23-04-2024
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03/07/2020 -

Economia e Finanza/

L’importanza dell’agroalimentare nei prodotti italiani    

Forse mai come prima, in questo 2020, abbiamo l’opportunità di riscoprire l’importanza che la filiera agroalimentare ricopre nel sistema paese in via generale, e nell’ambito dei prodotti italiani in particolare.

Le implicazioni economiche, come già rimarcato da vari settori della società (produttori, amministratori, politici, economisti) sono piuttosto ovvie: Con 1,3 milioni di lavoratori, il settore vale in Italia circa 205 miliardi di euro, più o meno il 12% del nostro PIL.

Con una crescita di oltre il 33% in 5 anni (dati 2019) e quasi 42 miliardi di esportazioni verso l’estero, il Made in Italy dell’agroalimentare è un settore trainante della nostra economia insieme al turismo.

A differenza di un’altra eccellenza italiana, il comparto tessile e moda che nel corso degli anni è passato via via in mani straniere, i prodotti agricoli e la loro lavorazione e trasformazione restano saldamente patrimonio della nazione. Per ora.

In tempi di sconvolgimenti che coinvolgono l’intero pianeta, e che cominciano a mettere in discussione il modello “globalista” rivelandone i lati più deboli, è forse ora di prendere una maggiore consapevolezza e di cominciare a fare delle scelte mirate.

Il discorso va articolato su due piani: il mercato interno e le esportazioni.

Per quanto riguarda il primo, è sotto gli occhi di tutti quanto sia importante consolidare una certa “indipendenza” dal punto di vista alimentare.

L’Italia è fortunatamente una terra benedetta dalla natura. La varietà e la qualità dei nostri prodotti agroalimentari, in virtù di un territorio estremamente variegato e della sapienza profusa nella loro trasformazione, raggiungono incontrastate vette di eccellenza.

Il consumo interno va dunque consolidato, tramite politiche e investimenti appropriati, per incentivare un approvvigionamento in grado di portare all’indipendenza totale dell’Italia nella produzione e nella distribuzione di beni alimentari.

Va da sé che questo traguardo porterebbe anche dei benefici effetti a cascata su tutto l’indotto del comparto.

Sul piano delle esportazioni, che già presentano ottimi numeri, è fondamentale proseguire sulla strada di una valorizzazione del Made in Italy agroalimentare, supportato dai giusti strumenti di marketing.

Un mondo connesso, sia materialmente che virtualmente, offre enormi opportunità per far conoscere ed apprezzare i prodotti italiani ad un pubblico sempre più ampio.

Valorizzazione e commercializzazione devono viaggiare di pari passo. Per ottenere questo risultato è necessaria una sinergia fra i vari strati della società italiana: le istituzioni in primo luogo, che dovrebbero impegnarsi nella semplificazione burocratica e nella promozione all’estero dei nostri prodotti; investitori lungimiranti, in grado di formulare piani di sviluppo solidi e credibili; lavoratori del settore, dotati dei mezzi tecnologici oggi richiesti per rendere fruibile il frutto del loro impegno a più persone possibili.

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