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23/01/2018 -

Cronaca/

Flipper di spaccio, 32 arrestati a Ragusa e provincia

AVOLA Alessandro classe 1980 CILENTI Francesco classe 1987 CODREANU Marian Lucian classe 1993 DINICOLA Mario classe 1974 FERRERA Andrea classe 1987 FERRERA Mirko classe 1994 GAROZZO Alessio classe 1991 GRAMI Fathi classe 1986 HASSEN Ouadhah classe 1988 LEONE Carmelo classe 1976 LO MAGNO Vito classe 1969 MALOKU Alandro classe 1996 MALOKU Elvis classe 1998 SCENNA Enrico classe 1980 SCENNA Vincenzo classe 1999 SOKMANI Ayman classe 1996 VASQUEZ Daniele classe 1977 ZISA Giovanni classe 1968

Da questa notte oltre 90 Carabinieri della Compagnia di Ragusa, supportati dai Carabinieri “Cacciatori di Sicilia”, dalle unità cinofile e dal Nucleo Elicotteri, hanno portato a termine un’operazione di polizia giudiziaria che ha permesso di ricostruire la rete e gli intrecci della criminalità iblea nel settore della vendita di sostanze stupefacenti. 18 le persone arrestate (ragusani, albanesi e tunisini, rumeni) di un’età compresa tra i 20 e 40 anni, destinatarie del provvedimento cautelare emesso dal GIP del Tribunale di Ragusa, su richiesta della Procura della Repubblica. L’indagine da cui deriva l’operazione, denominata “Flipper”, trae origine dagli arresti in flagranza di reato operato dai Carabinieri nelle varie fasi delle investigazioni nelle vie del centro città degli spacciatori  di origini albanesi Dragan Hasanaj, Elvis Maloku, Erald Bushi e Leonard Jahaj e dei pregiudicati ragusani Alessandro Avola, Marco Marante e Ciro Chillano, nonché da tutta una serie di segnalazioni di assuntori inoltrate alla Prefettura di Ragusa. Sono stati accertati numerosissimi episodi di spaccio, come quelli messi in atto all’interno della villetta di via Zancle, a seguito dei quali venivano segnalati e denunciati a piede libero diversi giovani, e localizzati dei veri e propri “laboratori di spaccio”, realizzati in cantine e garage, ove veniva custodita la merce e dove spesso si realizzavano gli scambi. Successivi periodi di osservazione e pedinamenti hanno consentito di individuare altri ragazzi coinvolti nell’illegale commercio sulla piazza di Ragusa, come i pregiudicati, Daniele Vasquez e Enrico Scenna (quest’ultimo fiancheggiato dal figlio Vincenzo, inteso “Vincenzo U’ Palermitanu”), tutti arrestati in flagranza di reato nel corso delle indagini poiché trovati in possesso di rilevanti quantitativi di cocaina e marijuana pronte per essere immesse sul mercato. L’azione dei Carabinieri è stata connotata anche da un elevato indice di rischio connesso alla pericolosità sociale degli indagati, i quali hanno dato dimostrazione di essere disposti a tutto pur di assicurarsi l’impunità, come nel caso del pregiudicato Daniele Vasquez che, durante un controllo, per non consentire ai Carabinieri di trovarlo in possesso della droga che nascondeva nelle parti intime, ha investito un militare col motociclo sul quale viaggiava, venendo deferito in stato di libertà per violenza e resistenza a P.U. Parallelamente all’attività d’indagine sul fronte del centro storico cittadino, veniva condotta una metodica azione di prevenzione e repressione anche nei confronti di un’altra cerchia di giovanissimi spacciatori, tra i quali due fratelli italiani deferiti in stato di libertà, ed i fratelli albanesi Elvis e Alandro Maloku, strettamente collegati ad Alessandro Avola, ragusano gravato da numerosi precedenti. L’attività di monitoraggio dei cinque conduceva all’arresto in flagranza di Alandro Maloku e Avola mentre tornavano da Catania trasportando oltre mezzo chilogrammo di marijuana. L’azione di contrasto dei Carabinieri del Nucleo Operativo di Ragusa è proseguita a Comiso ove, attraverso i continui contatti