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14/01/2019 -

Sanità/

Non affidarti al caso, campagna sull’obiezione di coscienza

È l’obiezione di coscienza dei medici, in particolare ginecologi ma non solo, l’argomento della nuova campagna di sensibilizzazione dell’Uaar. Proprio in questi giorni sono partite le affissioni dei manifesti anche a Ragusa e contemporaneamente è iniziata la distribuzione di volantini esplicativi. «Ci rivolgiamo agli utenti – spiega Massimo Maiurana, coordinatore del circolo di Ragusa dell’Uaar – facendo loro una domanda molto semplice: sapete se il vostro medico è un obiettore? È importante esserne a conoscenza subito, informarsi e poi valutare se è il caso di rivolgersi a qualcun altro, perché saperlo nel momento in cui ci occorrerà la sua assistenza sarà probabilmente troppo tardi. Equivale a tirare una monetina e vedere se esce “testa o croce”, che è appunto il titolo della campagna». La Sicilia è ai primi posti per la percentuale di ginecologi obiettori, l’86% dei ginecologi, il 78,9% degli anestesisti e l’84,5% del personale non medico. Un problema per gli ospedali, che per erogare il servizio di interruzione di gravidanza devono spesso ricorrere a personale esterno, un problema per i non obiettori che di fatto sono costretti a non poter quasi fare altro, un problema per le donne che vogliono interrompere una gravidanza indesiderata o problematica, ma devono a volte spostarsi di decine o centinaia di chilometri per poterlo fare. Ma l’obiezione di coscienza non è solo quella istituita con la legge 194; ci si può imbattere in medici che si astengono dal dare seguito alle volontà del paziente nella fase terminale della sua vita, e la stessa legge 219/17 che ha riconosciuto le Disposizioni Anticipate di Trattamento non ha posto alcun obbligo in capo al personale sanitario. L’iniziativa dell’Uaar sarà completata da un incontro pubblico dal titolo “194 passi verso l’autodeterminazione”, che si svolgerà sabato 26 gennaio alle 16.30 al Centro Studi Feliciano Rossitto. A fare il punto sulla situazione per quanto riguarda l’obiezione di coscienza sulle interruzioni di gravidanza saranno la dott.ssa Anna Pompili di Roma, il dott. Giovanni Cavallo di Modica e Lisa Iudice della Casa delle Donne di Ragusa. Spiega Clara Corallo, vice coordinatrice del circolo e presentatrice nell’incontro: «con i nostri tre ospiti parleremo della legge, dei suoi punti di forza e delle sue storture, delle sue applicazioni in Italia nel mondo e nel territorio del ragusano, nonché delle esperienze di chi sui binari di essa lavora ogni giorno come medico e come attivista».

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