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26/05/2017 -

Società/

A Ragusa ricordate le Aquile Randagie

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Si facevano chiamare Aquile Randagie i ragazzi del gruppo di scout di Milano e Monza che svolgeva attività giovanili clandestine durante il periodo del fascismo. Una legge aveva decretato lo scioglimento dei Reparti Scout. Anche l gruppi scout di Milano deposero ufficialmente le proprie insegne, ma alcuni di essi si rifiutarono di cessare ogni attività. Usando anche messaggi in codice e cifrati per non venire scoperti, quei ragazzi continuarono a ritrovarsi, tenendo anche regolari campi scout d’estate e svolgendo regolari attività scout. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, le Aquile Randagie, assieme ad altri, diedero vita all’OSCAR (Organizzazione Scout Collocamento Assistenza Ricercati) che si impegnarono in un’opera di salvataggio di perseguitati e ricercati di diversa nazione, razza, religione, con espatri in Svizzera (noto quello di Indro Montanelli). Giovedì pomeriggio, nel giardino interno della Sacra Famiglia, Silvia Ghetti, la figlia di Vittorio Ghetti (Cicca-Volpe Azzurra) e nipote di mons. Andrea Ghetti (Baden), entrambi Aquile Randagie, è venuta a portare la propria importante testimonianza sulla vita del padre e dello zio, parlandone con gli scout dei Gruppi Ragusa 2 Agesci e Ragusa 3 FSE.

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