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16/07/2017 -

Sanità/

Sanità a Ragusa, al fondo non c’è fondo

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Riceviamo dal consigliere comunale di Ragusa Giovanni Iacono (Partecipiamo) e pubblichiamo: “I cittadini continuano a subire la mala gestione della sanità a Ragusa. Da mesi all’u. o. di Radioterapia oncologica del M. P. Arezzo i pazienti sottoposti alle delicate terapie sono costretti ad interromperle perchè l’acceleratore lineare, improvvisamente, si blocca e si interrompono, conseguentemente, i fasci di elettroni e di fotoni che in quel determinato momento stanno colpendo le neoplasie maligne con una altissima precisione. In questi anni ho incalzato, spesso in assoluta solitudine, con dati di fatto ed argomentazioni documentate  i pessimi ‘piani’ aziendali della direzione dell’Asp di Ragusa, i tanti servizi smantellati e i disservizi creati fino alla farsa dell’ospedale e dell’inaugurazione ‘frettolosa’ di fine mandato, ma, evidentemente, al fondo non c’è fondo perchè questa vicenda dell’acceleratore lineare che si interrompe nel mezzo della cura, mi indigna e mi ferisce profondamente,  da cittadino e da rappresentate nel massimo consesso cittadino. L’acceleratore lineare, strumento di ultima generazione per combattere le cellule tumorali, a Ragusa funziona a singhiozzo e lo sapete perchè? Perchè l’acceleratore lineare funziona con tecnologia che necessita di un continuo flusso di acqua per raffreddare le macchine e quest’ acqua ‘va e viene’ (a Ragusa, tra l’altro, viene utilizzata per il raffreddamento l’acqua potabile e ‘ionizzata’ che va a perdersi). Non ritengo che per il raffreddamento si debba usare acqua potabile e quindi errore su errore!  Quando mi è stata segnalata la problematica ho ritenuto che il mancato flusso fosse determinato da disservizi idrici ed ho provveduto il 28 giugno scorso a segnalare ai tecnici del Comune la gravissima vicenda. I funzionari hanno, con professionalità e immediatezza, effettuato tutti gli accertamenti. I problemi sembrano derivare  dalla mancata verifica del funzionamento della rete interna all’ospedale, ivi compresi gli impianti di pressurizzazione e alimentazione dei sistemi di raffreddamento delle delicate apparecchiature utilizzate nella radioterapia oncologica. Da mesi all’Asp sopperiscono alla continua carenza idrica nelle cisterne mediante le autobotti senza provvedere a verificare se i galleggianti sono funzionati  o meno (come accertato dai tecnici del Comune), le portate, la presenza o meno di manometri, le cause della perdita di pressione, ecc ecc. La direzione sanitaria sembra sia a conoscenza, da mesi, della problematica e dei gravissimi disservizi per i pazienti costretti ad interrompere la terapia e tornare a casa  ma, ancora a luglio, tanti cittadini bisognosi di cure specialistiche e vitali, si vedono sospendere la cura e il servizio perchè l’acceleratore lineare si blocca !!! Tutto questo è vergognoso e inaccettabile e, qualora dovesse continuare, nei prossimi giorni insieme alle persone che hanno avuto interrotta la terapia e ad altri cittadini compieremo gesti eclatanti di civile e dura protesta!” Firmato Giovanni Iacono consigliere comunale Partecipiamo Ragusa

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