con gli spacciatori ragusani, si risaliva al pregiudicato casmeneo Ayman Sokmani, già tratto in arresto in flagranza di reato dai militari dell’Arma per spaccio di stupefacenti. Tramite  Sokmani si acclarava l’esistenza di altri soggetti operanti in Comiso, che approvvigionavano di hashish e marijuana ragazzi giovanissimi anche in trasferta da Ragusa. Tra di essi rientravano i pregiudicati Francesco Cilenti e il rumeno  Marian  Lucianche Condreanu che vendevano stupefacenti anche ad adolescenti. La fascia costiera era, invece, appannaggio di altri pregiudicati come  Mario Dinicola, che aveva messo in atto una fiorente e sistematica attività di smercio di tutti i tipi di droga, per lo più hashish e cocaina, di cui approvvigionava svariati individui, tra cui i magrebini  Fathi Grami e  Ouadhah Hassen, oltre a cittadini italiani arrestati in flagranza di reato, deferiti in stato di libertà o segnalati come assuntori. Il commercio fruttava a Dinicola oltre 2.500 euro settimanali. Dinicola a sua volta si riforniva di stupefacente tramite il pluripregiudicato mazzaronese Vito Lo Magno, soggetto in grado di smuovere cospicui quantitativi di hashish (anche superiori ai 3 – 4 kg), intessendo trattative con trafficanti del quartiere Brancaccio di Palermo, dal quale derivavano le principali forniture di stupefacenti. L’azione di contrasto dei Carabinieri raggiungeva il momento di maggiore significato operativo nei giorni del 27 e 28 agosto 2017, allorquando, avvalendosi di unità del Nucleo Cinofili di Nicolosi, venivano tratti in arresto diversi pregiudicati e sequestrato un ingente quantitativo di droga. Infatti, a seguito delle perquisizioni domiciliari, veniva arrestato a Santa Croce Camerina lo stesso Dinicola sorpreso con ben1,7 Kg di hashish e con la somma contante di circa 1.000 euro, provento del reato, nonché materiale vario per il confezionamento, pesatura e taglio dello stupefacente. A Scoglitti, invece, veniva arrestato in flagranza di reato nella medesima giornata  Carmelo Leone, trovato in possesso di circa grammi 100 tra hashish e marijuana e, infine, a Mazzarrone venivano trovati, all’interno dell’abitazione di Vito Lo Magno, ulteriori 1,3 Kg di hashish, che sancivano definitivamente il castello accusatorio nei confronti degli indagati. In definitiva le indagini hanno consentito di portare alla luce l’esistenza di molteplici cerchie di soggetti dedite all’attività di cessione di stupefacente, ossia:  un operante nella zona alta di Ragusa, attorno alla via Pio La Torre, facente capo ai fratelli Andrea e Mirko Ferrera ai quali si riferivano i fratelli Elvis e Alandro Maloku, Alessandro Avola, Enrico Scenna e Vincenzo e Daniele Vasquez;  quello operante nella zona del centro storico e riconducibile ai fratelli albanesi  Elvis e Alandro Maloku e ad Alessandro Avola, cui si riferivano soggetti come  Alessio Garozzo; un altro riferito a  Ayman Sokmani, di cui facevano parte Francesco Cilenti e  Marian Lucian Codreanu, operante sul versante Comisano; quello operante a Santa Croce Camerina, al cui vertice vi erano Mario Dinicola e Carmelo Leone, ai quali si indirizzavano Fathi Grami,  Ouadhahb Hassen, Vito Lo Magno e Giovanni Zisa. Le indagini così espletate e sfociate nell’operazione di p.g. “Flipper”, hanno consentito di trarre in arresto, complessivamente, tra flagranza e misure cautelari 32 persone. La denominazione dell’operazione di PG “Flipper” trae origine dalla circostanza che vedeva i militari operanti “rimbalzare” spasmodicamente da un capo all’altro della città di Ragusa ed in seguito di Comiso e Santa Croce Camerina, al fine di riscontrare efficacemente gli innumerevoli spacci di stupefacenti attuati dai prevenuti.

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