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12/02/2019 -

Sindacati/

Personale Libero Consorzio comunale di Ragusa, proclamato lo stato di agitazione

“Concordi nell’assumere iniziative concrete, tra cui l’immediata proclamazione dello stato di agitazione, non escludendo ulteriori forme eclatanti di protesta, aderendo a tutte le iniziative che nei prossimi giorni verranno messe in campo, atte al recupero della dignità dei lavoratori”. Questo in sintesi quanto deciso dall’assemblea sindacale dei lavoratori del libero Consorzio comunale di Ragusa, già Provincia Regionale di Ragusa, riunitisi lunedì’ 11 febbraio alla presenza del Commissario Straordinario e del Dirigente dei Servizi finanziari dell’Ente.  Al centro del dibattito “la gravissima condizione di criticità finanziaria dell’Ente”. Una nota sulle criticità evidenziate nel corso del dibattito è stata inviata al Presidente della Regione Sicilia, al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, a  tutta la deputazione nazionale e regionale della Regione Sicilia, a  S.E. Il  Prefetto di Ragusa, alla Digos di Ragusa e al Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa. Durante i lavori assembleari i dipendenti sono stati, anche, informati di quanto discusso, lo scorso venerdì 8 febbraio c.a. a Palermo, durante l’incontro con l’Assessore regionale dell’economia e vice Presidente prof. Gaetano Armao. Allo stesso è stata prospettata ed ulteriormente ricordata la grave situazione economica nella quale versano tutte le ex Province dell’isola. A questo riguardo i componenti le RSU, i segretari aziendali, il segretario generale della F.P. CGIL di Ragusa, Nunzio Fernandez e il segretario provinciale della CISL FP, Antonio Nicosia così commentano: “Purtroppo non è stata individuata nessuna soluzione concreta ed immediata sulla delicata vertenza che in questi giorni ha raggiunto livelli di seria preoccupazione non solo per gli stipendi dei lavoratori,  ma soprattutto per tutto il territorio che si vedrà privato dell’erogazione dei servizi fino ad oggi garantiti. L’assenza totale di risposte in merito all’assegnazione, da parte della Governo Regionale, delle  risorse necessarie a  chiudere il bilancio 2018, avrà gravi ripercussioni sull’erogazione dei servizi in atto garantiti (Viabilità, Servizi sociali, Istituti di istruzione superiori, etc…). Anche il Commissario Straordinario dell’Ente, dott. Salvatore Piazza, intervenuto all’assemblea,  pur mostrando anche lui segnali di preoccupazione, ha comunicato che è in corso  una interlocuzione con i vertici regionali, per porre alla loro attenzione l’ennesima proposta finalizzata ad intercettare possibile soluzioni alla problematica finanziaria dell’Ente. Il rischio reale è che la Sicilia, paradossalmente e nonostante la retorica mediatica della  campagna elettorale in  cui il Presidente della Regione si era candidato ad essere apripista in un riordino che si sta trasformando in un autentico pasticcio, perda terreno rispetto a quanto sta accadendo nel resto del Paese e che non riesca più  a gestire il nuovo corso degli enti (Città metropolitane e Liberi Consorzi) a causa del taglio sostanziale di fondi che mette in discussione i servizi per i cittadini e gli stipendi dei lavoratori”.

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