici scoperte ai fini Tarsu, peraltro, è del 1994, modificato nel 1996. Oltre 20 anni fa: se il Pd di Ragusa avesse voluto cambiare le regole, non avrebbe avuto problemi a farlo in 20 anni. Noi, semplicemente, non potevamo, in quanto ovviamente non eravamo presenti”. Insomma tutta colpa del passato e dei governi regionale e nazionale, Occorrerebbe allora da parte di Martorana una dichiarazione di impotenza politica e amministrativa assoluta che ridurrebbe il suo ruolo a quello di semplice esattore. E’ evidente che la giustificazione è assai debole seppur arricchita da toni sarcastici che cozzano però con il  dramma quotidiano dei ragusani schiacciati dalla pressione fiscale comunale. Non possono, i cinquestelle, rimandare di continuo il cambiamento radicale che l’elettorato auspicava; un rinnovamento della cosa pubblica che includeva maggiore profondità e giustizia riguardo le tasse, elementi del tutto assenti in questi anni. Tornando alla contesa con il Pd, i due consiglieri D’Asta e Chiavola hanno immediatamente controreplicato: “Da una parte l’assessore, ironico, che se la ride sulla testa dei ragusani, dall’altra le sue politiche “lacrime e sangue” alla stessa stregua del peggior tecnocratismo europeo che stanno uccidendo l’economia della nostra comunità. E la cosa che più ci dispiace, ancor prima di controreplicare alle sue dichiarazioni, è che l’assessore al Bilancio, Stefano Martorana, ha sposato al meglio quello che è ormai atteggiamento comune di chi professa, tra i pentastellati ragusani, di essere il nuovo e invece si riscopre assolutamente in linea con i dettami di quella casta che dice di avversare. Martorana, infatti, con l’aggravante di non essere mai stato eletto, resta attaccato alla poltrona nonostante, ormai, da tempo, la Giunta municipale non abbia più i numeri per governare, andando avanti a spizzichi e bocconi. Il potere per il potere e non il potere per il cambiamento”.  E’ quanto asserisce il capogruppo del Pd al Consiglio comunale, Mario D’Asta, che annuncia un intervento in aula e un ordine del giorno sulla pressione tributaria subita dai cittadini e dalle imprese di Ragusa con riferimento agli accertamenti Tarsu-Lamco e alle tariffe Tari. “Diciamo subito che, intanto, Martorana cerca di addomesticare i fatti – continua il capogruppo Pd – a proprio uso e consumo. Perché se è vero che il progetto dell’anagrafe immobiliare risale alla precedente Amministrazione comunale, è altrettanto vero che è stata quella attuale a darvi attuazione ed applicazione con dei criteri e con un accanimento che ha creato, e sta creando, non pochi disagi ai cittadini e alle imprese. L’accanimento con cui questi accertamenti sono portati avanti ha determinato situazioni di scompenso straordinari. Se fosse possibile configurare la crudeltà tributaria, ecco, riteniamo che l’attuale Amministrazione comunale la incarnerebbe perfettamente con il proprio modus pensandi ed operandi Da segnalare, non per ultimo, le altre cartelle retroattive di cinque anni sui calcoli dell’Imu 2011. E’ un continuum di tasse e controtasse”.

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